Farmacovigilanza

EMERGENZA COVID-19: dallo studio TSUNAMI non è emersa efficacia del plasma convalescente sul rischio di peggioramento respiratorio o morte

Nel comunicato AIFA dell’08/04/2021, sono state pubblicate le conclusioni dell’analisi dei dati dello studio clinico randomizzato e controllato TSUNAMI (acronimo di TranSfUsion of coNvalescent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to SARS.CoV2) [1]. 

Lo studio, autorizzato in data18/05/2020 dal Comitato Etico dell’INMI “L. Spallanzani”, è stato promosso da AIFA e Istituto Superiore di Sanità con lo scopo di valutare l’efficacia e il ruolo terapeutico del plasma ottenuto da pazienti convalescenti da COVID-19 [2]. Nello specifico, è stato confrontato l’effetto del plasma convalescente ad alto titolo di anticorpi neutralizzanti (³1:160), associato alla terapia standard, rispetto alla sola terapia standard in pazienti con COVID-19 e polmonite con compromissione ventilatoria da lieve a moderata (definita da un rapporto PaO2/FiO2 tra 350 e 200). Lo studio ha coinvolto 27 centri clinici italiani e arruolato 487 pazienti di cui 241 assegnati al trattamento con plasma e terapia standard e 246 alla sola terapia standard. Dall’analisi dei dati non è stata osservata una differenza statisticamente significativa nell’end-point primario (necessità di ventilazione meccanica invasiva, definita da un rapporto tra PaO2/FiO2 < 150, o decesso entro trenta giorni dalla data di randomizzazione) tra i due gruppi di pazienti. Pertanto, TSUNAMI non ha evidenziato un beneficio del plasma in termini di riduzione del rischio di peggioramento respiratorio o morte nei primi trenta giorni.

Tuttavia, lo studio ha evidenziato un segnale a favore del plasma nel caso di pazienti con una compromissione respiratoria meno grave (con un rapporto PaO2/FiO2 ≥ 300 all’arruolamento), anche se non statisticamente significativo (p=0.059). Questo dato potrebbe rappresentare un punto di partenza per approfondire con ulteriori studi il potenziale ruolo terapeutico del plasma nei soggetti con COVID-19 e migliorare la qualità dell’assistenza clinica ai malati.

Nel complesso il trattamento è risultato ben tollerato anche se il gruppo in trattamento con plasma ha manifestato più frequentemente eventi avversi.

I risultati dello studio TSUNAMI sono in linea con quelli della letteratura internazionale, prevalentemente negativa, fatta eccezione per casistiche di pazienti trattati molto precocemente con plasma ad alto titolo.

 


Bibliografia

  1. AIFA -COVID-19: Studio Tsunami, il plasma non riduce il rischio di peggioramento respiratorio o morte. Comunicato n.641. Disponibile al link: https://www.aifa.gov.it/-/covid-19-studio-tsunami-il-plasma-non-riduce-il-rischio-di-peggioramento-respiratorio-o-morte
  2. Centro Regionale di Farmacovigilanza – Campania - Emergenza COVID-19: nuovi studi clinici approvati da AIFA. Disponibile al link: http://www.farmacovigilanza.unina2.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1003:emergenza-covid-19-nuovi-studi-clinici-approvati-da-aifa-e-comunicato-della-cts&catid=72&Itemid=485&lang=it

EMERGENZA COVID-19: EMA pubblica gli aggiornamenti sul profilo di sicurezza del vaccino anti COVID-19 di AstraZeneca – 07 Aprile 2021

In data 07/04/2021, l’Agenzia Europea dei Medicinali (European Medicines Agency - EMA) ha pubblicato, in accordo con il Comitato di valutazione dei rischi per la Farmacovigilanza (PRAC), un comunicato che conferma una possibile associazione tra Vaxzevria® (precedentemente denominato COVID-19 Vaccine AstraZeneca) e l’insorgenza di eventi molto rari di trombosi [1]. EMA ribadisce che la maggior parte dei casi segnalati si è verificata in donne di età inferiore a 60 anni entro 2 settimane dalla vaccinazione. Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati.

