Cosmetovigilanza

RAPEX: PROVVEDIMENTI RELATIVI AL RISCHIO CHIMICO, ADOTTATI NEL MESE DI FEBBRAIO 2013 SULLA SICUREZZA D’USO DEI PRODOTTI COSMETICI.

Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia (ex Dip.to di Farmacologia Sperimentale), Università di Napoli Federico II.


RISCHIO CHIMICO


Si sottolinea che alcune delle segnalazioni riportate sono relative ad inchiostri per tatuaggi. Pur non essendo i tatuaggi prodotti cosmetici, riteniamo utile riportare nei nostri report mensili le segnalazioni ad essi relative data l’attualità e l’importanza dell’argomento.


IDROCARBURI AROMATICI POLICICLICI (PAH)

Una segnalazione dalla Germania pervenuta nella 5a settimana:

 inchiostro per tatuaggi, prodotto in Cina, chiamato “Baby blue” (Tipo/numero di modello: sconosciuto) della Tattoooo. Il prodotto era contenuto in bottiglie di plastica (5 ml) con tappo di sicurezza ed etichetta adesiva. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva 5.04 mg/kg di otto idrocarburi aromatici policiclici (PAH), di cui 0.10 mg/kg di benzo[a]pirene, sostanza classificata come cancerogena. Secondo la Risoluzione sui requisiti e i criteri per la valutazione della sicurezza dei tatuaggi e del trucco permanente ResAP (2008), tali sostanze non dovrebbero essere presenti in un inchiostro per tatuaggi in una concentrazione superiore a 0,5 ppm. Il prodotto è stato respinto alla frontiera.

Una segnalazione dalla Slovenia pervenuta nella 6a settimana:

 inchiostro per tatuaggi, di origine sconosciuta, chiamato “3814 A Jungle green tattoo” (Tipo/numero di modello: partita numero E46, lotto 087, data di produzione 27/03/2012, data di scadenza 27/03/2015) dell’Eternal Luk. L’inchiostro (30 ml) era confezionato in una bottiglia. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva 21 ppb di benzo[a]pirene, sostanza classificata come cancerogena. Secondo la Risoluzione sui requisiti e i criteri per la valutazione della sicurezza dei tatuaggi e del trucco permanente ResAP (2008), tali sostanze non dovrebbero essere presenti in un inchiostro per tatuaggi in una concentrazione superiore a 0,5 ppm. Il prodotto è stato ritirato dal commercio.

Una segnalazione dalla Germania pervenuta nella 7a settimana:

 inchiostro per tatuaggi, di origine sconosciuta, chiamato “Intenze Japaneze Black Sumi” (Tipo/numero di modello: lotto numero BK 72IMX40, data di scadenza 30/04/2017, codice prodotto 841283, Ref. No: 220212D17001) della Black TM. Il prodotto era contenuto in una bottiglia di plastica nera con un’etichetta adesiva riportante il nome del prodotto. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva 60,1 ppm d’idrocarburi aromatici policiclici (PAH). Secondo la Risoluzione sui requisiti e i criteri per la valutazione della sicurezza dei tatuaggi e del trucco permanente ResAP (2008), tali sostanze non dovrebbero essere presenti in un inchiostro per tatuaggi in una concentrazione superiore a 0,5 ppm. Il prodotto è stato distrutto.


MERCURIO

Cinque segnalazioni dal Regno Unito pervenute nella 5a settimana:

 crema schiarente per la pelle, prodotta in Pakistan, chiamata “Golden Pearl Beauty Cream” (Tipo/numero di modello: lotto numero 79831 – data di produzione 06/06/2012, data di scadenza 30/06/2014, codice a barre 9 240548 109914) della Golden Pearl. Il prodotto era contenuto in un vasetto di plastica bianca confezionato con una scatola di cartone giallo. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva 4750 mg/kg di mercurio, un metallo pesante con proprietà schiarenti ma tossico. Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.

 crema schiarente per la pelle, prodotta in Pakistan, chiamata “Face Fresh Beauty Cream” (Tipo/numero di modello: n. 1192, data di produzione 01/03/12, data di scadenza 01/03/14, codice a barre 1 41960 001908) della Shaheen Cosmetic. Il prodotto era contenuto in un vasetto di plastica bianca confezionato con una scatola di cartone giallo. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva 4620 mg/kg di mercurio, un metallo pesante con proprietà schiarenti ma tossico. Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.

