Cosmetovigilanza
DERMATITE PALPEBRALE ECZEMATOSA CAUSATA DA NICHEL CONTENUTO IN UNA MATITA PER GLI OCCHI.
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1. Thyssen J P, Linneberg A, Menné T, Nielsen N H, Johansen J D. No association between nickel allergy and reporting cosmetic dermatitis from mascara or eye shadow: a cross-sectional general population study. J Eur Acad Dermatol Venereol 2010: 24: 722–725.
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DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO INDOTTA DAL MENTOSSIPROPANEDIOLO CONTENUTO IN UN BALSAMO PER LE LABBRA
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Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia, Università di Napoli Federico II.
Riportiamo di seguito un articolo apparso su Contact Dermatitis (Contact Dermatitis 2013: 69, 377–378), di Lonneke Franken, Anton de Grooted Anna-Marijke Laheij-de Boer (Department of Dermatology, University Medical Centre Utrecht) relativo ad un caso particolare di dermatite da contatto indotta dal Mentossipropanediolo.
L’articolo tratta il caso di una donna di 46 anni, avente un eritema periorale con una desquamazione. La donna stava utilizzando diversi prodotti cosmetici per le labbra, tra cui Blistex Med Plus ® (una marca di un balsamo per le labbra). Al fine di verificare le cause delle lesioni riportate, la paziente è stata sottoposta a patch test eseguiti con la serie di allergeni di base europea, con la serie cosmetica, e con prodotti cosmetici ad essa appartenenti, mostrando una reazione positiva (gg 3 ++) al patch test eseguito con Blistex Med Plus ® non diluito. In un primo momento, è stato consigliato alla paziente di evitare l’uso del balsamo labbra Blistex ® e di effettuare una prova aperta ripetuta di applicazione (“repeated open application test”, ROAT) per qualsiasi nuovo prodotto. Dopo la ricomparsa dei sintomi periorali la paziente si rivolse al Dipartimento di Dermatologia dell’Università di Utrecht Fu quindi eseguita una biopsia con diagnosi di dermatite. Alla paziente fu consigliato di effettuare una prova aperta ripetuta di applicazione (ROAT) con il prodotto sospettato, con risultante comparsa in pochi giorni di una reazione eritematosa e papulosa che causava prurito. Così gli Autori hanno consultato il Consumer Exposure Skin Effects and Surveillance (CESES; Esposizione dei Consumatori, Effetti sulla Pelle e Sorveglianza), un sistema che monitora gli effetti dell’esposizione della pelle ai prodotti di consumo, creato dal Dutch National Institute for Public Health and the Environment (Istituto Nazionale Olandese per la Salute Pubblica e l’Ambiente) e tramite il quale è possibile segnalare gli effetti indesiderabili causati dai cosmetici. (1). Proprio grazie alle informazioni ottenute attraverso il CESES, gli Autori effettuarono un patch test su tutti gli ingredienti contenuti nel Blistex Med Plus®: benzofenone-3, alcool benzilico, canfora, cera microcristallina, estratto della radice di Daucus carota sativa, olio del seme di Daucus carota sativa, etilexil metossicinnamato, olio della foglia di Eucaliptus globulus, olio del fiore di Eugenia carophyllus, lanolina, mentolo, mentossipropanediolo, mentil lattato, metil salicilato, miristil miristato, profumo, petrolato, olio di semi di Ricinus communis, saccarina e il burro di semi di Theobroma cacao. Fu riscontrata una reazione positiva al patch test solo per il mentossipropanediolo 5% pet. (gg 2+; gg 3+); mentre il mentolo 5% pet. era negativo. Inoltre la paziente fu sottoposta ad ulteriori test con serie diluite di mentossipropanediolo riportando i seguenti risultati :
- mentossipropanediolo al 5% pet. giorno 2 +; giorno 3 ++;
- mentossipropanediolo al 2% pet. giorno 2 −; giorno 3 +;
- mentossipropanediolo al 0.5% pet. giorno 2 −; giorno 3 ?+.
Il mentossipropanediolo 5% pet. ha dato risultati negativi su 5 soggetti di controllo. La concentrazione di mentossipropanediolo nel Blistex Med Plus® era dello 0,4%.
