Comunicato stampa dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) in merito all’approvazione del primo farmaco lumacaftor/ivacaftor per la cura della fibrosi cistica (FC)
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In data 06/07/2015, l’AIFA ha emanato un comunicato stampa sull’approvazione da parte della Food and Drug Administration, del primo farmaco per la fibrosi cistica nei soggetti portatori di una specifica mutazione: F508del.Tale mutazione è la causa della produzione di una proteina anomala che altera le modalità di trasporto dell'acqua e del cloruro nel corpo.
Si tratta della combinazione lumacaftor/ivacaftor, di cui il Lumacaftor risulta essere un correttore CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane conductance Regulator) che aumenta il passaggio di F508del CFTR alla superficie cellulare, e l’Ivacaftor, un potenziatore CFTR che migliora il trasporto di cloruro sulla superficie cellulare.
La loro azione sinergica ha rappresentato un target importante nel miglioramento della patologia per i pazienti con età pari o superiore ai 12 anni, per questo ha meritato l’appellativo di breakthrough therapy da parte dell’FDA. Considerata, inoltre la rarità della malattia l’associazione è stata aggiunta alla lista dei farmaci orfani.
Ricordiamo che la Fibrosi Cistica (FC) è la più comune patologia genetica potenzialmente letale della razza caucasica a trasmissione autosomica recessiva, che coinvolge il processo secretorio delle ghiandole mucosecernenti e sudoripare-esocrine, ed è causata proprio da mutazioni nel gene CFTR.Tale gene codifica per una proteina di 1480 aminoacidi, che svolge la funzione principale di canale per il cloro AMPc-dipendente e di regolatore di scambi ionici transmembrana delle cellule epiteliali, influenzando quindi la composizione in acqua ed elettroliti delle secrezioni esocrine a livello di ghiandole salivari, vie aeree, pancreas, fegato, intestino e vasi deferenti. Le manifestazioni cliniche della patologia posso degenerare sino a determinare insufficienza pancreatica esocrina, epatopatia, diabete e azoospermia [1].
Molti studi in letteratura, confermano l’efficacia di tale associazione nei pazienti affetti da fibrosi cistica, omozigoti per la mutazione CFTR, F508del, tra essi infatti è stato osservato che il volume espiratorio forzato in 1 secondo (FEV) aumentava, mentre durante le successive 24 settimane risultava diminuito il tasso di escacerbazioni polmonari [2]. Hanno avvalorato l’efficacia di tale associazione anche altri studi condotti su pazienti provenienti da 24 Centri per la fibrosi cistica siti in Australia, Belgio, Germania, Nuova Zelanda e Stati Uniti, che hanno notato notevoli miglioramenti nei pazienti [3]. In particolare, lo studio “TRAFFIC and TRANSPORT” che ha permesso l’approvazione da parte della Food and drug Administration è stato quello condotto su 1108 pazienti, affetti da FC e portatori della suddetta mutazione in cui è stato visibile un netto miglioramento della patologia rispetto al placebo. E’ importante sottolineare come il 93% abbia completato il regime terapeutico [4].
Tuttavia, si deve tener presente che gli effetti indesiderati riscontrati più comuni includono difficoltà (assenza) di respiro, infezione del tratto respiratorio superiore, nausea, diarrea, ed eruzioni cutanee. Anomalie mestruali, come ad esempio un maggiore sanguinamento si sono verificati nelle donne che hanno assunto il farmaco.
L’AIFA precisa, infine, che qualora non si fosse a conoscenza del genotipo del paziente, ma vi fosse ilrischio di essere portatore (parenti di malati soprattutto, d’ogni grado e sia da parte materna che paterna naturalmente) risulta fondamentale l’esecuzione di un test di mutazione genetica, necessario per stabilire la presenza della mutazione F508del in entrambi gli alleli del gene CFTR per essere sicuri dell’aderenza alla terapia.
Siti di riferimento:
http://www.agenziafarmaco.gov.it/
http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_paginearee_1636_listafile_ itemname_1_file.pdf
Bibliografia:
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Shah K, Cheng Y, Hahn B, Bridges R, Bradbury NA, Mueller DM. Synonymous codon usage affects the expression of wild type and F508del CFTR. J Mol Biol. 2015 27;427: 1464-79.
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Quintana-Gallego E, Delgado-Pecellín I, Calero Acuña C. CFTR protein repair therapy in cystic fibrosis. Arch Bronconeumol. 2014;50:146-50.
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Boyle MP, Bell SC, Konstan MW, McColley SA, Rowe SM, Rietschel E, Huang X, Waltz D, Patel NR, Rodman D; VX09-809-102 study group. A CFTR corrector(lumacaftor) and a CFTR potentiator (ivacaftor) for treatment of patients with cystic fibrosis who have a phe508del CFTR mutation: a phase 2 randomised controlled trial. Lancet Respir Med. 2014;2:527-38.
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Wainwright CE, Elborn JS, Ramsey BW, Marigowda G, Huang X, Cipolli M, Colombo C, Davies JC, De Boeck K, Flume PA, Konstan MW, McColley SA, McCoy K, McKone EF, Munck A, Ratjen F, Rowe SM, Waltz D, Boyle MP; TRAFFIC and TRANSPORT Study Groups. Lumacaftor-Ivacaftor in Patients with Cystic Fibrosis Homozygous for F508del CFTR. N Engl J Med. 2015 May 17.