DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO INDOTTA DA MELALEUCA ALTERNIFOLIA E DALL’ASCARIDOLO
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Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia (ex Dip.to di Farmacologia Sperimentale), Università di Napoli Federico II.
Riportiamo di seguito un articolo apparso su Contact Dermatitis (Contact Dermatitis 2013: 69, 187–189), di Wietske Andrea Christoffers, Brunhilde Blömeke, Pieter-Jan Coenraads e Marie-Louise Anna Schuttelaar relativo a due casi di dermatite allergica da contatto indotta dal Tea tree oil.
Il Tea tree oil (Melaleuca alternifolia, CAS no. 68647-73-4) è un olio prodotto per distillazione dalle foglie di Melaleuca alternifolia. In Australia, per secoli le popolazioni aborigene lo hanno utilizzato come antisettico e come medicinale alternativo a base di erbe, ma attualmente è un ingrediente sempre più presente nei prodotti cosmetici e in quelli casalinghi. Gli Autori riportano che esistono diverse evidenze relative a dermatiti allergiche da contatto indotte dal tea tree oil, ma che è ancora in discussione l’identità del componente sensibilizzante. L’articolo tratta di due casi di dermatite allergica da contatto indotta dal tea tree oil.
Il primo caso si riferisce a una donna di 50 anni, che si presentò presso il Dipartimento di Dermatologia, in cui alcuni degli Autori svolgono la propria professione di dermatologi, con una dermatite periorbitale, che aveva da anni. La paziente, al fine di verificare le cause degli episodi riportati, fu sottoposta a patch test eseguiti con serie di base europee ampliata su base locale, con la serie cosmetica, applicate con van der Bend® square chambers (Van der Bend BV, Brielle, The Netherlands), e fissate con Fixomull® Stretch (BSN Medical, Hamburg, Germany). La lettura dei test fu eseguita secondo i criteri dell’International Contact Dermatitis Research Group, non osservando alcuna reazione. Tuttavia, riportano gli Autori, sulla base di loro studi precedenti, alla serie cosmetica furono aggiunti l’ascaridolo (fornito dall’Institute of Pharmacology, University of Bonn, Germany; purezza al 99.8%) e il tea tree oil ossidato al 5%, (Chemotechnique Diagnostics, Vellinge, Sweden) e si ebbero, quindi, i seguenti risultati:
-tea tree oil ossidato 5% pet. giorno 3 ?; giorno 7 ?;
-ascaridole 1% pet. giorno 3 +; giorno 7 +;
-ascaridole 2% pet. giorno 3 +; giorno 7 +;
-ascaridole 5% pet. giorno 3 reazione irritativa che si presentava come un eritema ben delineato con croste gialle.
Poiché la paziente negava di aver utilizzato il tea tree oil puro, venne sollecitata a esaminare i prodotti cosmetici e casalinghi che utilizzava, aventi sulla confezione la dicitura “tea tree oil” o “melaleuca alternifolia”. Alla fine risultò che la paziente utilizzava un sapone avente come ingrediente il tea tree oil (Etos® cream soap; Etos, Beverwijk, The Netherlands), ed anche Eczefleur® cream (Bloem natuurproducten, Winschoten, The Netherlands), un rimedio a base di erbe, utilizzato per trattare la sua dermatite. La paziente smise di utilizzare Eczefleur® cream, e le venne prescritto pimecrolimus (Elidel®), che risolse la dermatite periorbitale.
Il secondo caso tratta di un uomo di 26 anni, che aveva sofferto di una dermatite periorbitale ed aveva una folliculitis barbae permanente. Il paziente fu sottoposto a patch test eseguiti con serie di base europee e con la serie cosmetica, riportando i seguenti risultati:
-tea tree oil ossidato 5% pet. giorno 3 ?; giorno 7 ?;
-ascaridole 1% pet. giorno 3 +; giorno 7 +;
-ascaridole 2% pet. giorno 3 +; giorno 7 +;
-ascaridole 5% pet. giorno 3 reazione irritativa che si presentava come un eritema che copriva l’area intera con infiltrazioni e poche papule; giorno 7 +;
Il tea tree oil, in questo caso, si rivelò presente come componente di un olio da barba: Williams® shaving oil (The David Somerset Skincare Company, UK). Il paziente lo sostituì con altro prodotto da barba e gli fu prescritto un unguento al tacrolimus (Protopic®), che risolse i suoi problemi cutanei.
