EMERGENZA COVID-19: il Comitato per i Medicinali per Uso umano raccomanda l’autorizzazione all’immissione in commercio per RoActemra (tocilizumab) in adulti con COVID-19 grave
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In data 06/12/2021, il Comitato per i Medicinali per Uso umano (CHMP) ha rilasciato un comunicato in cui raccomanda l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio di RoActemra® (tocilizumab) in adulti con COVID-19 che ricevono un trattamento sistemico con corticosteroidi e necessitano di ossigeno supplementare o ventilazione meccanica [1].
Tocilizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato IgG1 diretto contro il recettore dell’interleuchina-6 (IL-6) umana [2]. L’IL-6 è una citochina coinvolta nella regolazione delle risposte immunitarie e delle reazioni infiammatorie e, in quanto particolarmente espressa nelle malattie autoimmuni infiammatorie, rappresenta un importante target per la cura di patologie quali l’artrite reumatoide, l’artrite idiopatica giovanile e l’artrite psoriasica. Tocilizumab, autorizzato con procedura centralizzata dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) nel 2009 e prescrivibile in Italia con un regime di rimborsabilità a partire dal 2010 (Gazzetta Ufficiale n.65 del 19/03/2010), è indicato, in associazione a metotrexato (MTX), nel trattamento dell’artrite reumatoide da moderata a grave in pazienti adulti con insufficiente risposta a farmaci inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNFα). Per la stessa indicazione terapeutica può essere utilizzato in monoterapia sia in caso di intolleranza al MTX, sia quando il trattamento con MTX risulti inappropriato. Il farmaco trova, inoltre, indicazione nel trattamento dell’artrite idiopatica giovanile sistemica attiva in pazienti di età uguale o superiore ai 2 anni con una risposta inadeguata alla terapia con farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) e corticosteroidi sistemici [2].
In Italia, l’uso di tocilizumab per il trattamento di pazienti adulti ospedalizzati con COVID-19 grave e/o con livelli elevati degli indici di infiammazione sistemica, in condizioni cliniche rapidamente ingravescenti, è stato autorizzato il 18 giugno 2021 dalla Commissione Tecnico Scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco, erogabile a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ai sensi della Legge 648/96 [3].
Il parere favorevole del CHMP si basa sulla valutazione dei risultati di quattro studi clinici: uno studio randomizzato, controllato, in aperto, su piattaforma [Randomised Evaluation of COVID-19 Therapy (RECOVERY)] e tre studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo (EMPACTA, COVACTA e REMDACTA).
Nello studio RECOVERY, 4.116 pazienti ospedalizzati con polmonite grave da COVID-19 sono stati randomizzati a ricevere RoaActemra in aggiunta alla terapia standard (2.022 pazienti) o la sola terapia standard (2.094 pazienti). L’endpoint primario era la morte dopo 28 giorni di follow-up. Le probabilità di morte entro il 28° giorno sono state stimate del 30,7% per i pazienti che ricevevano RoActemra e del 34,9% per i pazienti che ricevevano la terapia standard. Il tempo mediano alla dimissione ospedaliera è stato di 19 giorni per i pazienti che ricevevano RoActemra e più di 28 giorni per i pazienti che ricevevano la terapia standard. Lo studio ha anche indicato che non è possibile escludere un aumento della mortalità quando si utilizza RoActemra in pazienti che non ricevono corticosteroidi sistemici. Tuttavia, il profilo di sicurezza del medicinale era positivo in coloro che erano già in trattamento con corticosteroidi e il CHMP ha concluso che i benefici del medicinale sono superiori ai rischi per questi pazienti.
Nello studio EMPACTA, 389 pazienti ospedalizzati con polmonite da COVID-19 sono stati randomizzati a ricevere RoActemra (249 pazienti) o placebo (128 pazienti). L’endpoint primario ha valutato la necessità di ventilazione meccanica o morte durante 28 giorni di follow-up. Per i pazienti che hanno ricevuto RoActemra, è stata osservata una riduzione della progressione alla ventilazione meccanica o del decesso rispetto ai pazienti che hanno ricevuto il placebo, con risultati dell’analisi primaria statisticamente significativi. La percentuale di pazienti che hanno richiesto la ventilazione meccanica o che sono morti entro il 28° giorno è stata stimata essere del 12,0% per i pazienti trattati con RoActemra e del 19,3% per i pazienti trattati con placebo.
Nello studio COVACTA, 452 pazienti ospedalizzati con polmonite grave da COVID-19 sono stati randomizzati a ricevere RoActemra (294 pazienti) o placebo (144 pazienti). L’endpoint primario era lo stato clinico attraverso 28 giorni di follow-up valutato su una scala ordinale di 7 categorie. Sebbene non sia stata osservata alcuna differenza statisticamente significativa nello stato clinico sulla scala ordinale di 7 categorie al giorno 28 tra i gruppi di trattamento, lo studio COVACTA ha contribuito alla valutazione della sicurezza di RoActemra quando utilizzato per il trattamento di COVID-19.
Nello studio REMDACTA, 649 pazienti ospedalizzati con polmonite grave da COVID-19 sono stati randomizzati a ricevere RoActemra in combinazione con remdesivir (430 pazienti) o placebo in combinazione con remdesivir (210 pazienti). L’endpoint primario era il tempo alla dimissione dall’ospedale entro 28 giorni di follow-up. Inoltre, sebbene non siano state osservate differenze statisticamente significative tra i gruppi di trattamento, lo studio REMDACTA ha contribuito alla valutazione della sicurezza di RoActemra quando utilizzato per il trattamento del COVID-19.
La raccomandazione per COVID-19 del CHMP sarà trasmessa alla Commissione europea, la quale adotterà una decisione finale.
Bibliografia
1. EMA raccomanda l’approvazione dell’uso di RoActemra in adulti con COVID-19 grave. Disponibile al link: https://www.ema.europa.eu/en/news/ema-recommends-approval-use-roactemra-adults-severe-covid-19
2. RoActemra. Riassunto delle caratteristiche del prodotto. Disponibile al link: https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_004768_038937_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
3. EMERGENZA COVID-19: tocilizumab a carico del SSN per la terapia dei pazienti ospedalizzati. Disponibile al link: http://www.farmacovigilanza.unina2.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1159:emergenza-covid-19-tocilizumab-a-carico-del-ssn-per-la-terapia-dei-pazienti-ospedalizzati&catid=72:farmacovigilanza&Itemid=485&lang=it