EMERGENZA COVID-19: analisi dei segnali di sicurezza dei vaccini contro COVID-19 del PRAC
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Nell’ambito dell’emergenza sanitaria, il Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Pharmacovigilance Risk Assessment Committee - PRAC) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (European Medicines Agency - EMA) analizza i segnali di sicurezza provenienti dal monitoraggio dei vaccini contro COVID-19 [1].
Ad oggi, in Europa, sono disponibili quattro vaccini anti-COVID-19: Comirnaty e COVID-19 Vaccine Moderna, vaccini a mRNA, e Vaxzevriae COVID-19 Vaccine Janssen, di tipo vettoriale [2].
I risultati dell’ultima valutazione del PRAC sono stati resi disponibili in data 07/05/2021 dall’Agenzia regolatoria.
Relativamente a Comirnaty, il PRAC ha evidenziato che, sebbene il rapporto rischio/beneficio sia rimasto invariato, la somministrazione del vaccino potrebbe provocare gonfiore del viso in pazienti con storia di filler dermici. Tale associazione è emersa in seguito all’analisi dei dati provenienti sia dalla letteratura che EudraVigilance, database europeo per la raccolta delle segnalazioni di farmacovigilanza. Pertanto, il Comitato ha raccomandato la modifica del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e del foglietto illustrativo, inserendo tra gli effetti indesiderati il gonfiore del viso in soggetti con storia di filler dermici.
Il PRAC sta, inoltre, attentamente valutando entrambi i vaccini a mRNA - Comirnaty e Moderna -, al fine di definire la possibile correlazione con casi di trombosi associata a trombocitopenia e miocardite/pericardite.
La trombosi associata a trombocitopenia è un evento avverso raro e insolito, segnalato in seguito alla vaccinazione con vaccini vettoriali. Dalla revisione dei dati delle segnalazioni di sospetta reazione avversa, il PRAC non ha evidenziato alcun segnale di allarme correlato a Comirnaty o a COVID-19 Vaccine Moderna. Infatti, il numero di casi di bassa conta piastrinica in associazione a coaguli ematici segnalati è talmente basso rispetto al numero di vaccini a mRNA effettuati da essere inferiore alla frequenza di tale complicanza nei soggetti non vaccinati. Inoltre, la manifestazione clinica della trombosi associata a trombocitopenia evidenziata nei casi in oggetto si discosta dallo specifico modello clinico evidenziato per Vaxzevria e COVID-19 Janssen. Pertanto, il PRAC non ritiene ad oggi che vi sia una correlazione tra l’insorgenza di tali eventi e vaccinazione.
In seguito alla segnalazione di casi di miocardite e pericardite in seguito a vaccinazione, in particolare con Comirnaty, il PRAC ha richiesto al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) di monitorare attentamente tali casi e di fornire ulteriori informazioni dettagliate, compresa un’analisi degli eventi stratificati per genere e fasce d’età, nel prossimo report mensile di sicurezza in contesto pandemico. La stessa richiesta è stata estesa anche al titolare dell’AIC di COVID-19 Vaccine Moderna. Al momento non sono presenti evidenze di correlazione tra l’insorgenza di tali infiammazioni e vaccini a mRNA, tuttavia EMA monitorerà attentamente ogni eventuale caso segnalato, comunicando tutte le nuove informazioni una volta rese disponibili.
Per quanto concerne COVID-19 Vaccine Janssen, il PRAC ha effettuato una revisione dei dati relativi all’insorgenza di rari casi di trombosi associata a trombocitopenia. Il 20 aprile il Comitato aveva già raccomandato l’aggiornamento dell’RCP del vaccino, avvertendo della possibilità di insorgenza di trombosi associata a trombocitopenia. Nella sua ultima riunione, il PRAC suggerisce di aggiornare ulteriormente gli stampati, consigliando il monitoraggio di pazienti in cui viene diagnosticata la trombocitopenia entro tre settimane dalla vaccinazione, al fine di studiare eventuali segni di trombosi e, viceversa, i pazienti con diagnosi di tromboembolia entro tre settimane dalla vaccinazione devono essere monitorati per lo sviluppo di trombocitopenia. Inoltre, la trombosi associata a trombocitopenia dovrà essere aggiunta come “importante rischio identificato” nel Piano di Gestione del Rischio del vaccino e il titolare dell’AIC dovrà fornire un piano di studi per indagare sul possibile meccanismo d’azione alla base di questi rari eventi avversi. Ad oggi, i benefici del vaccino nella prevenzione da COVID-19 superano in ogni caso i rischi di insorgenza di gravi reazioni avverse.
Infine, il PRAC sta analizzando i dati forniti dal titolare dell’AIC di Vaxzevria relativi a casi di sindrome di Guillain-Barré (GBS) riscontrati in seguito alla vaccinazione. La GBS è una neuropatia infiammatoria caratterizzata da mialgia, debolezza muscolare, intorpidimento e difficoltà nella deambulazione e rientra tra gli eventi avversi che, durante il processo di AIC, richiede attività di monitoraggio specifiche. Il titolare dell’AIC dovrà fornire tutti di dati dettagliati e un’analisi dei casi segnalati al prossimo report mensile di sicurezza in contesto pandemico. Contemporaneamente, il PRAC continuerà la revisione dei dati e comunicherà eventuali nuove informazioni (1).
È da sottolineare che la valutazione dei segnali di sicurezza è parte integrante del sistema di farmacovigilanza ed è essenziale per garantire la conoscenza completa del rapporto rischio/beneficio dei farmaci dopo l’immissione in commercio [1].
Riferimenti sitografici:
- European Medicines Agency. Meeting highlights from the Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC) 3-6 May 2021. Disponibile al link: https://www.ema.europa.eu/en/news/meeting-highlights-pharmacovigilance-risk-assessment-committee-prac-3-6-may-2021
- European Medicines Agency.COVID-19 vaccines: authorised. Disponibile al link: https://www.ema.europa.eu/en/human-regulatory/overview/public-health-threats/coronavirus-disease-covid-19/treatments-vaccines/vaccines-covid-19/covid-19-vaccines-authorised#authorised-covid-19-vaccines-section