 crema schiarente per la pelle, prodotta in Pakistan, chiamata “Fresh Look Ultra Whitening Fairness Cream” (Tipo/numero di modello: sconosciuto) della Mir Agencies (AK). Il prodotto era contenuto in un vasetto di plastica arancione confezionato con una scatola di cartone giallo-arancio. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva 3500 mg/kg di mercurio, un metallo pesante con proprietà schiarenti ma tossico. Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.

 crema schiarente per la pelle, prodotta in Pakistan, chiamata “Seven Herbal Ubtan with Sun Screen” (Tipo/numero di modello: sconosciuto) della CPHL. Il prodotto era contenuto in un tubetto confezionato con una scatola di cartone giallo. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva 620 mg/kg di mercurio, un metallo pesante con proprietà schiarenti ma tossico. Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.

 crema schiarente per la pelle, prodotta in Pakistan, chiamata “Raj Beauty Cream” (Tipo/numero di modello: sconosciuto) della Raj Pharmacy. Il prodotto era contenuto in un vasetto rosa confezionato con una scatola di cartone arancione. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva 470 mg/kg di mercurio, un metallo pesante con proprietà schiarenti ma tossico. Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.


O-ANISIDINA

Una segnalazione dai Paesi Bassi pervenuta nella 5a settimana:

 inchiostro per tatuaggi, prodotto negli Stati Uniti, di nome sconosciuto (Tipo/numero di modello: Intenze tangerine, lotto Y61W72045JMX40, partita numero SS85; Intenze dragon red, partita numero RD36Y61O45, lotto SS85; Intenze banana cream, lotto W66Y61O41IMX40, partita numero SS80, data di scadenza 30/06/16; Intenze lime green, lotto Y62W79G61IMX40; Intenze sienna, lotto W67Y61RX25, partita numero SS81 data di scadenza 31/07/16) della Intenze. Il prodotto era contenuto in una bottiglia trasparente (29.6 ml) con etichetta adesiva e tappo nero. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva coloranti azoici che potevano rilasciare fino a 1753 mg/kg dell’ammina aromatica o-anisidina, sostanza classificata come cancerogena, mutagena e tossica. Secondo la Risoluzione sui requisiti e i criteri per la valutazione della sicurezza dei tatuaggi e del trucco permanente ResAP (2008), tali sostanze non dovrebbero essere presenti in un inchiostro per tatuaggi. Il prodotto è stato ritirato dal mercato.


CADMIO

Una segnalazione dalla Repubblica Ceca pervenuta nella 5a settimana:

 rossetto, di origine sconosciuta, chiamato “Lip Stick With Vitamin A.C.E.” (Tipo/numero di modello: Shade of lipstick 03, data di scadenza 07.2012, codice a barre 3760133128107) della Tmt Cosmetics. Il prodotto era contenuto in una confezione di plastica che riportava il nome del fabbricante, il colore (numero 03) e il contenuto nominale. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva 323 mg/kg di cadmio, sostanza classificata come cancerogena e tossica per la riproduzione. Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.


IODIOPROPINIL BUTILCARBAMMATO (IPBC)

Sei segnalazioni dalla Repubblica Ceca pervenuta nella 5a settimana:

 salviette igieniche per bambini, prodotte in Turchia, chiamate “Freshmaker kids, baby wet wipes, with lotion” (Tipo/numero di modello: PD 03.2010, ED 03.2013, codice a barre 8697817871705) della Freshmaker. Il prodotto (72 pezzi) era confezionato in un pacchetto richiudibile con un nastro adesivo, riportante la dicitura “senza alcool, ph 5,5”. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva iodiopropinil butilcarbammato, IPBC, (CAS 55406-53-6). Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.

 salviette igieniche per bambini, prodotte in Turchia, chiamate “Freshmaker Baby Wet Wipes, Wet Towels With Lotion, extra” (Tipo/numero di modello: Version A: P: 11.2010 E: 11.2012 Version B: P: 10.2010 E: 10.2012 P: 03.2010 E: 03.2013; codice a barre: Version A: 8697817871408, Version B: 8697817875543) della Freshmaker. Il prodotto (72 pezzi) era confezionato in un pacchetto richiudibile di plastica arancione riportante immagini di passeggini, biberon e tettarelle. Sul retro del prodotto era presente un'etichetta con il nome del prodotto in lingua ceca e altri simboli grafici. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva iodiopropinil butilcarbammato, IPBC, (CAS 55406-53-6). Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.

