Comunicato stampa dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) sulla rivalutazione del rapporto rischio-beneficio dei farmaci antidepressivi Valdoxan®/Thymanax® (agomelatina).
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In data 26/09/2014, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in accordo con l’EMA, ha emanato un comunicato sulla rivalutazione del rapporto rischio-beneficio dei farmaci Valdoxan®/Thymanax®, associati a un aumento del rischio di epatotossicità.
L’agomelatina, indicata per il trattamento della depressione maggiore in pazienti adulti, è un agonista dei recettori MT1 e MT2 della melatonina e un antagonista del recettore 5-HT2C della serotonina. Diversi studi hanno dimostrato che l’agomelatina non ha effetti sulla ricaptazione delle monoammine e sui recettori α, β adrenergici, istaminergici, colinergici, dopaminergici e benzodiazepinici. Ciononostante, è stato dimostrato che il farmaco aumenta il rilascio di noradrenalina e dopamina nella corteccia frontale, mentre non influenza i livelli di serotonina.
Il rapporto rischio-beneficio di Valdoxan®/Thymanax® è stato rivalutato come rapporto periodico di aggiornamento sulla sicurezza o PSUR; si tratta di rivalutazioni, svolte periodicamente dall’EMA, del rapporto rischio-beneficio di un farmaco durante la post-commercializzazione.
Durante la valutazione dello PSUR, l’EMA ha evidenziato un aumento dell’epatotossicità correlata all’uso di Valdoxan®/Thymanax®. In letteratura, l’epatotossicità da terapia antidepressiva è uno dei principali problemi legati alla sicurezza di questi farmaci. In particolare, sono state segnalate con l’uso di agomelatina reazioni avverse epatotossiche con esito fatale. Diversi studi clinici, inoltre, hanno valutato il profilo di efficacia e sicurezza dell’agomelatina vs placebo, dimostrando che i pazienti in trattamento con agomelatina presentano un maggiore rischio di ipertransaminasemia.
La prima rivalutazione è stata effettuata dal Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC), che ha proposto di riportare nel Riassunto Caratteristiche del Prodotto (RCP) di tali farmaci la controindicazione d’uso in pazienti con età uguale o superiore ai 75 anni, in quanto tali pazienti sono stati considerati a maggiore rischio di eventi avversi epatici. Bisogna considerare, inoltre, che tale informazione era già stata riportata nel campo “avvertenze” degli RCP di tali farmaci. Successivamente, il rapporto rischio-beneficio di Valdoxan®/Thymanax® è stato valutato dal Comitato per i Medicinali ad Uso Umano (CHMP) che ha concluso che i benefici associati a tali farmaci continuano a superare i rischi. Il CHMP, inoltre, non ha considerato giustificabile, sulla base dei dati disponibili, la proposta del PRAC di riportare, oltre che nel campo “avvertenze”, anche nel campo “controindicazioni” il rischio d’uso di tali farmaci in pazienti con età ≥ 75 anni. Il CHMP ha raccomandato, inoltre, che non si cominci il trattamento o che non si sospenda immediatamente quando i valori delle transaminasi sieriche risultano 3 volte superiori ai valori normali. È stato raccomandato, inoltre, che la funzionalità epatica venga monitorata durante la 3a, 6a, 12a e 24 a settimana di trattamento, mentre oltre la 24 a settimana il monitoraggio potrà essere svolto con controlli regolari. Inoltre, verrà consegnato ad ogni paziente un libretto informativo contenente maggiori dati sul rischio di danno epatico associato a tali farmaci.
L’opinione del CHMP sarà trasmessa alla Commissione Europea che adotterà una decisione definitiva.
Bibliografia
Gahr M, Kratzer W, Fuchs M, Connemann BJ. Safety and Tolerability of Agomelatine: Focus on Hepatotoxicity. Curr Drug Metab. 2014.
Siti di riferimento:
http://www.agenziafarmaco.gov.it/
http://www.ema.europa.eu/ema/