COMUNICATO AIFA: approvata la nuova associazione di due farmaci per il trattamento della fibrosi cistica
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In data 25/06/2021, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha comunicato il rilascio dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) dell’associazione di due farmaci per il trattamento della Fibrosi Cistica, Kaftrio®, una combinazione di tre principi attivi (ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor) e Kalydeco® (ivacaftor).
La Fibrosi Cistica (FC) è tra le patologie genetiche maggiormente diffuse nella popolazione di etnia caucasica, potenzialmente letale, a trasmissione autosomica recessiva, che coinvolge il processo secretorio delle ghiandole mucosecernenti e sudoripare-esocrine ed è causata da mutazioni nel gene CFTR. Tale gene codifica per una proteina di 1480 aminoacidi, che svolge la funzione principale di canale per il cloro AMPc-dipendente e di regolatore di scambi ionici transmembrana delle cellule epiteliali, influenzando quindi la composizione in acqua ed elettroliti delle secrezioni esocrine a livello di ghiandole salivari, vie aeree, pancreas, fegato, intestino e vasi deferenti. Le manifestazioni cliniche della patologia possono degenerare sino a determinare insufficienza pancreatica esocrina, epatopatia, diabete e azoospermia [1].
Elexacaftor (ELX) e tezacaftor (TEZ) sono correttori del gene CFTR, che si legano a siti diversi sulla proteina e hanno un effetto additivo nell’agevolare l’elaborazione e il “trafficking” cellulare di F508del-CFTR, per aumentare la quantità di proteina CFTR portata alla superficie della cellula, rispetto a ciascuna delle molecole da sole. Ivacaftor (IVA) incrementa la probabilità di apertura del canale della proteina CFTR sulla superficie della cellula.
L’effetto combinato di ELX, TEZ e IVA è un aumento della quantità e della funzione di F508del-CFTR sulla superficie della cellula, con conseguente aumento dell’attività di CFTR misurata dal trasporto di cloruro mediato da CFTR [2].
La combinazione di Kaftrio/Kalydeco, conosciuta negli Stati Uniti con il nome di Trikafta, aveva ottenuto l’approvazione della Food and Drug Administration nel 2019, sulla base dei risultati di efficacia e sicurezza di due trial di fase III, randomizzati e controllati [3, 4].
Il primo studio, randomizzato, controllato, in doppio cieco, di superiorità ha arruolato in totale 107 pazienti affetti da FC omozigoti F508 con un’età superiore a 12 anni. La peculiarità di questo primo studio consisteva in una fase di run-in period in cui ad entrambi in gruppi di trattamento veniva somministrato, per un periodo di 4 settimane, la combinazione di tezacaftor-ivacaftor (Symdeko) standard di cura per i pazienti affetti da FC. Il run-in period aveva una duplice funzione: da un lato non privare i pazienti di un trattamento che allora era lo standard di cura e dall’altro mettere i due gruppi nella stessa posizione di partenza. Dopo questa prima fase iniziale, il gruppo di trattamento riceveva per 4 settimane la tripla terapia costituita da elexacaftor 200 mg/tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg al mattino e ivacaftor 150 mg di sera mentre il gruppo di controllo riceveva placebo (falso elexacaftor)/tezacaftor 100 mg/ivacaftor 150 mg al mattino e ivacaftor 150 mg di sera.
Il secondo studio era è un trial clinico controllato, randomizzato, in doppio cieco condotto su pazienti di 12 o più anni con FEV1 di partenza compresa tra 40 e 90%, con eterozigoti composti per la mutazione F508del associata ad altra mutazione definita “con funzione minima”. Le mutazioni con “funzione minima” sono delle mutazioni che comportano mancata sintesi di CFTR o che da analisi in vitro non mostrano funzione CFTR o questa è inferiore al 10% della funzione normale. In totale sono stati arruolati 403 pazienti che hanno ricevuto la triplice combinazione a dose fissa, costituita da elexacaftor (200 mg) + tezacaftor (100 mg) + ivacaftor (150 mg) al mattino e ivacaftor 150 mg di sera (gruppo in trattamento) oppure il triplo placebo al mattino e il “falso placebo” ivacaftor di sera (gruppo placebo). Entrambi gli studi hanno dimostrato che la triplice terapia si è dimostrata più efficace rispetto alla terapia con il placebo (standard of therapy); in particolare, la triplice terapia si è dimostrata particolarmente efficace nei pazienti omozigoti per la mutazione F508del (+4 punti %). In realtà, probabilmente, tale differenza di efficacia tra i due studi va ricercata nella fase di run-in period con Symdeko prevista nel primo studio e non nel secondo che probabilmente aveva già recato beneficio ai pazienti (corrispondente ai 4 punti % di vantaggio) prima di iniziare il trattamento con la triplice terapia. Per quanto concerne il profilo di sicurezza, in entrambi gli studi non sono state evidenziate reazioni avverse di particolare gravità: nella maggior parte dei casi si è trattato di un’esacerbazione dei sintomi della malattia preesistente (tosse e problemi polmonari) mentre solo in un piccolo gruppo di pazienti si è verificato un aumento significativo delle transaminasi epatiche.
Con determina della GU del 1° luglio 2021, DG/784/2021, Kaftrio è stato classificato come medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti – centri di cura fibrosi cistica (RRL) [5].
Bibliografia
- Shah K, Cheng Y, Hahn B, Bridges R, Bradbury NA, Mueller DM. Synonymous codon usage affects the expression of wild type and F508del CFTR. J Mol Biol. 2015 27;427: 1464-79.
- Riassunto delle caratteristiche del prodotto Kaftrio 75 mg/50 mg/100 mg. https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_004908_048984_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
- Heijerman HGM, McKone EF, Downwy DG, et Al. Efficacy and safety of the elexacaftor plus tezacaftor plus ivacaftor combination regimen on people with cystic fibrosis homozygous for te F508del mutation: a double-blind, randomized, phase 3 trial. Lancet 2019 October 31 (Epub ahead of print).
- Middleton PG, Mall MA, Drevìnek P, et Al. Elexacaftor-Tezacaftor-Ivacaftor for Cystic Fibrosis with a Single Phe508del Allele. N Engl J Med 2019; published oinline Oct 31. DOI:10.1056/NEJMMoa1908639.
- Gazzetta Ufficiale. DETERMINA 1° luglio 2021. Riclassificazione del medicinale per uso umano «Kaftrio», ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n. DG/784/2021). Disponibile al link: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2021/07/05/159/sg/pdf