 salviette igieniche per bambini, prodotte in Turchia, chiamate “Wipes Disney baby Soft Care” (Tipo/numero di modello: 07037.004, codice a barre 8690966014061) della Disney. Il prodotto (72 pezzi) era confezionato in un pacchetto richiudibile di plastica blu e verde. Sul fronte del prodotto vi erano immagini di “Winnie the Pooh” e diciture in inglese. Sul retro del prodotto vi era un'etichetta bianca indicante l'importatore per la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva iodiopropinil butilcarbammato, IPBC, (CAS 55406-53-6). Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.

 salviette igieniche per bambini, prodotte in Turchia, chiamate “Bii Wipes With Cream Wet Towel Kremli” (Tipo/numero di modello: ÜRT/22/12/2011, SKT/22/12/2013, codice a barre PRT-OOO1, 07:06, 8699182380042) della Bii. Il prodotto (72 pezzi) era confezionato in un pacchetto richiudibile di plastica rosa, con diverse diciture in lingua ceca riportate sul retro. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva iodiopropinil butilcarbammato, IPBC, (CAS 55406-53-6). Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.

 salviette igieniche per bambini, prodotte in Turchia, chiamate “Bii Wipes Natural Wet Towel” (Tipo/numero di modello: ÜRT/21/12/2011 SKT/21/12/2013, codice a barre PRT-OOO1, 16:24, 8699182380011) della Bii. Il prodotto (72 pezzi) era confezionato in un pacchetto richiudibile di plastica verde. Sul fronte del prodotto vi era l’immagine di un orsacchiotto e varie diciture in inglese, mentre sul retro vi erano diciture in lingua ceca. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva iodiopropinil butilcarbammato, IPBC, (CAS 55406-53-6). Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.

 salviette igieniche per bambini, di origine sconosciuta, chiamate “Baby Wet Towels with lotion, Deluxe Quality” (Tipo/numero di modello: P. NO 085.2, PD 07.12, ED 07.15, codice a barre 8697817872092, 8697817872078) della Nemdil. Il prodotto (72 pezzi) era confezionato in un pacchetto richiudibile di plastica color crema. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva iodiopropinil butilcarbammato, IPBC, (CAS 55406-53-6). Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.


CLOBETASOLO PROPIONATO

Una segnalazione dalla Francia pervenuta nella 6a settimana:

 crema schiarente per la pelle, prodotta in Costa D’avorio, di nome sconosciuto (Tipo/numero di modello: D113538 “L” P05/10 E05/13) della Bio Claire. Il prodotto era confezionato in un tubetto bianco (30g) posto all'interno di una scatola di cartone bianco con stampa blu. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva corticosteroidi, tra cui il clobetasolo propionato, sostanza vietata dalla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici. Il prodotto è stato ritirato dal mercato.


SAFROLO

Una segnalazione dalla Repubblica Ceca pervenuta nella 6a settimana:

 profumo, prodotto in Francia, chiamato “Eau De Parfum Diableu” (Tipo/numero di modello: codice a barre 6937926316509, data di scadenza 04/2015) della Beautiful Parfum. Il prodotto (55 ml, 1.9 fl.oz., 80% vol) era confezionato in una bottiglia di vetro con tappo argento e uno spruzzatore meccanico. Esso era posto in un cartone riportante la scritta “Diableu”. Sul fondo della bottiglia vi era il nome del prodotto in lingua polacca. L'elenco degli ingredienti era incompleto e alcuni ingredienti erano indicati più volte in varie lingue. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva 2,9 mg/kg di safrolo. Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.


NICHEL

Una segnalazione dalla Slovenia pervenuta nella 6a settimana:

 inchiostro per tatuaggi, prodotto in Francia, chiamato “Violet rouge D 51 F” (Tipo/numero di modello: Disperjet Sterilizet Tattoo Dispersions, data di scadenza 10/2013) della Jet France. L’inchiostro (30 ml) era confezionato in una bottiglia. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva fino a 4900 mg/kg di nichel. Secondo la Risoluzione sui requisiti e i criteri per la valutazione della sicurezza dei tatuaggi e del trucco permanente ResAP (2008), il livello di nichel negli inchiostri per tatuaggi dovrebbe essere il più basso possibile, poiché esso presenta un elevato potere allergizzante e permane a contatto con la pelle. Il prodotto è stato ritirato dal mercato.

