Farmacovigilanza

AIFA: Attivazione registro web e pubblicazione schede di monitoraggio Xgeva® (denosumab)

 

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) comunica che, a seguito della pubblicazione della Determina AIFA nella GU n. 37 del 14/02/2020, il farmaco Xgeva® (denosumab) è prescrivibile in regime di rimborsabilità SSN, a partire dal 15/02/2020, per la prevenzione di eventi correlati all’apparato scheletrico (Skeletal-Related Events, SRE, che includono fratture patologiche, radioterapia all’osso, compressione del midollo spinale o interventi chirurgici all’osso) negli adulti con neoplasie maligne in fase avanzata che coinvolgono l’osso [1]. Si specifica che la nuova indicazione è da intendersi come estensione della precedente [2]. Pertanto, per poter registrare nuovi pazienti a partire dal 15 febbraio 2020, la patologia da selezionare sulla piattaforma web è PREVENZIONE DI SRE IN NEOPLASIE MALIGNE (precedentemente “METASTASI OSSEE DA TUMORI SOLIDI”).

A tal proposito, i referenti regionali devono procedere ad abilitare i Centri sanitari autorizzati all’accesso al sistema.


Bibliografia

1. AIFA – Registri farmaci sottoposti a monitoraggio. https://www.aifa.gov.it/-/attivazione-web-e-pubblicazione-schede-di-monitoraggio-pt-web-xgeva

2. AIFA – Registri farmaci sottoposti a monitoraggio. https://www.aifa.gov.it/-/chiarimenti-attivazione-web-e-pubblicazione-schede-di-monitoraggio-pt-web-xgeva

APPROFONDIMENTO AIFA: aggiornamento del report dei consumi e della spesa dei biosimilari

In data 02/03/2020, è stato pubblicato da AIFA un approfondimento sull’andamento dei consumi dei farmaci biosimilari sia a livello nazionale sia regionale, relativamente al periodo gennaio - ottobre 2019. L’Ufficio Monitoraggio della Spesa Farmaceutica e Rapporti con le Regioni dell’AIFA elabora mensilmente, in concomitanza con la pubblicazione del documento di monitoraggio della spesa farmaceutica, il monitoraggio dei consumi e della spesa dei biosimilari sul territorio nazionale [1]. Il documento riporta il trend di consumo dei farmaci biologici distinguendo il farmaco originator dai rispettivi biosimilari, la variabilità regionale dell’incidenza dei biosimilari nel periodo di osservazione, la sintesi dei dati di incidenza (%) regionale del consumo di farmaci biosimilari e il prezzo medio (ex-factory lordo IVA) per confezione. Tali analisi hanno lo scopo di fornire informazioni utili agli operatori sanitari al fine di promuovere l’uso di tali medicinali, valutare l’efficacia delle gare regionali, individuare le aree di intervento e monitorare gli effetti delle politiche introdotte.

In particolare, nell’ultimo report pubblicato, sono stati valutati il consumo e la relativa spesa dei seguenti biosimilari e originator di riferimento fino ad ottobre 2019: adalimumab, eparine a basso peso molecolare, epoetina, etanercept, fattori della crescita, follitropina, infliximab, insulina glargine, insulina lispro, rituximab (ev e sc), somatropina, teriparatide e trastuzumab (ev e sc).

Nella sezione relativa alla Regione Campania, si continuano ad osservare trend positivi di consumo dei biosimilari rispetto agli originator per epoetina, fattori della crescita, rituximab (ev) e infliximab, in linea con i dati nazionali. Tuttavia, rispetto al periodo gennaio - luglio 2019, è stata osservata una diminuzione, in termini assoluti, del consumo di biosimilari per epoetina, infliximab e rituximab (ev). Da notare anche la penetrazione nel mercato farmaceutico campano del biosimilare trastuzumab (ev), con un aumento del numero di confezioni consumate ad ottobre 2019 di quasi il doppio rispetto a luglio 2019, pur rimanendo al di sotto del consumo dell’originator di riferimento.

Relativamente alla variabilità regionale, si osserva che l’incidenza cumulativa del consumo di biosimilari nel periodo gen-ott 2019 in Regione Campania si mantiene sempre al di sotto della media nazionale per tutti i biosimilari considerati nell’analisi.


