Maggior efficacia di trattamento con abatacept in pazienti con artrite reumatoide positivi per fattore reumatoide e autoanticorpi citrullinati
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Secondo i risultati di uno studio pubblicato nel mese di gennaio 2016 sulla rivista Arthritis & Rheumatology, la positività al fattore reumatoide (FR) e la presenza di auto-anticorpi citrullinati (ACPA) hanno un ruolo predittivo della risposta al trattamento con abatacept in pazienti affetti da artrite reumatoide (AR) [1].
Tali biomarkers dell'artrite reumatoide vengono, in genere, utilizzati, oltre che per la diagnosi di malattia, anche per la prognosi; infatti, la sieropositività ad uno di questi anticorpi è associata ad un peggioramento della progressione radiografica della malattia [2].
L'artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica progressiva, sistemica e invalidante, a patogenesi autoimmunitaria ed eziologia non del tutto conosciuta, che colpisce prevalentemente le articolazioni simmetriche, ma anche tendini, sinovia, muscoli, borse e altri tessuti dell'organismo.
L'abatacept, farmaco utilizzato nel trattamento di tale patologia, è una proteina di fusione costituita dalla porzione Fc della immunoglobulina G1 e dal dominio extracellulare dell'antigene 4 del linfocita T citotossico. La molecola è un modulatore selettivo della co-stimolazione delle cellule T; il farmaco, quindi, previene l'attivazione di queste cellule mediante il blocco dei segnali di co-stimolazione richiesti per generare una risposta immunitaria alle proteine e agli antigeni peptidici.
In combinazione con metotrexato è indicato per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva moderata e grave e dell'artrite idiopatica giovanile poliarticolare [3].
Già in uno studio del 2012, in cui sono stati analizzati i dati relativi a 1003 pazienti con AR presenti nel registro prospettico "Orencia® & Artrite Reumatoide" (ORA), la sieropositività per gli ACPA è stata correlata ad una migliore risposta al trattamento con abatacept, per via di un grado maggiore di assorbimento del farmaco [4].
A sostegno di tale tesi e dell'importanza dei biomarcatori dell'AR, al fine di valutare l'efficacia terapeutica di abatacept, è stato recentemente condotto uno studio di coorte osservazionale, al quale hanno partecipato 9 nazioni (Svezia, Repubblica Ceca, Spagna, Danimarca, Italia, Norvegia, Francia, Portogallo e Svizzera), integrando i dati presenti nei rispettivi registri nazionali relativi a pazienti con AR. Dei 2942 pazienti inclusi nello studio, 2.147 erano sieropositivi per FR e 1.357 sieropositivi per ACPA, mentre 1.121 e 360 mostravano rispettivamente sieropositività e sieronegatività per entrambi. I pazienti con sieropositività per RF hanno mostrato una riduzione del rischio di interruzione del trattamento pari al 21% (aHR= 0,79; IC95%= 0,69-0,90; p<0,001), mentre la riduzione del rischio in quelli con sieropositività ACPA è stata pari al 22% (aHR= 0,78; IC95%= 0,68-0,90; p<0,001). Nei pazienti ancora in trattamento con abatacept ad un anno, è stata documentata una buona risposta secondo i criteri dell'European League Against Rheumatism (EULAR) in quelli con sieropositività per FR rispetto a quelli sieronegativi (84,1% vs 80,5%; p=0,059), mentre i tassi di risposta sono risultati sovrapponibili nei soggetti sieropositivi e sieronegativi per ACPA (82,4% vs 79,7%; p=0,225) [1].
Non è ancora stato chiarito il meccanismo che sottende la correlazione tra lo status anticorpale e la risposta ad abatacept; in attesa di ulteriori indagini, tali risultati suggeriscono, comunque, un possibile utilizzo dei biomarkers per la scelta della tipologia di trattamento nei pazienti affetti da AR.
Bibliografia essenziale e siti di riferimento
[1] Gottenberg J, et al. Rheumatoid factor and anti-citrullinated protein antibody positivity are associated with a better effectiveness of abatacept: results from the pan-European registry analysis. Arthritis Rheum 2016.
[2] Van der Helm-van Mil AH et al . Antibodies to citrullinated proteins and differences in clinical progression of rheumatoid arthritis. Arthritis Res Ther. 2005 2005; 7(5):R949-58.
[3] https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/bancadatifarmaci/: RCP del farmaco.
[4] Gottenberg JE et al. Positivity for anti-cyclic citrullinated peptide is associated with a better response to ABA: data from the 'Orencia and Rheumatoid Arthritis' registry. Ann Rheum Dis 2012 ; 71(11): 1815-1819.