Una segnalazione dalla Germania pervenuta nella 7a settimana:
 inchiostro per tatuaggi, prodotto in Germania, chiamato “Profi Colors Brown Black Eyebrow / Eyeliner” (Tipo/numero di modello: data di produzione febbraio 2012, codice di produzione 1202026111221) della Ri-soft Colors. Il prodotto era contenuto in una bottiglia di plastica bianca (10 ml) con etichetta adesiva e tappo dosatore. Essa era confezionata in una scatola di cartone che conteneva un foglietto illustrativo. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva fino a 2,2 mg/kg di nichel, non rispettando, quindi gli Standard Nazionali. Il prodotto è stato ritirato dal mercato e ne è stata vietata la commercializzazione.


PARAFENILENDIAMMINA (PPD)

Tre segnalazioni dal Regno Unito pervenute nella 6a settimana:

 pasta all’henné usata per dipingere le mani, prodotta in Arabia Saudita, chiamata “Black Henna” (Tipo/numero di modello: codice a barre 6 281104 950147) della Rani Kone. Il prodotto era confezionato in sacchetti di plastica. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva il 2,25% di parafenilendiammina (PPD), sostanza fortemente sensibilizzante. L'etichetta, inoltre, non riportava le avvertenze che devono figurare sui prodotti contenenti questa sostanza. Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato sequestrato e distrutto.

 tintura per capelli, prodotto in India, chiamata “Herbal Henna” (Tipo/numero di modello: codice a barre 8906003771041) della Moon Star. Il prodotto era confezionato in sacchetti di alluminio contenuti in una scatola di cartone. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva il 12,3% di parafenilendiammina (PPD), sostanza fortemente sensibilizzante. L'etichetta, inoltre, non riportava le avvertenze che devono figurare sui prodotti contenenti questa sostanza. Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato sequestrato e distrutto.

 tintura per capelli, prodotto in India, chiamata “Herbal Henna” (Tipo/numero di modello: codice a barre 8906003771058) della Moon Star. Il prodotto era confezionato in sacchetti di alluminio contenuti in una scatola di cartone. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva l’8,7% di parafenilendiammina (PPD), sostanza fortemente sensibilizzante. L'etichetta, inoltre, non riportava le avvertenze che devono figurare sui prodotti contenenti questa sostanza. Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato sequestrato e distrutto.


O-TOLUIDINA

Una segnalazione dalla Germania pervenuta nella 7a settimana:

 inchiostro per tatuaggi, prodotto negli Stati Uniti, chiamato “Eternal Ink Nuclear Green” (Tipo/numero di modello: codice a barre #E39, numero di lotto #024, modello MHD 01/15) dell’Eternal Ink. Il prodotto, un inchiostro verde e viscoso dall’odore alcolico, era contenuto in una bottiglia di plastica con un beccuccio. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva 120 mg/kg di o-toluidina, un’ammina aromatica ritenuta cancerogena. Il prodotto è stato ritirato dal mercato e distrutto.


PEROSSIDO D’IDROGENO

Una segnalazione dal Regno Unito pervenuta nella 8a settimana:

 penna sbiancante per i denti, prodotta nel Regno d’Unito, chiamata “Professional Teeth Whitening” (Tipo/numero di modello: data di produzione 31/07/ 2012, data di scadenza 31/07/2014) della Pro-White. Il prodotto, una penna cilindrica di colore viola con tappo argento, era contenuto in una scatola di cartone viola, riportante il nome del prodotto, gli ingredienti, le istruzioni per l'uso e l'indirizzo dell'azienda produttrice. Esso presentava un rischio chimico poiché conteneva il 12% di perossido d’idrogeno, superando così il livello consentito. Il prodotto non era, quindi, conforme alla Direttiva 76/768/CEE sui prodotti cosmetici e per questo è stato ritirato dal mercato.

HEALTH CANADA: RITIRO DI PRODOTTI COSMETICI.

Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia (ex Dip.to di Farmacologia Sperimentale), Università di Napoli Federico II.