I coaguli di sangue osservati si sono verificati nelle vene del cervello (trombosi del seno venoso cerebrale) e dell’addome (trombosi della vena splancnica) e nelle arterie, insieme a bassi livelli di piastrine e talvolta sanguinamento.

Il Comitato ha effettuato un’analisi approfondita di 62 casi di trombosi del seno venoso cerebrale e 24 casi di trombosi venosa splancnica riportati in EudraVigilance, il database europeo di farmacovigilanza, al 22 marzo. I casi osservati provenivano principalmente da sistemi di segnalazione spontanea dell’Area Economica Europea e del Regno Unito, dove circa 25 milioni di persone avevano ricevuto il vaccino. 

Il PRAC sottolinea che tali eventi sono molto rari e che il profilo rischio-beneficio complessivo del vaccino nel prevenire la malattia COVID-19, che di per sé è associata al rischio di ospedalizzazione e morte, resta positivo.

Una spiegazione plausibile per l’insorgenza di coaguli di sangue e piastrine basse è legata alla risposta immunitaria che porta a una condizione simile a quella osservata in alcuni pazienti trattati con eparina (trombocitopenia indotta da eparina). Per questo motivo, il PRAC ha richiesto nuovi studi e modifiche di quelli in corso per ottenere maggiori informazioni.

EMA suggerisce che i pazienti devono richiedere immediatamente assistenza medica se presentano i seguenti sintomi:

  • Fiato corto,
  • Dolore al petto,
  • Gonfiore alla gamba,
  • Dolore addominale persistente,
  • Sintomi neurologici, inclusi mal di testa grave e persistente o visione offuscata,
  • Macchie di sangue al di là del sito di iniezione.

La tempestività nel riconoscere e trattare i segni di coaguli di sangue e piastrinopenia da parte degli operatori sanitari può aiutare le persone colpite nel loro recupero ed evitare complicazioni.


 

Riferimenti sitografici

1. EMA - AstraZeneca’s COVID-19 vaccine: EMA finds possible link to very rare cases of unusual blood clots with low blood platelets. Disponibile al link: https://www.ema.europa.eu/en/news/astrazenecas-covid-19-vaccine-ema-finds-possible-link-very-rare-cases-unusual-blood-clots-low-blood

EMERGENZA COVID-19: Aumento della capacità produttiva e della fornitura di vaccini anti-COVID-19 di AstraZeneca, BioNTech/Pfizer e Moderna

In data 25 marzo 2021, il Comitato per i Medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha adottato importanti raccomandazioni per l’aumento della capacità produttiva e della fornitura di vaccini anti-COVID-19 nell'UE.

  • Nuovo sito produttivo per il vaccino anti-COVID-19 di AstraZeneca:

È stato approvato il quarto sito di produzione del principio attivo del vaccino anti-COVID-19 di AstraZeneca  con sede è nei Paesi Bassi.

  • Nuovo sito produttivo e condizioni di conservazione più flessibili per il vaccino anti-COVID-19 di BioNTech/Pfizer:

Anche per la produzione di Comirnaty è stato approvato un nuovo sito produttivo nella città tedesca di Marburgo; attualmente, sono tre i siti di produzione del principio attivo che si occupano dell’approvvigionamento nell'UE. Il CHMP ha inoltre espresso parere positivo per consentire il trasporto e la conservazione delle fiale di questo vaccino a temperature comprese tra -25 °C e -15 °C (ossia la temperatura dei congelatori farmaceutici standard) per un periodo una tantum di due settimane, agevolando quindi la diffusione e distribuzione del vaccino nell’UE;

  • Nuovo sito produttivo e aumento graduale della fornitura per il vaccino anti-COVID-19 di Moderna:

Per il vaccino anti-COVID-19 di Moderna, EMA, oltre all’aggiunta di un ulteriore sito produttivo (situato in Svizzera), ha previsto di apportare delle modifiche ai processi produttivi al fine di aumentare la capacità produttiva e la fornitura del vaccino all’UE.

