Il PRAC conclude: i benefici di Zydelig® sono superiori ai rischi

Con una nota informativa del 08/07/2016 si apprende che il Comitato di valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza dell’EMA (PRAC), ha concluso la revisione di Zydelig® (idelalisib), iniziata nel marzo 2016(1).

Zydelig®, in associazione con rituximab, è indicato nel trattamento della leucemia linfatica cronica in pazienti adulti precedentemente trattati, con delezione 17p o mutazione TP53 non idonei alla chemio-immunoterapia, e del linfoma follicolare refrattario a due precedenti linee di trattamento.

Idelalisib inibisce la fosfatidilinositolo 3-chinasi p110δ la cui attività enzimatica è aumentata nelle neoplasie a cellule B. L’enzima interviene su pathways che mediano la proliferazione, la sopravvivenza delle cellule neoplastiche nei tessuti linfatici e nel midollo osseo. Idealisib inibisce il legame dell’ATP al sito catalitico dell’enzima, bloccandone l’attività di fosforilazione del fosfatidilinositolo, secondo messaggero, e prevenendo la fosforilazione di Akt (proteinchinasi B). Idelalisib induce, inoltre, l’apoptosi delle cellule B e inibisce la trasmissione dei segnali di migrazione cellulare indotta da alcune chemochine quali CXCL12 e CXCL13(2).

La revisione di Zydelig® è stata avviata dalla Commissione Europea, in base all’art. 20 del regolamento n.726/2004, procedura per la sorveglianza dei farmaci, data la maggiore incidenza di eventi avversi gravi come polmoniti, evidenziata in studi clinici il cui endpoint primario è stato la valutazione dell’efficacia del farmaco in terapia di combinazione, in pazienti con leucemia linfocitica cronica e linfoma non-Hodgkin indolente, neoplasie per le quali non è ancora approvata l’indicazione d’uso. È emerso che idelalisib può determinare grave neutropenia febbrile (5%), diarrea (3%) e polmonite (6%), in particolare da Pneumocystis jirovecii, patogeno opportunista in grado di determinare gravi infezioni nell’individuo immunocompromesso(3)

Il rischio di gravi infezioni è considerato rilevante, pertanto il PRAC raccomanda che tutti i pazienti ricevano un’opportuna antibiotico-profilassi, sia durante che nei 2-6 mesi successivi all’interruzione della terapia, per prevenire la polmonite. I pazienti dovrebbero essere monitorati e sottoposti a regolari esami ematologici allo scopo di valutare la conta linfocitaria in quanto la neutropenia indotta dal farmaco, può aumentare il rischio di infezioni.

Spetterà ora al Comitato per i Medicinali ad uso umano (CHMP), esprimere un ultimo parere in merito. Tale parere sarà poi adottato dalla Commissione Europea per essere applicato in tutti gli stati membri. Il profilo rischio/beneficio nelle indicazioni approvate rimane comunque favorevole.


Bibliografia e siti di riferimento

1)http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/Referrals_document/Zydelig_20/Recommendation_provided_by_Pharmacovigilance_Risk_Assessment_Committee/WC500209935.pdf

2)Aust Prescr. Idelalisib.2016 Apr;39(2):60-2.

3) Madanat YF,Smith MR,Almasan A,Hill BT. Idelalisibtherapy of indolent B-cell malignancies: chronic lymphocytic leukemia and small lymphocytic or follicular lymphomas.Blood Lymphat Cancer.2016;6:1-6.

   

  

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