AIFA approva la rimborsabilità di risankizumab come trattamento della malattia di Crohn.
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Recentemente, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità in Italia del farmaco risankizumab come trattamento per i pazienti affetti dalla malattia di Crohn [1].
Il morbo di Chron è una delle principali malattie infiammatorie dell’intestino, che può palesarsi in età comprese tra i 20 e i 30 anni e risulta caratterizzata da un’attivazione immunitaria cronica o recidivante nel tratto gastrointestinale. La risposta immunitaria continua che si scatena contro le cellule intestinali, provoca a sua volta una forte infiammazione. Anche se può colpire l’intero tratto gastrointestinale, nella maggior parte dei casi questa malattia interessa l’ultima parte dell’intestino tenue e il colon. Le ulcere derivanti dall’infiammazione, se non trattate adeguatamente, possono sviluppare complicanze come stenosi (ristringimenti intestinali) o fistole (vere e proprie perforazioni), che possono richiedere l’intervento chirurgico. I sintomi possono essere molto diversi fra loro e variano a seconda del tratto gastrointestinale interessato. I più frequenti sono dolore addominale, diarrea cronica (che persiste, cioè, per più di 4 settimane), febbricola, perdita di peso [2].
Risankizumab, principio attivo della specialità medicinale Skyrizi®, è un anticorpo monoclonale umanizzato, costituito da una immunoglobulina G1 (IgG1), che si lega selettivamente con elevata affinità alla subunità p19 della citochina umana interleuchina 23 (IL-23), una citochina coinvolta nelle risposte infiammatorie e immunitarie. Bloccando il legame di IL-23 al suo recettore, risankizumab inibisce il segnale cellulare IL-23-dipendente e il conseguente rilascio di citochine pro-infiammatorie [3].Inizialmente autorizzato già nel 2019 come trattamento per la psoriasi a placche da moderata a severa, risankizumab nel 2021 ha ottenuto una prima estensione d’indicazione d’uso come trattamento, in monoterapia o in associazione con metotressato, per il trattamento dell’artrite psoriasica attiva in adulti, che manifestano risposta inadeguata o intolleranza a uno o più farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD). Più recentemente, nel novembre del 2022, la Commissione Europea ha approvato un’ulteriore indicazione terapeutica per risankizumab come trattamento del morbo di Crohn [4]. Infatti, sulla base dei risultati ottenuti dagli studi clinici di fase 3, multicentrici, randomizzati, in doppio cieco e controllati verso il placebo (ADVANCE, MOTIVATE (studi di induzione), e FORTIFY (studio di mantenimento)) è emerso un rapporto beneficio/rischio complessivamente positivo per Skyrizi® come trattamento di pazienti adulti con malattia di Crohn attiva da moderata a severa che hanno avuto un risposta inadeguata, perdita di risposta o intolleranza alla terapia convenzionale o biologica la terapia è positiva [5,6]. Tale nuova indicazione prevedere un nuovo dosaggio (360 mg e 600 mg), una nuova forma farmaceutica (concentrato per soluzione per infusione) e una nuova via di somministrazione (uso endovenoso) del farmaco. Infatti, si raccomanda di somministrare una dose di induzione (600 mg) mediante infusione endovenosa alla settimana 0, alla settimana 4 e alla settimana 8, seguita da una dose di mantenimento (360 mg) mediante iniezione sottocutanea alla settimana 12 e poi ogni 8 settimane [3].
Risultati degli studi clinici hanno evidenziato come risankizumab sia efficace e sicuro nell’apportare miglioramenti della malattia come remissione clinica, la guarigione della mucosa e alla gestione dei sintomi [5,6]. Tra le possibili reazioni avverse associate al farmaco sono state osservate negli studi clinici infezioni delle vie respiratorie superiori di origine virale, batterica o non specificata (con frequenza molto comune, vale a dire riportate da almeno 1/10 pazienti) e infezioni da Tinea, cefalea e stanchezza, (con frequenza comune (≥ 1/100, < 1/10)) [3].
Infine, si sottolinea che risankizumab è un medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è, pertanto, richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione (https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse). Al tempo stesso, si invitano anche pazienti e cittadini alla segnalazione di eventuali sospette reazioni avverse, in quanto questo permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Bibliografia e sitografia
[1] Agenzia Italiana del Farmaco. DETERMINA n. 562/2023. GU Serie Generale n.214 del 13-09-2023.
[2] Ballester Ferré, María Pilar et al. “Crohn's disease.” “Enfermedad de Crohn.” Medicina clinica vol. 151,1 (2018): 26-33. doi:10.1016/j.medcli.2017.10.036
[3] Riassunto Delle Caratteristiche Del Prodotto – Skyrizi®. Disponibile al link: https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_004726_047821_RCP.pdf&sys=m0b1l3
[4] European Medicines Agency. EPAR – Skyrizi®. Disponibile al link: https://www.ema.europa.eu/en/documents/procedural-steps-after/skyrizi-epar-procedural-steps-taken-scientific-information-after-authorisation_en.pdf
[5] D'Haens, Geert et al. “Risankizumab as induction therapy for Crohn's disease: results from the phase 3 ADVANCE and MOTIVATE induction trials.” Lancet (London, England) vol. 399,10340 (2022): 2015-2030. doi:10.1016/S0140-6736(22)00467-6
[6] Ferrante, Marc et al. “Risankizumab as maintenance therapy for moderately to severely active Crohn's disease: results from the multicentre, randomised, double-blind, placebo-controlled, withdrawal phase 3 FORTIFY maintenance trial.” Lancet (London, England) vol. 399,10340 (2022): 2031-2046. doi:10.1016/S0140-6736(22)00466-4