Gli Autori ricordano inoltre che, il mentossipropanediolo [3-(5-metil-2-propan-2-ilcicloesil)ossipropan-1,2-diol; 1,2-propanediol, 3{[5-metil-2-(1-metiletil)cicloesil]ossi}-; CAS no. 87061-04-9, EINECS 289-296-2] è un derivato sintetico del mentolo. Le funzioni di questa molecola nei cosmetici sono descritte, nell’Unione Europea, come “protettive” e “rinfrescanti”(2), mentre negli Stati Uniti è usato come “agente di gusto” e “agente di fragranza” (3). Gli Autori indicano anche che questo è stato il primo caso di dermatite allergica da contatto indotta da mentossipropanediolo. Questa sostanza, tuttavia, non è molto utilizzata, infatti, solo otto degli oltre sessantaduemila prodotti presenti nel database dei cosmetici dell’Environmental Working Group (EWG) Skin Deep® contengono metossipropanediolo. Ad ogni modo, Blistex® è un marchio molto popolare nei Paesi Bassi. Gli Autori sottolineano inoltre che, nella paziente non si era verificata reattività crociata con il mentolo. Quest’ultimo è un ingrediente utilizzato più spesso nei cosmetici: è contenuto nella lista di ingredienti di 510 prodotti nel database dell’EWG Skin Deep® (4). Nei prodotti farmaceutici è invece ancor più utilizzato, anche in concentrazioni elevate, per il trattamento del prurito e delle dermatosi purulente. Nonostante ciò gli Autori sottolineano che, sono stati riportati solo casi sporadici di allergie da contatto (5), spesso in combinazione con l’allergia all’olio di Mentha Piperita (menta), che contiene il 35-60% di mentolo (6). Infine gli Autori riportano che la scarsità delle allergie da contatto al mentolo è stata dimostrata anche da uno studio recente effettuato dall’Information Network of Departments of Dermatology (IVDK), il quale evidenziava che tra 1147 pazienti, affetti da dermatite, testati con il mentolo tra il 2005 e 2008, solo 1 (0,09%) aveva dato reazione positiva al mentolo (7).
Gli Autori suggeriscono quindi, una concentrazione di metossipropanediolo da utilizzare nei test del 5% pet.
BIBLIOGRAFIA
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RAPEX: PROVVEDIMENTI RELATIVI AL RISCHIO CHIMICO, ADOTTATI NEI MESI DI GENNAIO-FEBBRAIO-MARZO 2014 SULLA SICUREZZA D’USO DEI PRODOTTI COSMETICI.
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- set composto da un profumo e un gel per doccia, prodotto in Cina, chiamato “Pink Dragon for Woman” (Tipo/numero di modello: Pink Dragon for Woman; codice a barre: EAN 66556001511000000300; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Streets Looks. Il prodotto era costituito da una bottiglia di profumo (85 ml) e da un tubetto di gel per doccia (50 ml). Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva una quantità eccessiva di 5-cloro-2-metil-isotiazol-3(2H)-one e di 2-metil-isotiazol-3(2H)-one, presenti nel gel per doccia (4 mg/100g). Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, in quanto la loro concentrazione era superiore allo 0,0015%, e per questo è stato chiesto agli utilizzatori finali di riconsegnarlo.
- inchiostro per tatuaggi, prodotto negli Stati Uniti, chiamato “Dark Purple” (Tipo/numero di modello: ST1012DP; Lotto: SS83; Data di scadenza: 30/09/16; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) dell’Intenze. Il prodotto consisteva in un inchiostro per tatuaggi di colore viola scuro contenuto in una bottiglia (29,6 ml). Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva una concentrazione di nichel superiore al 6,8 mg/kg. Secondo la Risoluzione sui requisiti e i criteri per la valutazione della sicurezza dei tatuaggi e del trucco permanente ResAP (2008)1, in un inchiostro per tatuaggi i livelli di nichel dovrebbero essere i più bassi possibili, poiché è una sostanza che presenta un elevato potenziale allergenico. Il prodotto non era, quindi, conforme alla legislazione vigente e per questo è stato ritirato dal mercato.