Gli Autori, propongono, nella discussione, che l’Ascaridolo, terpene endoperossido che si può formare nel tea tree oil, (CAS no. 512-85-6), sia uno dei sensibilizzanti in esso presenti (2,3). Riportano, inoltre, che negli articoli pubblicati riguardanti la sensibilizzazione all’ascaridolo in cui erano descritte reazioni notevolmente positive, la concentrazione saggiata nei patch test variava dal 5 al 10% (2, 4, 5). Gli Autori aggiungono che in un loro precedente studio in cui l’ascaridolo era stato saggiato a concentrazioni dell’1% pet. e del 5% pet. veniva consigliata una concentrazione al 2% pet. [1]. Anche i risultati del patch test effettuati sui due pazienti, sottolineano gli Autori, supportano questo parere, poiché il primo caso sviluppò un’evidente reazione irritativa all’ascaridolo 5%, e una positività all’ascaridolo all’1% e al 2%. Gli Autori, evidenziano che nel loro studio precedente, non erano stati in grado di identificare nella maggior parte dei pazienti il responsabile della positività [1], identificato, infatti, in 1 (0,16%) dei 602 pazienti testati con ascaridolo all’1% e in 2 (1.39%) dei 144 pazienti testati con ascaridolo al 5%. Riportano, inoltre, che basandosi sulla letteratura, hanno creato una lista di prodotti contenenti tea tree oil che comprende sostanze ben note come shampoo, crema da giorno, e prodotti di aromaterapia, ma anche prodotti meno evidenti, come la crema per le scarpe e prodotti vermifughi per animali [3, 6]. Lo scopo della lista è di fornire ai pazienti la possibilità di controllare i prodotti presenti normalmente in cucina o in bagno contenenti tea tree oil o Melaleuca alternifolia.
In conclusione sottolineano che, sebbene necessari ulteriori studi sulla concentrazione di ascaridolo come componente sensibilizzante, presente nel tea tree oil, il loro lavoro ha messo in evidenza per la prima volta la possibilità che l’ascaridolo presente nel tea tree oil, anche a concentrazione relativamente basse possa agire da agente sensibilizzante.
Bibliografia:
1. Bakker C V, Blömeke B, Coenraads P J, Schuttelaar M L. Ascaridole, a sensitizing component of tea tree oil, patch tested at 1% and 5% in two series of patients. Contact Dermatitis 2011: 65: 240–241.
2. Hausen B M, Reichling J, Harkenthal M. Degradation products of monoterpenes are the sensitizing agents in tea tree oil. Am J Contact Dermat 1999: 10: 68–77.
3. Pirker C, Hausen B M, Uter W et al. Sensitization to tea tree oil in Germany and Austria. A multicenter study of the German Contact Dermatitis Group. J Dtsch Dermatol Ges 2003: 1: 629–634.
4. Hausen B M. Kontaktallergie auf Teebaumöl und Ascaridol. Akt Dermatol 1998: 24: 60–62.
5. Hausen B M. Evaluation of the main contact allergens in oxidized tea tree oil. Dermatitis 2004: 15: 213–214.
6. Rutherford T, Nixon R, Tam M, Tate B. Allergy to tea tree oil: retrospective review of 41 cases with positive patch tests over 4.5 years. Australas J Dermatol 2007: 48: 83–87.
Riportiamo di seguito un articolo apparso su Contact Dermatitis (Contact Dermatitis 2013: 69, 187–189), di Wietske Andrea Christoffers, Brunhilde Blömeke, Pieter-Jan Coenraads e Marie-Louise Anna Schuttelaar relativo a due casi di dermatite allergica da contatto indotta dal Tea tree oil.
Il Tea tree oil (Melaleuca alternifolia, CAS no. 68647-73-4) è un olio prodotto per distillazione dalle foglie di Melaleuca alternifolia. In Australia, per secoli le popolazioni aborigene lo hanno utilizzato come antisettico e come medicinale alternativo a base di erbe, ma attualmente è un ingrediente sempre più presente nei prodotti cosmetici e in quelli casalinghi. Gli Autori riportano che esistono diverse evidenze relative a dermatiti allergiche da contatto indotte dal tea tree oil, ma che è ancora in discussione l’identità del componente sensibilizzante. L’articolo tratta di due casi di dermatite allergica da contatto indotta dal tea tree oil.
Il primo caso si riferisce a una donna di 50 anni, che si presentò presso il Dipartimento di Dermatologia, in cui alcuni degli Autori svolgono la propria professione di dermatologi, con una dermatite periorbitale, che aveva da anni. La paziente, al fine di verificare le cause degli episodi riportati, fu sottoposta a patch test eseguiti con serie di base europee ampliata su base locale, con la serie cosmetica, applicate con van der Bend® square chambers (Van der Bend BV, Brielle, The Netherlands), e fissate con Fixomull® Stretch (BSN Medical, Hamburg, Germany). La lettura dei test fu eseguita secondo i criteri dell’International Contact Dermatitis Research Group, non osservando alcuna reazione. Tuttavia, riportano gli Autori, sulla base di loro studi precedenti, alla serie cosmetica furono aggiunti l’ascaridolo (fornito dall’Institute of Pharmacology, University of Bonn, Germany; purezza al 99.8%) e il tea tree oil ossidato al 5%, (Chemotechnique Diagnostics, Vellinge, Sweden) e si ebbero, quindi, i seguenti risultati:
-tea tree oil ossidato 5% pet. giorno 3 ?; giorno 7 ?;
-ascaridole 1% pet. giorno 3 +; giorno 7 +;
-ascaridole 2% pet. giorno 3 +; giorno 7 +;
-ascaridole 5% pet. giorno 3 reazione irritativa che si presentava come un eritema ben delineato con croste gialle.
