DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO CAUSATA DAL METILISOTIAZIOLINONE PRESENTE IN UN GEL PER CAPELLI
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DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO CAUSATA DAL METILISOTIAZIOLINONE PRESENTE IN UN GEL PER CAPELLI
Immacolata Caputo e Lidia Sautebin – Dipartimento di Farmacia – Università degli Studi di Napoli Federico II
Riportiamo di seguito un articolo pubblicato sulla rivista Contact Dermatitis 73, 364–380 da un gruppo di ricercatori francesi Antoine Badaoui1, Olivier Bayrou1, Charlotte Fite2, Camille Frances1, Angele Soria1,3,4 e Catherine Pecquet1 (1Dermatologie-Allergologie, Hôpital Tenon, HUEP, APHP, 75020 Parigi, Francia, 2Dermatologie, Hôpital Bichat, APHP, 75018 Parigi, Francia, 3Unité Mixte de Recherche de Santé (UMR S) CR7, Centre d’Immunologie et des Maladies Infectieuses – Parigi (Cimi-Parigi), UPMC Université Parigi 06, Sorbonne Universités, F-75013 Parigi, Francia, and 4Institut National de Santé et de Recherche Médicale (INSERM) U1135, Cimi-Parigi, F-75013 Parigi, Francia) che descrivono 4 casi di dermatite allergica da contatto manifestatasi dopo l’utilizzo di un gel per capelli.
Gli Autori riferiscono che il metilisotiazolinone (MI) (CAS n. 2682-20-4) viene utilizzato da solo o in associazione con il metilcloroisotiazolinone (MCI) in una miscela MCI/MI 3:1. Come riportato dagli Autori, sia in Europa che negli Stati Uniti la concentrazione massima di MI consentita nei prodotti cosmetici rinse-off (da risciacquare) ma anche nei leave-on (senza risciacquo) è di 100 ppm [1]. In questo articolo gli Autori sottolineano che negli ultimi anni la dermatite allergica da contatto provocata dal MI, in Europa, ha raggiunto livelli epidemici [2]. A tale proposito gli Autori riportano 4 casi di pazienti con dermatite allergica da contatto sul viso e/o sul cuoio capelluto causata dall’uso di un gel per capelli contenente MI, sottolineando che spesso questi prodotti non sono considerati causa di reazioni allergiche.
Pazienti e Metodi
Gli Autori hanno condotto uno studio retrospettivo in cui hanno incluso tutti i pazienti che si erano recati, tra ottobre 2014 e marzo 2015, presso il Dipartimento di Dermatologia e Allergologia del Tenon Hospital di Parigi, manifestando una dermatite da contatto al viso causata da un gel per capelli. Gli Autori riferiscono di aver sottoposto tutti i pazienti ai patch test con la serie di base europea e la serie dei cosmetici [MI da solo, 2000 ppm e la miscela MI/MIC, 100 e 200 ppm (Chemotechnique, Vellinge, Svezia)] e di aver eseguito le letture il 2° e il 4° giorno, in accordo ai criteri dell'International Contact Dermatitis Research Group (ICDRG) [3]. Gli Autori riportano che, quando è stato possibile, sono stati testati anche altri prodotti topici sospetti utilizzando un test semi-aperto o un ROAT test (Repeated Open Application Test). Come riferito dagli Autori 4 pazienti (3 maschi ed 1 femmina, con un’età compresa tra i 40 e i 56 anni, età media 49.8 anni), non atopici, presentavano una dermatite al volto nonostante non utilizzassero più prodotti come gli shampoo e/o i cosmetici per il viso contenenti MI; in particolare in questi quattro casi i patch test erano risultati positivi sia al MI che alla miscela MI/MCI. Gli Autori indicano come prodotti sospetti i gel per capelli utilizzati dai pazienti, in quanto la dermatite persisteva nonostante questi pazienti non utilizzassero più altri prodotti precedentemente sospettati.