- prodotto modellante per unghie di origine sconosciuta, chiamato “LENZ 3000 SERIES Liquid, HIGH PERFORMANCE” (Tipo/numero di modello: sconosciuto; Lotto: DO216-A117; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della LENZ. Il prodotto era venduto in una bottiglia di plastica bianca con un tappo a vite, avente un’etichetta con le seguenti scritte: “Professional Liquid, 1 gallone, New Low Odor”; “Ingredients: Acrylic Ester Monomers, Dimethyl-p-toluidene, MEHQ”. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva il 90,2% di metacrilato di metile (MMA). Il 22 dicembre 2011, il Bundesinstitut für Risikobewertung (BfR, Istituto Federale Tedesco per la Valutazione del Rischio), nella sua “Health assessment of nail modelling cosmetics containing methyl metacrylate” (Valutazione del rischio di salute dovuto all’utilizzo di prodotti cosmetici modellanti per unghie contenenti metacrilato di metile), ha ritenuto che il metacrilato di metile quando presente in concentrazioni dell’80-90% nei prodotti cosmetici, può risultare nocivo per la salute a causa del suo elevato potenziale di sensibilizzazione, inoltre, può anche provocare danni permanenti alle unghie. Il prodotto per questo è stato ritirato dal commercio.
- prodotto liquido per dipingere le unghie, prodotto negli Stati Uniti, chiamato “J 2000 (CO) acrylic liquid (watermelon)” (Tipo/numero di modello:Watermelon; codice a barre: 1001226COW (Codice Articolo) LIQ-002001 (Codice Lotto); 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Keystone. Il prodotto consisteva in un liquido per dipingere unghie finte, formato da due componenti, una liquida e una in polvere per l’autoindurimento, contenuti in un barattolo di plastica bianca (5L). Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva un’elevata concentrazione (96%) di metil-metacrilato, il quale ha un notevole potere di sensibilizzazione e può causare danni permanenti alle unghie e/o alla mani che possono durare per anni, inoltre, non era adeguatamente etichettato. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal commercio.
- gel per unghie, prodotto in Germania, chiamato “Celest Plus - Matrex 3 Supreme” (Tipo/numero di modello: 2032-15; Lotto:2032130502; codice a barre: sconosciuto; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Onglemod. Il prodotto era costituito da un gel trasparente di colore rosa ed era venduto in una bottiglia di plastica (15 ml) di colore blu metallico. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva 18 mg/kg di antimonio che è una concentrazione superiore ai livelli consentiti. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal commercio.
- smalto per unghie in gel magnetico, prodotto in Germania, chiamato “Rouge métal, 15g. (Metallic red)” (Tipo/numero di modello: REF. IV-138M; Lotto: 565 103 02; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della IVIN Cosmetics. Il prodotto era venduto in un contenitore di plastica con coperchio a vite bianco e due fasce d'argento. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva 102 mg/kg di antimonio. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal commercio.
- gel semipermanente per unghie, prodotto negli Stati Uniti, chiamato “Early Morning” (Tipo/numero di modello:REF G008; codice a barre: sconosciuto; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della GEL II - Manicure. Il prodotto era contenuto in una boccetta di vetro nero con un tappo di plastica grigia, dotato di un applicatore a pennello, il tutto confezionato in una scatola di cartone di colore nero e lilla. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva antimonio e non era adeguatamente etichettato. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal commercio.
- gel rafforzante per unghie, prodotto in Belgio, chiamato “Builder Gel” (Tipo/numero di modello: 4604724 Extra White; Lotto: 1239/01/5 446 899 053 740; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Nails by JM (Jean Marin). Il prodotto era confezionato in un contenitore rotondo di plastica bianca. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva una concentrazione di 219 mg/kgdi antimonio. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato respinto dal mercato.
- prodotto per il trattamento dei capelli, prodotto negli Stati Uniti, chiamato “COCO Nouvelle Formule” (Tipo/numero di modello:lotto: H1319C (1000 ml); codice a barre: 7 29440 30800 1; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Hair Go Straight. Il prodotto era costituito da un liquido di colore rosa-beige ed era contenuto in una bottiglia (1L), confezionato in un sacchetto di plastica trasparente. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva lo 0,3% di formaldeide, concentrazione superiore rispetto al livello consentito dello 0,2%. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal commercio e dagli utilizzatori finali ed infine è stato distrutto.
