ISTITUTO FEDERALE TEDESCO PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO (BfR):
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Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia, Università di Napoli Federico II.
Il 31 gennaio 2014, l’Istituto Federale Tedesco per la Valutazione del Rischio (BfR) ha emanato un comunicato stampa riguardante la necessità di ridurre l’apporto di Vitamina A attraverso i cosmetici.
Con il termine “Vitamina A”, s’intende un gruppo di sostanze liposolubili, appartenenti alla categoria dei retinoidi. Eccetto il retinolo (Vitamina A1), questo gruppo contiene sostanze strutturalmente correlate alle proprietà biologiche del retinolo ele singole attività sono indicate come equivalenti di retinolo. Nel suddetto comunicato il BfR premette che assumere eccessive quantità di Vitamina A, può causare mal di testa e nausea, e, in caso di abuso cronico, anche epatopatie e pelle squamosa. Sebbene riguardo all’argomento ci siano pochi dati disponibili, e talvolta perfino contraddittori, l’Istituto ricorda che un elevato apporto di Vitamina A è stato identificato come possibile causa di demineralizzazione ossea.
Alcuni studi epidemiologici affermano che la giusta razione giornaliera di Vitamina A va da 1,5 a 2 mg. Il BfR ricorda, inoltre, che le fonti da cui l’organismo umano ricava la vitamina sono prevalentemente alimentari, compresi gli alimenti arricchiti in vitamina A e gli integratori.
Nei prodotti cosmetici, quel gruppo di sostanze denominato come Vitamina A (compreso il retinolo e i suoi esteri), è spesso utilizzato per ridurre le piccole rughe. Più precisamente, l’Istituto afferma, che questi prodotti sono comunemente pubblicizzati per la loro azione “anti-età”.
La German Nutrition Society, DGE, Società Tedesca di Nutrizione, raccomanda per gli adulti, una quantità giornaliera di Vitamina A pari a circa 1 mg di equivalenti di retinolo, facilmente raggiunta con una dieta bilanciata. L’Istituto raccomanda agli adulti di non assumere più di 3 mg di equivalenti di retinolo al giorno, quantità pari all’Apporto Massimo Tollerabile (massima quantità sicura per un assunzione quotidiana a lungo termine da tutte le fonti). Tuttavia, lo Scientific Committe on Food, SCF, Comitato Scientifico sugli Alimenti, raccomanda un apporto massimo giornaliero di equivalenti di retinolo pari a 1,5 mg in casi particolari, ossia per persone ad elevato rischio di osteoporosi o di frattura, specialmente le donne in post-menopausa, consumatrici assidue di prodotti anti-età. Il BfR evidenzia, come la raccomandazione dello Scientific Committe on Food, SCF, Comitato Scientifico sugli Alimenti sia giustificata dalla verosimile correlazione tra elevata assunzione di Vitamina A e demineralizzazione ossea.
Studi sul consumo alimentare hanno mostrato che una donna è in grado di ingerire fino a 1,8 mg di equivalenti di retinolo provenienti dalla sola dieta, il che costituisce il 60% dell’Apporto Massimo Tollerabile. Quindi i dati disponibili mostrano, eccetto casi-limite, la possibilità di assumere un ulteriore 25% di Vitamina A da altre fonti, compresi i cosmetici. Ciò nonostante, il BfR asserisce che questa assunzione addizionale dovrebbe essere limitata, per questo raccomanda una riduzione delle concentrazioni di Vitamina A nei prodotti per la cura del viso e delle mani, mentre in quelli per la cura del corpo e delle labbra non deve essere del tutto presente.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: http://www.bfr.bund.de/en/home.html .