Bibliografia

1. AIFA – Report monitoraggio biosimilari (https://www.aifa.gov.it/-/report-monitoraggio-biosimila-6)

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE AIFA su BCG (Bacillo Calmette Guérin)

In data 28/02/2020, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato una Nota Informativa Importante, concordata con Medac GmbH (titolare di AIC della specialità medicinale) e le altre Autorità Competenti, sul Bacillo Calmette Guérin (BCG) [1], indicato per il trattamento del carcinoma uroteliale non invasivo della vescica (trattamento curativo del carcinoma in situ, trattamento profilattico della recidiva di carcinoma uroteliale limitato alla mucosa; carcinoma uroteliale della lamina propria ma non dello strato muscolare della vescica).

Dalle segnalazioni è emerso il rischio di una riacutizzazione di infezioni latenti da BCG con esito potenzialmente fatale. Queste infezioni potrebbero riacutizzarsi anche diversi anni dopo l’infezione iniziale e manifestarsi come polmoniti granulomatose, ascessi, aneurismi infetti e infezioni di impianti, innesti o tessuti circostanti, che restano non rilevate e persistenti per lungo tempo anche dopo la conclusione della terapia con BCG.

La diagnosi differenziale immediata e il trattamento adeguato della riacutizzazione di infezioni latenti da BCG è di estrema importanza in quanto il decorso della malattia è simile a quello delle infezioni da Mycobacterium tuberculosis. Tuttavia, il BCG (Mycobacterium bovis attenuato) è meno patogeno per l’uomo rispetto al Mycobacterium tuberculosis e non è richiesto isolamento del paziente dopo la diagnosi dell’infezione [2].

Come misura di minimizzazione del rischio di grave infezione sistemica da BCG non rilevata con esito potenzialmente fatale, al fine di garantire che pazienti e medici siano a conoscenza di tale rischio, nel confezionamento di BCG-Medac verrà presto inclusa una scheda di allerta per il paziente. Prima di eseguire la prima instillazione con BCG-medac, il paziente deve essere istruito sulla sintomatologia che potrebbe manifestarsi in caso di grave reazione/infezione sistemica e su come compilare la scheda di allerta, inserendo nome del paziente e dell’urologo e una breve descrizione dei sintomi; la scheda andrà consegnata dal paziente stesso al primo medico che lo visita (sia MMG, sia medico ospedaliero) per assicurare un immediato e adeguato trattamento in caso di infezione sistemica. Nell’attesa dell’implementazione della scheda di allerta, può essere utilizzata la scheda in allegato [3].

Invito alla segnalazione

Nel caso in cui si verifichi un’infezione sistemica da BCG o altra reazione avversa, queste devono essere prontamente segnalate attraverso il sistema nazionale di segnalazione.


Bibliografia

1. AIFA (https://www.aifa.gov.it/-/nota-informativa-importante-su-bcg-bacillo-calmette-guerin)

2. AIFA – Nota Informativa Importante (https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1097058/2020.02.28_NII-DHPC_BCG-medac_28.02.2020.pdf/18f4eb44-5b29-7ed1-c977-d549c8f1bf36)

3. AIFA – Scheda di Allerta per il Paziente (https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1097058/2020.02.28_Allegato-Scheda_di_allerta.pdf/51a10898-20ea-b35d-0d9e-5623fd5a7845)

Comunicato EMA: revisione di studi condotti presso la CRO Panexcell Clinical Laboratories Priv. Ltd, India