- schiarente per la pelle, prodotto nella Repubblica Democratica del Congo, chiamato “Caro Light” (Data di produzione: 07/2011; codice a barre: 9501101371743; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Angel Cosmetics. Il prodotto era costituito da una lozione schiarente in una formula concentrata di olio di carota, contenuta in un tubetto (30 ml) di colore arancione e bianco con tappo arancione. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva una concentrazione d’idrochinone, dichiarata in etichetta, superiore al 2% in peso. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal commercio.
- schiarente per la pelle, prodotto nella Repubblica Democratica del Congo, chiamato “Caro Light” (Data di produzione: 03/2010; codice a barre: 9501101371033; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Angel Cosmetics. Il prodotto era costituito da una crema schiarente all’olio di carota utilizzata per un trattamento intensivo, contenuta in un tubetto (30 ml) di colore arancione e bianco con tappo arancione. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva una concentrazione d’idrochinone, dichiarata in etichetta, superiore al 2% in peso, sebbene questo ingrediente sia proibito. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal commercio.
- crema schiarente per la pelle, prodotta in Costa D’Avorio, chiamata “Sivoclair Crème éclaircissante/Lightening cream” (Tipo/numero di modello: lotto 4910; codice a barre: sconosciuto; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Sivop. Il prodotto era contenuto in un vasetto di plastica bianca con un coperchio a vite. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva idrochinone, il cui uso è proibito nei cosmetici e nei prodotti per l’igiene personale. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato respinto alla frontiera.
- smalto per unghie, prodotto in Cina dal nome sconosciuto (Tipo/numero di modello: numero colori: 21, 40, 23, 12, 43, 27, 24, 35, 08, 13, 56, 31; Lotto: sconosciuto; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della True Lover. Il prodotto era costituito da smalti di diverso colore, di cui ognuno era contenuto in una boccetta di vetro a forma di fiore con un tappo dorato, il tutto era confezionato in una scatola di cartone sulla quale vi era la lista degli ingredienti. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva dibutilftalato (DBP). Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato respinto alla frontiera.
- crema colorante per capelli, prodotta in Italia, chiamata “Renée Color” (Tipo/numero di modello: Nuovo 10N - biondo extra chiarissimo (New 10N - extra light blonde); Lotto: 8006569524805; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Renée Blanche. Il prodotto era costituito da una crema colorante per capelli, uno shampoo, dei guanti e le istruzioni per l’uso, il tutto confezionato in un involucro rosso/viola. Sul retro della scatola c’era una breve descrizione degli effetti del prodotto, mentre sui lati una descrizione del contenuto e le istruzioni per l’uso. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva idrocarburi policiclici aromatici (PAH) tra cui 4,9 µg/kgdi benzo[a]pirene, 8,6 µg/kg di pirene e 10,4 µg/kg di benzo[ghi]perilene. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal mercato.
- gel colorante per capelli, prodotto in Italia, chiamato “Refling” (Tipo/numero di modello: Ammonia-free 7N biondo [blond]; Lotto: 8006569001610; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Renée Blanche. Il prodotto era contenuto in una bottiglia di plastica trasparente (dimensioni: 16×8.5×4.5). Sul davanti della confezione c’erano stampati categoria, nome, marca e tipo/numero di modello del colore finale. Sul retro c’era una descrizione degli effetti del prodotto, mentre sui lati la descrizione del contenuto e le istruzioni d’uso. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva idrocarburi policiclici aromatici (PAH) compresi 8,5µg/kgdi pirene e 2,4 µg/kgdi benzo[ghi]perilene. Il prodotto poteva essere quindi irritante per gli occhi e la pelle, e per questo è stato ritirato dal mercato.
- shampoo colorante per capelli, prodotto in Italia, chiamato “Refling” (Tipo/numero di modello: Castano violino [purple-brown] Ammonia-free; Lotto: 8006569000798; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Renée Blanche. Il prodotto era contenuto in una bottiglia di plastica trasparente (dimensioni: 16×8.5×4.5). Sul davanti della confezione c’erano stampati categoria, nome, marca e tipo/numero di modello del colore finale. Sul retro c’era una descrizione degli effetti del prodotto, mentre sui lati la descrizione del contenuto e le istruzioni d’uso. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva idrocarburi policiclici aromatici (PAH) tra cui 14,7 µg/kgdi benzo[a]pirene, 10,5 µg/kgdi pirene, 5,7 µg/kgdi benzo[ghi]perilene, 12,7 µg/kgdi benzo[b]fluorantene, 2,2 µg/kg di benzo[k]fluorantene e 10,5 µg/kgdi crisene. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal mercato.