L’EMA è in dialogo costante con i titolari delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei vaccini anti-COVID-19, ai quali l'Agenzia fornisce consulenza sulle evidenze necessarie per accelerare le domande di aggiunta di nuovi siti per la produzione di vaccini di elevata qualità. Come per qualsiasi medicinale nell’UE, i vaccini anti-COVID-19 possono essere prodotti solo in siti autorizzati e che il produttore sia in possesso di una licenza di produzione rilasciata dall'autorità nazionale competente dello Stato membro in cui è situato il sito di produzione dei prodotti farmaceutici, per garantire che il processo di produzione sia conforme alle norme di buona fabbricazione (Good Manufacturing standard, GMP). Le autorità nazionali competenti effettuano le ispezioni GMP per verificare che l’azienda produttrice rispetti le regole dell’UE. Una volta disponibili i dati adeguati, l’azienda richiede l’aggiunta del nuovo sito di produzione all'autorizzazione all'immissione in commercio attraverso una domanda di variazione che L'EMA è pronta a valutare in tempi molto rapidi.

Nota

I nuovi siti sono inclusi nelle informazioni sul medicinale dei vaccini e nel documento dal titolo "Procedural steps taken and scientific information after authorisation" (Fasi procedurali e informazioni scientifiche dopo l'autorizzazione) pubblicato per ciascuno dei vaccini.

Bibliografia

1. AIFA - Aumento della capacità produttiva e della fornitura di vaccini anti-COVID-19 di AstraZeneca, BioNTech/Pfizer e Moderna:

https://www.aifa.gov.it/web/guest/-/aumento-della-capacita-produttiva-e-della-fornitura-di-vaccini-anti-covid-19-di-astrazeneca-biontech-pfizer-e-moderna

2. Maggiori informazioni sulle attività dell’Agenzia europea per i medicinali sono disponibili sul sito: www.ema.europa.eu

EMERGENZA COVID-19: EMA pubblica gli aggiornamenti sul profilo di sicurezza dei vaccini anti-COVID-19 autorizzati

In data 29/03/2021, l’Agenzia Europea dei Medicinali (European Medicines Agency - EMA) ha pubblicato gli aggiornamenti relativi al profilo di sicurezza di tre dei vaccini contro COVID-19 autorizzati in Europa, ovvero Comirnaty®, prodotto da Pfizer/BioNTech, Vaxzevria®, la cui azienda produttrice è AstraZeneca, COVID-19 Vaccine Moderna®. Negli aggiornamenti sono riportati sia i dati resi disponibili in seguito all’autorizzazione, sia le informazioni di sicurezza in monitoraggio [1].

