Importante nota informativa di sicurezza dell’Agenzia Italiana del Farmaco relativa a Xofigo® (radio-223 dicloruro).

Recentemente sul portale web dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) è stata pubblicata un’importante nota informativa di sicurezza relativa al radiofarmaco radio-223 dicloruro inriferimentoad un incremento dell’incidenza di mortalità e di fratture riscontrato nell’ambito di uno studio clinico di fase III.         
Il radio-223 dicloruro, che costituisce il principio attivo della specialità medicinale Xofigo®, è indicato per il trattamento di soggetti adulti affetti da carcinoma prostatico resistente alla castrazione, con metastasi ossee sintomatiche e senza metastasi viscerali note. In particolare, ilradio-223va incontro ad un decadimento a sei fasi (fino a piombo-207), dando origine a prodotti di decadimento a breve emivita accompagnati dall’emissione di energia sotto forma di particelle alfa (95,3%), beta (3,6%) e gamma (1,1%). Dal punto di vista farmacodinamico, il radio-223 dicloruro mima l’azione del calcio, legando l’osso selettivamente nelle aree interessate da metastasi formando complessi con il minerale osseo idrossiapatite. L’emissione di energia sotto forma di particelle alfa induce la rottura della doppia elica del DNA delle cellule tumorali adiacenti, con conseguente effetto citotossico.       
La nota informativa dell’AIFA fa riferimento ad un incremento dell’incidenza di mortalità e di fratture emerso da uno studio clinico interventistico, multinazionale, randomizzato, placebo-controllato, condotto in quadruplo cieco, per il quale sono stati arruolati 806 pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (CRPC) naïve alla chemioterapia. Tali pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 al trattamento con iniezione endovenosa in bolo di radio-223 dicloruro o placebo (ogni 4 settimane per 6 cicli) combinati con abiraterone acetato (1000 mg/os/1volta/die) + prednisone/ prednisolone (5 mg/os/2volte/die). Tale studio, iniziato il 30 marzo 2014, si concluderà nel 2019. L’AIFA, pertanto, fino a che non sia stata completata l’analisi complessiva dei dati di tale studio, raccomanda di non trattare i pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione con radio-223 dicloruro in combinazione con abiraterone acetato e prednisone/prednisolone.

Fonte: AIFA

   

  

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