- gel colorante per capelli, prodotto in Italia, chiamato “Refling” (Tipo/numero di modello: Plum [colour] Ammonia-free; Lotto: 8006569001597; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Renée Blanche. Il prodotto era contenuto in una bottiglia di plastica trasparente (dimensioni: 16×8.5×4.5). Sul davanti della confezione c’erano stampati categoria, nome, marca e tipo/numero di modello del colore finale. Sul retro c’era una descrizione degli effetti del prodotto, mentre sui lati la descrizione del contenuto e le istruzioni d’uso. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva idrocarburi policiclici aromatici (PAH), tra cui 6,6 µg/kgdi fluorantene, 6,5 µg/kgdi crisene, 87 µg/kg di pirene e 1,8 µg/kgdi benzo[ghi]perilene. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal mercato.
- gel colorante per capelli, prodotto in Italia, chiamato “Refling” (Tipo/numero di modello: 1NB nero blu (blu black); Lotto: 8006569000804; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Renée Blanche. Il prodotto era contenuto in una scatola colorata di viola (dimensioni: 16×8.5×4.5). Sul davanti della confezione c’erano stampati categoria, nome, marca e tipo/numero di modello del colore finale. Sul retro c’era una descrizione degli effetti del prodotto, mentre sui lati la descrizione del contenuto e le istruzioni d’uso. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva idrocarburi policiclici aromatici (PAH), tra cui 1,9 µg/kgdi benzo[a]pirene, 7,5µg/kgdi pirene e 14,1 µg/kgdi benzo[ghi]perilene. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal mercato.
- crema colorante per capelli, prodotta in Italia, chiamata “Renée Color” (Tipo/numero di modello: Nuovo 4N Castano; Lotto: 8006569824080; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Renée Blanche. Il prodotto era contenuto in una scatola colorata di rosso (dimensioni: 16×8.5×4). Sul davanti della confezione c’erano stampati categoria, nome, marca e tipo/numero di modello del colore finale. Sul retro c’era una descrizione degli effetti del prodotto, mentre sui lati la descrizione del contenuto e le istruzioni d’uso. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva idrocarburi policiclici aromatici (PAH), tra cui 3,6 µg/kgdi benzo[a]pirene, 1,9 µg/kgdi pirene e 10,6 µg/kgdi benzo[ghi]perilene. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal mercato.
- crema colorante per capelli, prodotta in Italia, chiamata “Renée Color” (Tipo/numero di modello:Nuovo 7.66 - biondo rosso veneziano; Lotto: 8006569975058; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Renée Blanche. Il prodotto era contenuto in una scatola rossa (dimensioni: 16×8.5×4.5). Sul davanti della confezione c’erano stampati categoria, nome, marca e tipo/numero di modello del colore finale. Sul retro c’era una descrizione degli effetti del prodotto, mentre sui lati la descrizione del contenuto e le istruzioni d’uso. Il prodotto presentava un rischio chimico poiché conteneva idrocarburi policiclici aromatici (PAH), tra cui 10,1 µg/kgdi pirene. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato ritirato dal mercato.
- gel da doccia, prodotto nel Regno Unito, chiamato “Lemon Burst Refreshing moisturising shower gel” (Tipo/numero di modello: sconosciuto; Lotto: 13353; codice a barre: EAN 5037378005110; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) dell’Anovia. Il prodotto era costituito da un tubetto di plastica trasparente, avente l’immagine sul davanti di una fetta di limone e le seguenti scritte: “Anovia”, “Naturally 97% derived” e “Lemon burst wow refreshing moisturizing shower gel”. Il prodotto presentava un rischio microbiologico poiché conteneva un’elevata quantità di microrganismi mesofili aerobici (50000 UFC/g), e quindi avrebbe potutocausare un’infezione quando utilizzato. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo è stato distrutto e vietata la sua commercializzazione.