Poiché la paziente negava di aver utilizzato il tea tree oil puro, venne sollecitata a esaminare i prodotti cosmetici e casalinghi che utilizzava, aventi sulla confezione la dicitura “tea tree oil” o “melaleuca alternifolia”. Alla fine risultò che la paziente utilizzava un sapone avente come ingrediente il tea tree oil (Etos® cream soap; Etos, Beverwijk, The Netherlands), ed anche Eczefleur® cream (Bloem natuurproducten, Winschoten, The Netherlands), un rimedio a base di erbe, utilizzato per trattare la sua dermatite. La paziente smise di utilizzare Eczefleur® cream, e le venne prescritto pimecrolimus (Elidel®), che risolse la dermatite periorbitale.
Il secondo caso tratta di un uomo di 26 anni, che aveva sofferto di una dermatite periorbitale ed aveva una folliculitis barbae permanente. Il paziente fu sottoposto a patch test eseguiti con serie di base europee e con la serie cosmetica, riportando i seguenti risultati:
-tea tree oil ossidato 5% pet. giorno 3 ?; giorno 7 ?;
-ascaridole 1% pet. giorno 3 +; giorno 7 +;
-ascaridole 2% pet. giorno 3 +; giorno 7 +;
-ascaridole 5% pet. giorno 3 reazione irritativa che si presentava come un eritema che copriva l’area intera con infiltrazioni e poche papule; giorno 7 +;
Il tea tree oil, in questo caso, si rivelò presente come componente di un olio da barba: Williams® shaving oil (The David Somerset Skincare Company, UK). Il paziente lo sostituì con altro prodotto da barba e gli fu prescritto un unguento al tacrolimus (Protopic®), che risolse i suoi problemi cutanei.
Gli Autori, propongono, nella discussione, che l’Ascaridolo, terpene endoperossido che si può formare nel tea tree oil, (CAS no. 512-85-6), sia uno dei sensibilizzanti in esso presenti (2,3). Riportano, inoltre, che negli articoli pubblicati riguardanti la sensibilizzazione all’ascaridolo in cui erano descritte reazioni notevolmente positive, la concentrazione saggiata nei patch test variava dal 5 al 10% (2, 4, 5). Gli Autori aggiungono che in un loro precedente studio in cui l’ascaridolo era stato saggiato a concentrazioni dell’1% pet. e del 5% pet. veniva consigliata una concentrazione al 2% pet. [1]. Anche i risultati del patch test effettuati sui due pazienti, sottolineano gli Autori, supportano questo parere, poiché il primo caso sviluppò un’evidente reazione irritativa all’ascaridolo 5%, e una positività all’ascaridolo all’1% e al 2%. Gli Autori, evidenziano che nel loro studio precedente, non erano stati in grado di identificare nella maggior parte dei pazienti il responsabile della positività [1], identificato, infatti, in 1 (0,16%) dei 602 pazienti testati con ascaridolo all’1% e in 2 (1.39%) dei 144 pazienti testati con ascaridolo al 5%. Riportano, inoltre, che basandosi sulla letteratura, hanno creato una lista di prodotti contenenti tea tree oil che comprende sostanze ben note come shampoo, crema da giorno, e prodotti di aromaterapia, ma anche prodotti meno evidenti, come la crema per le scarpe e prodotti vermifughi per animali [3, 6]. Lo scopo della lista è di fornire ai pazienti la possibilità di controllare i prodotti presenti normalmente in cucina o in bagno contenenti tea tree oil o Melaleuca alternifolia.
In conclusione sottolineano che, sebbene necessari ulteriori studi sulla concentrazione di ascaridolo come componente sensibilizzante, presente nel tea tree oil, il loro lavoro ha messo in evidenza per la prima volta la possibilità che l’ascaridolo presente nel tea tree oil, anche a concentrazione relativamente basse possa agire da agente sensibilizzante.
Bibliografia:
1. Bakker C V, Blömeke B, Coenraads P J, Schuttelaar M L. Ascaridole, a sensitizing component of tea tree oil, patch tested at 1% and 5% in two series of patients. Contact Dermatitis 2011: 65: 240–241.
2. Hausen B M, Reichling J, Harkenthal M. Degradation products of monoterpenes are the sensitizing agents in tea tree oil. Am J Contact Dermat 1999: 10: 68–77.
3. Pirker C, Hausen B M, Uter W et al. Sensitization to tea tree oil in Germany and Austria. A multicenter study of the German Contact Dermatitis Group. J Dtsch Dermatol Ges 2003: 1: 629–634.
4. Hausen B M. Kontaktallergie auf Teebaumöl und Ascaridol. Akt Dermatol 1998: 24: 60–62.
5. Hausen B M. Evaluation of the main contact allergens in oxidized tea tree oil. Dermatitis 2004: 15: 213–214.
6. Rutherford T, Nixon R, Tam M, Tate B. Allergy to tea tree oil: retrospective review of 41 cases with positive patch tests over 4.5 years. Australas J Dermatol 2007: 48: 83–87.