In data 28/02/2020, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha avviato una revisione dei dati disponibili per i farmaci sui quali sono stati effettuati studi presso la CRO (contract research organisation) Panexcell Clinical Laboratories Priv. Ltd, sita in Mumbai, India [1]. La revisione, avviata ai sensi dell’Articolo 31 della Direttiva 2001/83/EC su richiesta dell’agenzia regolatoria del farmaco tedesca (Federal Institute of Drugs and Medical Devices, BfArM) al Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’EMA [2], fa seguito ad un’ispezione secondo le linee guida di Buona Pratica Clinica (GCP) che ha sollevato preoccupazioni riguardo ai risultati degli studi utilizzati a supporto delle domande di autorizzazione all’immissione in commercio di alcuni farmaci nell’UE. L’ispezione è stata effettuata congiuntamente dalle autorità austriache e tedesche nell’ottobre 2019 nel contesto della valutazione di uno studio di bioequivalenza sulla doxorubicina condotto presso questa CRO nel 2018-2019. Nel corso della stessa sono state osservate criticità sull’attendibilità dei dati ottenuti e sull’adeguatezza del sistema di gestione della qualità della CRO. In primo luogo, i profili di farmacocinetica per doxorubicina libera e doxorubicinolo sono risultati eccezionalmente sovrapponibili in parecchi soggetti, denunciando un potenziale problema di suddivisione non casuale del campione in studio; in secondo luogo, il personale di ricerca ha documentato intenzionalmente una temperatura della stanza non corretta, assumendo però che fosse tale perché rientrava nell’intervallo stabilito.

Dopo aver esaminato i risultati dell'ispezione, l’agenzia tedesca BfArM ha richiesto al CHMP di valutare l’impatto di tali risultati sui rischi e i benefici dei farmaci già autorizzati nell’UE e di quelli attualmente in fase di valutazione per l’autorizzazione.

Con l’avvio di questa revisione, l’EMA esaminerà ora i dati disponibili per stabilire se siano necessarie azioni per proteggere la salute pubblica.


 

Bibliografia

1. AIFA – Comunicazione EMA. https://www.aifa.gov.it/-/comunicazione-ema-sulla-revisione-riguardante-la-conduzione-di-studi-presso-panexcell-clinical-laboratories-priv-ltd-india

2. EMA – Notification to the CHMP/EMA secretariat of a referral under article 31 of directive 2001/83/EC. https://www.ema.europa.eu/en/documents/referral/panexcell-article-31-referral-notification_en.pdf

Comunicato EMA: avvio revisione di Yondelis® (trabectedina) per il trattamento del carcinoma ovarico

In data 28/02/2020, il comitato per i medicinali umani dell’EMA (CHMP) ha avviato una revisione del farmaco Yondelis® (trabectedina), indicato per il trattamento del carcinoma ovarico e del sarcoma dei tessuti molli su richiesta della Commissione Europea a seguito dei risultati dello studio interventistico OVC-3006 [1]. L’analisi provvisoria di questo studio di superiorità sull’uso di trabectedina in combinazione a doxorubicina liposomiale pegilata nelle pazienti con carcinoma ovarico avanzato-recidivante, con carcinosi peritoneale e con carcinoma delle tube di Falloppio, non ha evidenziato differenze in termini di sopravvivenza complessiva tra le pazienti trattate con trabectedina/doxorubicina e le pazienti che hanno ricevuto solo doxorubicina (overall survival: 46,2% vs. 46,5%, rispettivamente) [2]. Alla luce di questi dati lo studio è stato interrotto prematuramente.

Lo scopo di questa revisione da parte del CHMP è valutare se i risultati dello studio hanno un impatto sull’uso autorizzato di Yondelis® nel carcinoma ovarico; difatti, non prende in considerazione l’uso del farmaco per il trattamento del sarcoma dei tessuti molli.

Durante tutto il periodo di revisione, Yondelis® può essere utilizzato per il trattamento sia del carcinoma ovarico che del sarcoma dei tessuti molli, secondo quanto previsto dalle informazioni presenti sul riassunto delle caratteristiche del prodotto autorizzato [3]. Al termine della revisione, la decisione emessa dalla Commissione Europea sarà legalmente vincolante e applicabile in tutti gli Stati membri dell’UE.


Bibliografia

1. AIFA. https://www.aifa.gov.it/-/comunicazione-ema-su-revisione-del-medicinale-antitumorale-yondelis-trabectedina-

2. CinicalTrials. https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01846611

3. AIFA – Comunicazione EMA su revisione del medicinale antitumorale Yondelis (trabectedina) https://www.aifa.gov.it/-/comunicazione-ema-su-revisione-del-medicinale-antitumorale-yondelis-trabectedina-

   

  

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