- tintura per capelli, prodotta in Germania, chiamata “100 % Pflanzen Haarfarbe” (Tipo/numero di modello: 1) Strawberry Blonde 2) Nut Brown; codice a barre: 1) 12100160 2) 13020363; 53000000-Beauty/Personal Care/Hygiene) della Sante. Il prodotto era costituito da un colore per capelli a base di erbe al 100% (polvere), il 1) modello confezionato in una scatola di cartone giallo e bianco, mentre il 2) in una scatola di cartone marrone e bianco. Il prodotto presentava un rischio microbiologico poiché conteneva un’elevata quantità di microrganismi mesofili aerobi (1): 90 000 UFC/g; 2): 370 000 UFC/g), che può compromettere la propria qualità e causare rischi per la salute dei consumatori. Inoltre, è stata rilevata nella tintura per capelli 2) “Nut Brown” la presenza di Enterobacter cloacae, che può causare infezioni alla pelle danneggiata. Il prodotto non era, quindi, conforme al Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009, e per questo ne è stata vietata la commercializzazione.
ISTITUTO FEDERALE TEDESCO PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO (BfR):
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STUDIO PILOTA SUL POTENZIALE RISCHIO ASSOCIATO ALLE SOSTANZE CONTENUTE NELLE CREME SCHIARENTI.
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Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia, Università di Napoli Federico II.
Recentemente è apparso sulla rivista Dermatology (2013 Ago; Vol 226, No. 3; pag. 200-206), un articolo in cui gli Autori Cristaudo A., D'Ilio S., Gallinella B., Mosca A., Majorani C., Violante N., Senofonte O., Morrone A. e Petrucci F., descrivono i potenziali rischi associati alle sostanze presenti nelle creme ad uso schiarente. Si ricorda come questo argomento di grande attualità sia stato più volte trattato nel sito in quanto espone gli utilizzatori di tali prodotti, quasi sempre immigrati, a gravi rischi.
Nelle città Europee come riportato dagli Autori, l’uso di creme schiarenti è sempre più comune. Questi prodotti, tuttavia, possono contenere sostanze vietate ai sensi del Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n. 1223/2009 (es. il mercurio, idrochinone e corticosteroidi topici), in quanto capaci di indurre effetti avversi, come reazioni cutanee e sistemiche.
Obiettivi dello studio pilota: Valutare l’informazione, le attitudini e gli usi delle donne riguardo all’utilizzo di prodotti schiarenti per la pelle e determinare il potenziale rischio delle sostanze presenti in questi prodotti.
Metodi applicati nello studio: Gli Autori riportano di aver condotto uno studio trasversale su 82 donne straniere in visita presso una struttura ambulatoriale a Roma, in Italia. Alle donne è stato presentato un questionario le cui domande riguardavano l’uso di prodotti schiarenti, gli effetti collaterali e la consapevolezza del rischio connesso. Gli Autori sottolineano anche di aver eseguito un patch test a 48 di queste donne che presentavano una dermatite da contatto. Inoltre, gli Autori hanno quantificato le sostanze allergeniche e tossiche presenti in 14 prodotti sospettati di aver causato la dermatite (creme, oli e saponi da bagno), grazie ad una sofisticata tecnica analitica (Inductively Coupled Plasma Mass Spectrometry, ICP/MS) per individuare i metalli e la cromatografia liquida ad alta prestazione (HPLC/MS) per l’idrochinone ed i corticosteroidi topici.
Risultati: Gli Autori hanno riportato che delle 82 donne, 33 utilizzavano prodotti schiarenti per la pelle e, di queste solo una su quattro era a conoscenza dei potenziali rischi. Dei prodotti analizzati tre creme e due saponi contenevano alte concentrazioni di metalli (Cr, Ni e Pb); mentre l’idrochinone è stato ritrovato in tre creme e un olio. Un solo prodotto conteneva un corticosteroide topico, il desametasone. Ancora, gli Autori sottolineano che, più della metà delle donne sottoposte allo studio clinico presentavano una dermatite irritante da contatto (risposta negativa al patch test).
Conclusioni: Gli Autori concludono evidenziando che, l'uso di prodotti schiarenti per la pelle sembra essere abbastanza comune tra le donne straniere immigrate e che alcuni di questi prodotti contengono sostanze potenzialmente pericolose. Di conseguenza, per gli Autori è importante che i consumatori vengano informati riguardo ai potenziali rischi e le normative attualmente vigenti nell’Unione europea vengano applicate più rigorosamente.
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