Relativamente a Vaxzevria®, sono state identificate come nuovi effetti indesiderati le reazioni allergiche gravi. In particolare, sono stati riportati nella banca dati europea di farmacovigilanza EudraVigilance 41 casi di sospetta anafilassi dopo la somministrazione del vaccino su circa 5 milioni di vaccinati nel Regno Unito. Il comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Pharmacovigilance Risk Assessment Committee - PRAC) di EMA ha valutato tali casi e ha ritenuto necessario l’aggiornamento del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP), includendo le reazioni allergiche gravi nella sezione relativa agli effetti indesiderati. Tuttavia, la frequenza di tali eventi non è ancora stata stimata e l’anafilassi continua ad essere strettamente monitorata. Inoltre, è stata inserita un’avvertenza relativa a rari eventi trombotici. A tal proposito, il PRAC ha condotto una valutazione preliminare, coinvolgendo esperti ematologi, dei casi riportati in EudraVigilance, sulla qualità, sui dati preclinici, clinici e provenienti dalla letteratura e sui dati riportati dall’azienda produttrice. In seguito a valutazione, il PRAC ha concluso che non vi erano problemi legati alla produzione o alla qualità del prodotto. Inoltre, il numero di casi di eventi embolici e tromboembolici dopo vaccinazione riportati su EudraVigilance in relazione al numero di soggetti vaccinati era minore rispetto al tasso di questi eventi nella popolazione generale. Tuttavia, rari casi di specifici eventi tromboembolici associati a trombocitopenia, a volte accompagnati da sanguinamento (inclusa la coagulazione intravascolare disseminata e la trombosi del seno venoso cerebrale), potrebbero essere correlati alla somministrazione del vaccino. Tali eventi insorgono solitamente entro 14 giorni dalla vaccinazione e sono stati riportati più comunemente nel genere femminile. In ogni caso, la correlazione causale con la somministrazione del vaccino non è ancora stata stabilita ed è in fase di valutazione. Pertanto, la scheda tecnica del prodotto è stata aggiornata raccomandando a tutti i soggetti vaccinati di consultare immediatamente il medico in caso di insorgenza di sintomi associati a trombi o a sanguinamento, come fiato corto, dolore addominale o toracico persistente, gonfiore degli arti inferiori, cefalea severa e persistente e visone offuscata [2].

Il PRAC ha, inoltre, notificato che al momento dalla revisione non sono stati identificati fattori di rischio specifici per questi eventi molto rari, come età, sesso o precedente storia medica di disturbi della coagulazione [3].

Per i vaccini a mRNA Comirnaty® e COVID-19 Vaccine Moderna®, non sono stati rilevati eventi avversi diversi dall’attuale profilo di sicurezza dei vaccini. Relativamente a Comirnaty®, la scheda tecnica del prodotto sarà aggiornata inserendo tra le reazioni avverse anche diarrea e vomito, eventi considerati rispettivamente molto comuni (insorgenza in 1/10 persone vaccinate) e comune (1/100 vaccinati) [3].

Per tutti e tre i vaccini, il PRAC ha iniziato una valutazione dell’insorgenza di trombocitopenia autoimmune come possibile reazione avversa, la cui causalità non è ancora stata stabilita [2-4].

I vaccini anti-COVID-19 presentano ad oggi benefici superiori ai rischi, considerando soprattutto il delicato periodo pandemico, pertanto non sono state modificate le condizioni di utilizzo di tali vaccini.


Riferimenti sitografici:

1. Agenzia Italiana del Farmaco. EMA pubblica un aggiornamento sulla sicurezza dei vaccini COVID-19 Comirnaty, Moderna e AstraZeneca. Disponibile al link: https://www.aifa.gov.it/web/guest/-/ema-pubblica-un-aggiornamento-sulla-sicurezza-dei-vaccini-covid-19-comirnaty-moderna-e-astrazeneca

2. European Medicines Agency. COVID-19 vaccine safety update – Vaxzevria AstraZeneca AB. Disponibile al link: https://www.ema.europa.eu/en/documents/covid-19-vaccine-safety-update/covid-19-vaccine-safety-update-vaxzevria-previously-covid-19-vaccine-astrazeneca-29-march-2021_en.pdf

3.European Medicines Agency. AstraZeneca COVID-19 vaccine: review of very rare cases of unusual blood clots continues – updated 31 March 2021. Disponibile al link: https://www.ema.europa.eu/en/news/astrazeneca-covid-19-vaccine-review-very-rare-cases-unusual-blood-clots-continues

4. European Medicines Agency. COVID-19 vaccine safety updateComirnaty BioNTech Manufacturing GmbH. Disponibile al link: https://www.ema.europa.eu/en/documents/covid-19-vaccine-safety-update/covid-19-vaccine-safety-update-comirnaty-29-march-2021_en.pdf

