Approvazione da parte del comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’uso di nalmefene (Selincro®) nella disassuefazione da alcol

In data 18/04/2013, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha divulgato il parere positivo del CHMP per nalmefene, il primo antagonista oppioide derivato dal naltrexone, approvato per la disassuefazione della dipendenza da alcol. 
Il nalmefene, principio attivo di Selincro®, è stato approvato per la riduzione del consumo di alcol in pazienti adulti con dipendenza, caratterizzati da un elevato consumo di questa sostanza (>60g/die nell’uomo e >40g/die per le donne), senza sintomi di astinenza e che non richiedevano un’immediata disintossicazione. 
L’alcol esercita numerosi effetti farmacologici attraverso l’interazione con i vari neurotrasmettitori e neuromodulatori. Tra questi ultimi, gli oppioidi endogeni svolgono un ruolo chiave nello sviluppo della dipendenza all’etanolo. I peptidi oppioidi interagiscono con tre tipi di recettori μ, δ e κ. 
I recettori μ e δ sono coinvolti nella comparsa delle proprietà gratificanti indotte dall’alcol, mentre l'attivazione dei recettori κ determina disforia. Il legame degli oppioidi endogeni ai recettori μ e δ, comporta, infatti, l’attivazione del sistema mesolimbico dopaminergico, che si estende dal tegmento ventrale del mesencefalo (VTA) alla struttura rostrale; tra le varie aree coinvolte, il nucleo accumbens (NAC) è di particolare importanza nello sviluppo della tossicodipendenza. 
Le manifestazioni di questi effetti neurochimici opposti sono l’aumento e la diminuzione del rilascio di dopamina nel NAC, rispettivamente. Infatti, molte evidenze sperimentali indicano che l'alcol interferisce con la trasmissione della dopamina proprio attraverso l’interazione con il sistema oppioide nel sistema mesolimbico. 
In particolare, l’assunzione di alcol provoca il rilascio di dopamina dal sistema mesolimbico (facilitata dal rilascio di β-endorfine), che può costituire un fattore positivo nello sviluppo della dipendenza [1]. 
Nalmefene è un modulatore del sistema oppioide con un profilo d’azione distinto sui recettori μ, δ e κ; possiede attività antagonista sui recettori μ e δ e agonista parziale sul recettore κ. Nalmefene ha la capacità di modulare le funzioni corticomesolimbiche, riducendo in tal modo, l’assunzione di alcol. 
Per lo sviluppo clinico del farmaco sono stati condotti tre studi di fase III, iniziati nel 2008, che hanno arruolato oltre duemila pazienti con dipendenza da alcol. Due di questi studi, denominati ESNESE 1 e 2, avevano lo scopo di valutare l’efficacia del farmaco nel corso di un periodo di cura di 6 mesi. 
ESENSE2 ha arruolato 718 pazienti con dipendenza da alcol, randomizzati a ricevere nalmefene o placebo al bisogno. I risultati di questo studio, insieme a quelli del precedente ESENSE 1, hanno dimostra che dopo 6 mesi di terapia, i pazienti che assumevano nalmefene riducevano del 50% l’assunzione di alcol. 
Questi studi hanno fornito la prova dell'efficacia di nalmefene, che costituisce un nuovo paradigma di terapia farmacologica, in termini di obiettivi di trattamento (riduzione del bere) e di regime di dosaggio, in pazienti dipendenti da alcol, che non sono in grado di ridurne il consumo da soli. 
I vantaggi con Selincro® sono ascrivibili alla capacità di ridurre il consumo di alcol in pazienti adulti che presentano un rischio di bere elevato. Gli eventi avversi emersi dal trattamento sono piuttosto aspecifici, quali vertigini, nausea, vomito, insonnia, ansia e depressione, che si manifestano con una incidenza ≥ 0,5% [2,3]. 
Alla luce di queste nuove evidenze e sulla base della qualità, sicurezza ed efficacia dei dati presentati, il CHMP ha raccomandando il rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio per il farmaco Selincro® (compresse rivestite con film da 18 mg). 

Bibliografia di riferimento 
1. Herz A. Endogenous opioid systems and alcohol addiction. Psychopharmacology . 1997 Jan;129(2):99-111. 
2. Gual A, He Y, Torup L. A randomised, double-blind, placebo-controlled, efficacy study of nalmefene, as-needed use, in patients with alcohol dependence. Eur Neuropsychopharmacol. 2013 Apr: S0924-977X(13)00075-8. [Epub ahead of print] 
3. Yancey JR, Lumbad J.Source. Opioid antagonists for the treatment of alcohol dependence. Am Fam Physician. 2011 Nov 1;84(9):990-2. 

   

  

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