DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO INDOTTA DA GLYCOFILM® 1.5P CONTENUTO IN UNA CREMA ANTIRUGHE

Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia (ex Dip.to di Farmacologia Sperimentale), Università di Napoli Federico II.

Riportiamo di seguito un articolo apparso su Contact Dermatitis (Contact Dermatitis 2013: 69, 186–187), di Caterina Foti, Paolo Romita, Stefania Guida, Annarita Antelmi e Domenico Bonamonte, relativo ad un caso particolare di dermatite allergica da contatto indotta dal Glycofilm® 1.5P.

L’articolo tratta il caso di una donna sana di 78 anni, che presentava lesioni eczematose a livello del viso, del collo e del tronco, insorte dopo circa due mesi dall’applicazione quotidiana di una crema antirughe. Dopo la manifestazione dell’evento, alla donna era stata prescritta la sospensione dell’utilizzo della crema ed un trattamento con corticosteroidi ad uso topico per 10 giorni (metilprednisolone aceponato). Un mese dopo la completa risoluzione della dermatite, fu sottoposta a patch test eseguiti con la serie di base (Euromedical ®, Calolziocorte, LC, Italia), della Società Italiana di Dermatologia Allergologica Professionale e Ambientale (SIDAPA), con la serie cosmetici, e con la crema antirughe. I patch test furono applicati sulla schiena, lasciati occlusi per 2 giorni con Finn Chambers® (diametro 8 mm; SmartPractice®, Phoenix, AZ, USA) su Scanpor® tape (Norgesplaster A/S, Vennesla, Norway).
La lettura dei test è stata eseguita secondo i criteri dell’International Contact Dermatitis Research Group, fornendo risultati eseguiti il D2 e il D4. Le letture hanno mostrato reazioni positive (+ +) alla colofonia e alla crema anti-rughe. Gli Autori, quindi, hanno sottolineato che sono stati eseguiti patch test con gli ingredienti della crema forniti dal produttore. I patch test hanno dato reazioni positive al Glycofilm® 1.5p (Solabia, Pantin, Francia), ad una soluzione acquosa contenente biosaccaride gomma-4 (CAS n. 283602-75-5) e al fenossietanolo sia il D2 che il D4, mentre hanno dato reazioni negative su dieci volontari sani sottoposti a patch test con Glycofilm ® 1.5p e con la crema antirughe.
Gli Autori sottolineano come il caso in questione sia il primo caso di dermatite allergica da contatto (DAC) causata da Glycofilm® 1.5p (peso molecolare medio di 2×106), un polisaccaride anionico, che è stato recentemente ottenuto da materiale vegetale attraverso tecniche biotecnologiche. Esso consiste in una struttura ramificata deacetilata con una sequenza saccaridica comprendente acido glucuronico, L-fucosio, e D-glucosio. Il Glycofilm ® 1.5p è conosciuto come un composto ben tollerato, e viene aggiunto ai cosmetici come soluzione acquosa per le sue proprietà idratanti e protettive. Gli Autori hanno riportato che nel caso sopra menzionato, la dermatite allergica da contatto è stata causata dal biosaccaride gomma-4, mentre il fenossietanolo, che viene aggiunto come conservante all’1,5%, da solo ha dato un risultato negativo ai test. Il paziente è risultato positivo anche alla colofonia, probabilmente per una vecchia sensibilizzazione. Gli Autori sottolineano infine come sia importante la collaborazione tra dermatologi e produttori, in quanto consente di saggiare tutti gli ingredienti presenti nei prodotti per utilizzo topico anche perché l’utilizzo di un numero crescente di sostanze, ottenute con tecniche molecolari, può condurre a nuovi allergeni, aventi la capacità di provocare dermatite allergica da contatto (1).

Bibliografia:
1. Mukherjee P K, Maity N, Nema N K, Sarkar B K. Bioactive compounds from natural resources against skin aging. Phytomedicine 2011: 19: 64–73.

   

  

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