5. European Medicines Agency. COVID-19 vaccine safety update - COVID-19 VACCINE MODERNA Moderna Biotech Spain, S.L. Disponibile al link: https://www.ema.europa.eu/en/documents/covid-19-vaccine-safety-update/covid-19-vaccine-safety-update-covid-19-vaccine-moderna-29-march-2021_en.pdf

Nota Informativa Importante AIFA: rischio di microangiopatia trombotica associato all’uso di Zolgensma

In data 18/03/2021, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in accordo con l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e con l’azienda produttrice Novartis, ha pubblicato una Nota Informativa Importante per segnalare il rischio di microangiopatia trombotica (TMA) a seguito del trattamento con Zolgensma® (onasemnogene abeparvovec) [1].

Si tratta della prima terapia genica innovativa di cui AIFA ne ha approvato recentemente (9 marzo 2021) la rimborsabilità a carico del SSN per il trattamento dei bambini affetti da atrofia muscolare spinale di tipo 1 (SMA1) sotto i 13,5 kg di peso [2]. Lo studio clinico che ha portato all’approvazione di Zolgensma inizialmente da parte di FDA aveva dimostrato un miglioramento significativo nella capacità dei bambini trattati di raggiungere tappe motorie dello sviluppo come controllo della testa e capacità di sedersi senza supporto, a fronte di accettabili effetti indesiderati, quali aumento degli enzimi epatici e vomito, tra i più comuni [3].

Ad oggi, l’esposizione cumulativa a livello globale è approssimativamente di 800 pazienti. Tra questi sono stati riportati cinque casi confermati di microangiopatia trombotica (TMA), una condizione acuta e che mette a rischio la vita caratterizzata da trombocitopenia, anemia emolitica e danno renale acuto, verificatisi in particolare durante le prime settimane successive al trattamento. I casi, ad oggi, sono stati segnalati in cinque pazienti di età compresa tra 4 e 23 mesi a fronte di un’incidenza generale nei bambini che si stima a pochi casi/milione/anno.

In questi cinque pazienti, la TMA si è sviluppata entro 6-11 giorni dopo l’infusione di Zolgensma®. Le caratteristiche presentate includevano vomito, ipertensione, oliguria/anuria e/o edema. I dati di laboratorio hanno rivelato trombocitopenia, creatinina sierica elevata, proteinuria e/o ematuria e anemia emolitica. Due dei pazienti hanno presentato anche infezioni. Durante la fase acuta, tutti i pazienti hanno risposto bene agli interventi medici inclusi plasmaferesi, corticosteroidi sistemici, trasfusioni e cure di supporto. Due pazienti sono stati sottoposti a terapia di sostituzione renale. Un paziente che richiedeva terapia di sostituzione renale, è deceduto 6 settimane dopo l’evento.

Le informazioni del prodotto per Zolgensma® saranno aggiornate per tenere conto del rischio di TMA e per fornire sia informazioni relative al monitoraggio volto al riconoscimento tempestivo della TMA sia l’avvertenza di informare coloro i quali si prendono cura dei pazienti della necessità di richiedere assistenza medica urgente se si verificano segni e sintomi di TMA.


Bibliografia

1. AIFA – Nota Informativa Importante su Zolgensma: https://www.aifa.gov.it/-/nota-informativa-importante-su-zolgensma-onasemnogene-abeparvovec-

2.Comunicato n. 631, AIFA approva rimborsabilità’ di Zolgensma, terapia genica per i bambini con SMA1. Disponibile al link: https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1289678/Comunicato_AIFA_631.pdf/0d2a2406-b311-071d-6113-30594e4f26c5

3. FDA approves innovative gene therapy to treat pediatric patients with spinal muscular atrophy. Disponibile al link: https://www.fda.gov/news-events/press-announcements/fda-approves-innovative-gene-therapy-treat-pediatric-patients-spinal-muscular-atrophy-rare-disease


   

  

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