Discussione
In questo articolo, quindi, gli Autori descrivono 4 casi di pazienti che presentavano una dermatite allergica da contatto del viso e del cuoio capelluto causata dal MI. Riferiscono, tuttavia, che questi casi sono singolari, in quanto la reazione allergica causata dall’uso di un gel per capelli, come riportato in letteratura, è stata osservata molto raramente. Infatti, sono riportati solo due casi di dermatite allergica da contatto causata da un gel per capelli che contenevano uno il polivinilpirrolidone e i copolimeri di 1-triacotene [4] e l'altro la diazolidinil urea [5]. Gli Autori che riportano questi quattro casi sottolineano che è stato difficile effettuare la diagnosi, poiché tutti i 4 pazienti avevano riferito di utilizzare prodotti di diversi marchi, sia shampoo che prodotti per il make-up, di cui nessuno conteneva MI, ma nessuno aveva dichiarato di utilizzare il gel per capelli. Come evidenziano gli Autori, i pazienti non ritenevano il gel per capelli responsabile della dermatite in quanto il prodotto era applicato sui capelli e non sulla cute dove si era manifestata la reazione. I gel per capelli utilizzati dai pazienti erano di tre diversi marchi e contenevano tutti il MI, per questo i patch test hanno mostrato una reazione positiva sia al MI che alla miscela MI/MCI. Gli Autori aggiungono che i test semi-aperti e i ROAT test con il gel per capelli hanno dato una reazione positiva solo in un paziente, e che sfortunatamente non era nota la concentrazione di MI presente nel prodotto. Negli ultimi anni, in Europa, la prevalenza di dermatiti allergiche da contatto causate dal MI è aumentata in maniera esponenziale, come descritto da vari Autori. In Danimarca, infatti, come riportato da Schwensen et al. [6] si è verificato un incremento significativo delle dermatiti allergiche da contatto provocate dal MI, stimato dall'1.8% nel 2009 al 4.2% nel 2012. Anche in Francia Hosteing et al., analizzando il REVIDAL-GERD network, hanno osservato un incremento significativo della frequenza di reazioni positive al MI, dall’1.5% nel 2010 al 5.6 % nel 2012 [7]. Come riportato da de Unamuno et al., il viso è la terza sede più comune di dermatite allergica da contatto provocata dalla miscela MI/MCI [8], mentre Aerts et al riportano che il viso è la sede più comune di dermatite allergica da contatto indotta dal MI [2]. Gli Autori concludono affermando, quindi, che i medici dovrebbero prendere in considerazione anche i gel per capelli come causa di reazioni cutanee o eczematose che si presentano sul viso e sul cuoio capelluto.
BIBLIOGRAFIA
1. Burnett C L, BergfeldWF, Belsito D V et al. Final report of the safety assessment of methylisothiazolinone. Int J Toxicol 2010: 29: 187S–213S.
2. Aerts O, Baeck M, Constandt L et al. The dramatic increase in the rate of methylisothiazolinone contact allergy in Belgium: a multicentre study. Contact Dermatitis 2014: 71: 41–48.
3. Wilkinson D S, Fregert S, Magnusson B. Terminology of contact dermatitis. Acta Derm Venereol 1970: 50: 287–292.
4. Kai A, Khorshid M, McFadden J. Allergic contact dermatitis to copolymers. Br J Dermatol 2010: 163 (Suppl. 1).
5. Kantor G R, Taylor J S, Ratz J L, Evey P L. Acute allergic contact dermatitis from diazolidinyl urea (Germall II) in a hair gel. J Am Acad Dermatol 1985: 13: 116–119.
6. Schwensen J F, Menné T, Andersen K E, Sommerlund M, Johansen J D. Occupations at risk of developing contact allergy to isothiazolinones in Danish contact dermatitis patients: results from a Danish multicentre study (2009–2012). Contact Dermatitis 2014: 71: 295–302.
7. Hosteing S, Meyer N,Waton J, Barbaud A, Bourrain JL, Raison-Peyron N. Outbreak of contact sensitization to methylisothiazolinone: an analysis of French data from the REVIDAL-GERDA network. Contact Dermatitis 2014: 70: 262–269.
8. de Unamuno B, Zaragoza Ninet V, Sierra C, de la Cuadra J. Descriptive study of sensitization to methylchloroisothiazolinone and methylisothiazolinone in a skin allergy unit. Actas Dermosifiliogr 2014: 105: 854–859
Dicembre 2015