L’ Agenzia Italiana del farmaco (AIFA) ha presentato il Rapporto “L’uso dei farmaci in Italia-Rapporto Osmed 2015”
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In data 21/06/2016 l’ Agenzia Italiana del farmaco (AIFA) ha presentato a Roma il Rapporto Osmed 2015 “L’uso dei farmaci in Italia”, che fornisce una precisa descrizione dell’utilizzo dei farmaci a livello nazionale e regionale durante l’anno 2015, ed ha come obiettivo quello di analizzare i dati riguardanti i medicinali erogati in regime di distribuzione diretta e per conto, o nel contesto specifico dell’assistenza ospedaliera.
Come è emerso dal rapporto, la spesa farmaceutica nazionale totale, pubblica e privata, è stata pari a 28,9 miliardi di euro, di cui il 76,5% rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), con una spesa per singolo cittadino pari a 476 euro. Mentre la spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è stata pari a 21,78 milioni di euro, con un incremento registrato della spesa pubblica del 13,1% rispetto all’ anno precedente, determinato da un aumento della spesa per i farmaci in distribuzione diretta o per conto (+51,4%).
Per quanto riguarda le classi terapeutiche, in termini spesa farmaceutica, ritroviamo al primo posto antimicrobici (4,402 milioni di euro), seguiti da antineoplastici ed immunomodulatori (4,213 milioni di euro) e farmaci per il sistema cardiovascolare (4,090 milioni di euro), quest’ ultimi al primo posto in termini di consumo (534,3 DDD/100 AB die). Le statine, gli inibitori di pompa protonica e gli antiepilettici sono risultati i farmaci ad avere maggiore impatto sulla spesa convenzionata.
In merito all’andamento regionale, la Campania risulta classificata al primo posto per tassi di spesa territoriale, comprensiva della spesa di farmaci erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta e per conto di classe A (332,3 euro procapite), mentre i tassi di spesa più bassi sono stati riscontrati nella Provincia Autonoma di Bolzano (195,7 euro pro capite).
Il Rapporto ha, inoltre, valutato l’impatto sulla spesa dei farmaci con brevetto scaduto, che hanno costituito da soli il 54,2% della spesa netta convenzionata, il 21,4% della spesa di farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche ed il 21,4% della spesa pubblica. Infine, è stato riscontrato un aumento del consumo di farmaci biosimilari , soprattutto epoetine (+49,9% rispetto al 2015) e somatotropina (+21,5%).
Per quanto concerne i farmaci per l’ HCV, il costo per l’anno 2015 è stato di 1,7 miliardi di euro, in particolare il principio attivo che principalmente è associato alla spesa è il sofosbuvir , con 14,69 euro procapite, seguito dalla associazione di sofosbuvir e ledipasvir ( 7,13 euro pro capite), con una maggiore registrazione di consumi in Campania, Puglia e Sardegna. Il Rapporto Osmed mira, infine, ad analizzare l’appropriatezza prescrittiva dei farmaci. A tal proposito, resta alta l’inappropriata prescrizione di antibiotici, il cui consumo però si è ridotto del 2,7% rispetto al 2014.
Riferimenti bibliografici
www.agenziadelfarmaco.gov.it