L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) pubblica report regionali sul consumo dei farmaci in Italia.
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In data 22/10/2018, AIFA ha pubblicato per la prima volta, sul proprio portale, i report regionali sul consumo dei farmaci nell’anno 2017.
L’obettivo del rapporto è quello di fornire un’ampia descrizione dell’uso dei farmaci in Italia, analizzando i diversi flussi informativi disponibili, che consentono di ricomporre l’assistenza farmaceutica nella sua interezza, erogata sia in ambito territoriale che ospedaliero, a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e tramite l’acquisto privato del cittadino.
Dal Report è emerso che nel 2017 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata pari a 29,8 miliardi di euro, di cui il 75% rimborsato dal SSN. In media, per ogni cittadino italiano, la spesa ammonta a circa 492 euro.
Nel 2017 la spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è stata pari a 21.715 milioni di euro ed è diminuita rispetto all’anno precedente del -1,4%.
La spesa territoriale pubblica, comprensiva della spesa dei farmaci erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta e per conto di classe A, è stata di 12.909 milioni di euro, ossia il 59,4% della spesa farmaceutica territoriale. Tale spesa ha registrato, rispetto all’anno precedente, una sensibile riduzione del -6,5%, principalmente determinata dalla diminuzione della spesa per i farmaci in distribuzione diretta e per conto (-13,7%), mentre è stato registrato un contenuto decremento della spesa farmaceutica convenzionata netta (-1,7%).
Complessivamente, nel 2017 è stata registrata una prevalenza d’uso dei farmaci pari al 66,1%, con una rilevante differenza tra uomini (61,8%) e donne (70,2%). La prevalenza d’uso dei farmaci passa da circa il 50% nella popolazione fino ai 54 anni a oltre il 95% nella popolazione anziana con età superiore ai 74 anni.
Coerentemente con la prevalenza d’uso, la spesa e i consumi sono strettamente dipendenti dalla fascia di età; per gli ultrassettantacinquenni si registra una spesa pro capite a carico del SSN fino a 3 volte superiore al livello medio nazionale e oltre 6 volte rispetto alle fasce di età inferiori. I consumi passano da circa 400 dosi nella fascia compresa tra i 40 e i 50 anni a oltre 3.000 nella popolazione ultrasettantacinquenne. Nella popolazione pediatrica, dove sono state registrate 2,1 prescrizioni e 2,2 confezioni di farmaci per assistibile, le categorie maggiormente prescritte sono state gli antimicrobici
per uso sistemico e i farmaci dell’apparato respiratorio.
I farmaci antineoplastici e immunomodulatori rappresentano la prima categoria in termini di spesa farmaceutica pubblica (5.064 milioni di euro), seguiti dai farmaci dell’apparato cardiovascolare (3.548 milioni di euro). In termini di consumo, i farmaci dell’apparato cardiovascolare si confermano al primo posto con 484,2 DDD/1000 ab die. Seguono i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo (183,0 DDD/1000 ab die) e i farmaci del sangue ed organi emopoietici (125,4 DDD/1000 ab die). Le statine, tra i farmaci per il sistema cardiovascolare, gli inibitori di pompa, tra quelli dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, e gli altri antiepilettici, tra quelli del sistema nervoso centrale, sono le categorie a maggior impatto sulla spesa convenzionata.
Dall’analisi della variabilità regionale, si osserva che i livelli più bassi di spesa territoriale, comprensiva della spesa dei farmaci erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta e per conto di classe A, sono stati registrati nella Provincia Autonoma di Bolzano (176,5 euro pro capite), mentre i valori più elevati sono quelli della Regione Campania e Puglia (297,9 euro pro capite), rispetto ad una media nazionale di 249 euro pro capite.
Rispetto all’anno precedente, i dati del 2017 hanno confermato l’incremento nell’impiego di tutti i farmaci biosimilari disponibili in commercio già da diversi anni, come, ad esempio, le epoetine (+65,1%), la somatropina (+101,8%) e i fattori della crescita (+34,8%) che ha contribuito alla riduzione della spesa, rispettivamente del -8%, del -4,4% e -6,9%.
I Rapporti presentati da AIFA devono rappresentare uno strumento di benchmark tra le diverse regioni all’interno delle stesse, con l’obiettivo di contribuire all’individuazione delle aree di maggiore criticità, di consentire un’allocazione più efficiente e più mirata delle risorse in ambito farmaceutico, migliorando l'uso dei farmaci nella popolazione.