Health Canada (il Dipartimento Federale che, in Canada, si occupa di divulgare informazioni utili alla prevenzione delle malattie e al miglioramento della qualità e dello stile di vita dei cittadini), ha recentemente pubblicato dei comunicati riguardanti il ritiro di prodotti cosmetici dal mercato.

I prodotti oggetto della segnalazione erano:
• RE9 Advanced for Men Facial Moisturizer SPF 20 Sunscreen (lotto 043904), una crema idratante da uomo distribuita dalla Arbonne International Distribution Inc. L’azienda produttrice ha effettuato il ritiro volontario del lotto sopraindicato poiché in esso sono state rintracciate tracce di Aerococcus viridans, un batterio patogeno associato a meningite, infezioni del sangue, disturbi cardiaci e altri gravi patologie. Health Canada, in particolare, ha sottolineato le gravi conseguenze che potrebbe comportare l’uso di tale prodotto nei soggetti immunodeficienti.
L’Agenzia, inoltre, ha consigliato ai consumatori di:
- Non utilizzare il prodotto;
- Consultare gli operatori sanitari nel caso di un suo utilizzo;
- Contattare l’azienda distributrice per ulteriori chiarimenti;
- Riportare qualsiasi reazione potenzialmente associata all’uso di tale prodotto.
Health Canada ha iniziato un monitoraggio dell’Azienda produttrice per scoprire le cause della contaminazione. Al momento dell’uscita del comunicato non erano pervenute né all’Agenzia né all’Azienda produttrice segnalazioni di reazioni avverse dovute all’uso del prodotto.


• EV Princess Express Peeling, EV Princess Extra Whitening Night Cream e Ling Zhi BB Whitening Cream, tre prodotti cosmetici a base di sostanze naturali, venduti su internet e in alcuni negozi come creme per il viso, che non possedevano l’autorizzazione alla vendita.
Health Canada ha testato tali prodotti riscontrando in essi elevati livelli di mercurio, un metallo pesante tossico per l’uomo (può causare nausea, vomito, diarrea, anemia, crampi, ecc.) che risulta maggiormente pericoloso nelle donne incinte e nei bambini.
L’Agenzia, per tale motivo, ha consigliato ai consumatori di:
- Consultare gli operatori sanitari in caso di dubbi e perplessità circa il prodotto;
- Riportare qualsiasi reazione potenzialmente associata all’uso del prodotto;
- Leggere attentamente l’etichetta dei prodotti che si acquistano, verificando se sono stati autorizzati da Health Canada.
Health Canada ha ricordato, infatti, che le etichette dei prodotti in commercio in Canada permettono di verificare se il prodotto è autorizzato dall’Agenzia.
L’Agenzia ha, inoltre, sottolineato che il livello di mercurio autorizzato nei prodotti cosmetici naturali è di 0,29 mcg/ kg di peso corporeo al giorno.

COSMETIC TOILETRY AND PERFUMERY ASSOCIATION (CTPA): INGREDIENTI INSOLITI UTILIZZATI NEI PRODOTTI COSMETICI.

Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia (ex Dip.to di Farmacologia Sperimentale), Università di Napoli Federico II.

L’Associazione delle Industrie Cosmetiche del Regno Unito (CTPA, The Cosmetic Toiletry and Perfumery Association) ha recentemente pubblicato un articolo che chiarisce alcuni aspetti riguardanti l’uso d’ingredienti piuttosto particolari nei prodotti cosmetici.

Il Direttore Generale di CTPA ha recentemente parlato sul Daily Express (un quotidiano britannico) di alcuni ingredienti insoliti utilizzati nei prodotti cosmetici, ad esempio piume di pollo, squame di pesce, vomito di balena, saliva d’api, zampe di scarafaggio.
CTPA, tuttavia, ha voluto chiarire questa notizia, che potrebbe preoccupare i consumatori, indicando quale è il reale utilizzo delle sostanze di originale animale. L’Associazione ha spiegato, infatti, che i prodotti animali vengono utilizzati esclusivamente per l’estrazione di quelle sostanze chimiche troppo difficili da sintetizzare ex novo.
A tal proposito CTPA ha ricordato che, gli ingredienti utilizzati nei prodotti cosmetici devono rispettare degli standard di sicurezza specifici, e ciò risulta più semplice se essi sono di origine sintetica. CTPA, tuttavia, ha sottolineato che per sintetizzare una sostanza chimica è spesso necessario partire sempre da un’altra sostanza, come un olio vegetale, un estratto vegetale o animale.
Sono numerosi gli ingredienti che si ottengono in questo modo, uno di essi è la cheratina, una sostanza utilizzata in vari shampoo, molto difficile da sintetizzare ex novo, e per questo estratta da penne di pollo, da peli o pelle di animali (destinati all’uso alimentare). Dopo l’estrazione la cheratina viene purificata per garantirne la massima purezza ottenibile ma resta, tuttavia, una sostanza di origine animale.
Un altro esempio interessante riguarda il colore rosso carminio, una sostanza per lungo tempo estratta dagli insetti cocciniglie, e che attualmente viene ottenuta per sintesi.
CTPA ha sottolineato, ancora una volta, che gli ingredienti cosmetici sono rigorosamente testati da esperti secondo gli standard previsti dalla legge e che è assolutamente vietato nei prodotti cosmetici l’utilizzo di ingredienti provenienti da tessuti umani.

COSMETIC TOILETRY AND PERFUMERY ASSOCIATION (CTPA): MATERIALI PLASTICI NEI PRODOTTI COSMETICI.

Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia (ex Dip.to di Farmacologia Sperimentale), Università di Napoli Federico II.

L’Associazione delle Industrie Cosmetiche del Regno Unito (CTPA, The Cosmetic Toiletry and Perfumery Association) ha recentemente pubblicato un articolo che chiarisce alcuni aspetti riguardanti l’uso dei materiali plastici nei prodotti cosmetici.

Recentemente i media britannici hanno diffuso notizie circa l’impatto ambientale dei materiali plastici utilizzati nei prodotti cosmetici, mettendo, quindi, in discussione il loro utilizzo.
CTPA ha ritenuto opportuno fare chiarezza sull’argomento per non creare inutili timori tra i consumatori.
L’Associazione ha spiegato che i materiali plastici presenti nei prodotti cosmetici sono generalmente delle microsfere utilizzate negli esfolianti. Tali materiali, tuttavia, sembrano avere un impatto pericoloso sugli organismi marini.
Le Aziende cosmetiche per tale motivo stanno analizzando con attenzione questi cosmetici e intendono prendere opportuni provvedimenti nel caso venga dimostrato un impatto nocivo per gli organismi marini.
Il Direttore Generale di CTPA ha chiarito che le industrie cosmetiche tengono seriamente in considerazione gli effetti ambientali che i cosmetici possono avere e intervengono scrupolosamente quando si presentano problemi di questo tipo.

COSMETIC TOILETRY AND PERFUMERY ASSOCIATION (CTPA): GLI FTALATI NEI PRODOTTI COSMETICI.

Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia (ex Dip.to di Farmacologia Sperimentale), Università di Napoli Federico II.

L’Associazione delle Industrie Cosmetiche del Regno Unito (CTPA, The Cosmetic Toiletry and Perfumery Association) ha recentemente pubblicato un articolo che chiarisce alcuni aspetti riguardanti l’uso degli ftalati nei prodotti cosmetici.

Recentemente in un articolo apparso sul Daily Mail (un quotidiano britannico), è stata evidenziata la pericolosità degli smalti e dei profumi che contengono ftalati, quando utilizzati da donne in stato interessante. CTPA ha ritenuto opportuno fare chiarezza sull’argomento per non creare inutili timori tra i consumatori.
Secondo l’Associazione, infatti, i cosmetici contenenti ftalati possono essere utilizzati con sicurezza da tutte le donne, anche quelle in stato interessante, poiché essi sono sottoposti a rigidi test di sicurezza previsti dalla legge ed effettuati da personale altamente competente. CTPA ha sottolineato che i test di sicurezza vengono effettuati sia sui prodotti finiti che sui singoli ingredienti che compongono il cosmetico, per garantire una maggiore sicurezza.
L’Associazione, inoltre, ha evidenziato che gli ftalati appartengono ad un gruppo chimico molto ampio e solo alcuni di essi sono stati autorizzati per l’uso nei prodotti cosmetici, in seguito a scrupolose valutazioni di sicurezza condotte da esperti scientifici.

Si ricorda che l’argomento è stato trattato anche da UNIPRO come riportato nel sito.

   

  

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