Lartruvo (olaratumab): i risultati dello studio post-autorizzativo non confermano i benefici clinici nell’indicazione approvata.

In data 28 Gennaio 2019 è stata pubblicata sul portale dell’AIFA una Nota Informativa Importante circa i risultati dello studio clinico post-autorizzativo ANNOUNCE che non ha confermato i benefici clinici del Lartruvo (olaratumab) per l’indicazione approvata.

L’olaratumab è anticorpo monoclonale IgG1 umano prodotto in cellule murine (NS0) attraverso la tecnologia del DNA ricombinante, indicato in associazione a doxorubicina per il trattamento dei pazienti adulti affetti da sarcoma dei tessuti molli in fase avanzata che non sono candidabili a trattamenti curativi di tipo chirugico o radioterapico e che non sono stati precedentemente trattati con doxorubicina.

Olaratumab è un antagonista del recettore-α del fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGFR-α), espresso sulle cellule tumorali e stromali che si lega specificamente al PDGFR-α, bloccando il legame di PDGF AA, -BB, e -CC e l'attivazione del recettore. Di conseguenza, olaratumab inibisce in vitro la via di segnale mediata dal PDGFR-α nelle cellule tumorali e stromali. Inoltre, in vivo, olaratumab ha dimostrato di alterare la via di segnale di PDGFR-α nelle cellule tumorali e di inibire la crescita tumorale.

Il farmaco aveva ricevuto l’approvazione accelerata da parte della FDA e l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata da parte dell'Agenzia Europea dei Medicinali a seguito dei benefici dimostrati in termini di sopravvivenza globale nel sarcoma dei tessuti molli in uno studio randomizzato di Fase 2 condotto solo negli Stati Uniti. Tale approvazione era subordinata ai risultati dello studio ANNOUNCE (A Study of Doxorubicin Plus Olaratumab (LY3012207) in Participants With Advanced or Metastatic Soft Tissue Sarcoma).

Lo studio ANNOUNCE non ha confermato il beneficio clinico di Lartruvo in combinazione con doxorubicina rispetto a doxorubicina, uno standard di trattamento. Nello specifico, lo studio non ha raggiunto l’obiettivo primario di prolungare la sopravvivenza nella popolazione totale (HR: 1,05; mediana 20,4 vs 19,7 mesi rispettivamente per Lartruvo + doxorubicina e doxorubicina) o nella sotto-popolazione con leiomiosarcoma (LMS) (HR: 0,95; mediana 21,6 vs 21,9 mesi rispettivamente per Lartruvo + doxorubicina e doxorubicina). Non vi è stato alcun beneficio clinico negli obiettivi secondari di efficacia (sopravvivenza libera da progressione nella popolazione totale: HR 1,231 p-value 0,042, mediana 5,42 mesi vs 6,77 mesi rispettivamente per Lartruvo + doxorubicina e doxorubicina). Non sono stati identificati nuovi problemi di sicurezza e il profilo di sicurezza era comparabile tra i bracci di trattamento.

Poiché questo studio non ha confermato il beneficio clinico, Lilly sta esaminando i risultati completi dello studio ANNOUNCE e sta lavorando con le autorità regolatorie globali per determinare i passi successivi appropriati per Lartruvo.

Mentre sono in corso queste valutazioni, i pazienti che attualmente stanno ricevendo Lartruvo possono, in accordo con il proprio medico, continuare la terapia in corso se stanno avendo beneficio clinico.

Tuttavia, i risultati dello studio ANNOUNCE non supportano l’inizio del trattamento con Lartruvo di nuovi pazienti con sarcoma dei tessuti molli.

Di seguito si riporta il testo della Nota Informativa Importante:

Riassunto

$1Ø  Lo studio di fase 3 (ANNOUNCE) di Lartruvo in combinazione con doxorubicina in pazienti con sarcoma dei tessuti molli (STS) in fase avanzata o metastatica non ha confermato il beneficio clinico di Lartruvo in combinazione con doxorubicina rispetto a doxorubicina, uno standard di trattamento.

$1Ø  Di conseguenza, a nessun nuovo paziente deve essere prescritto Lartruvo.

$1Ø  Mentre è in corso un'ulteriore valutazione dei risultati dello studio, i medici possono prendere in considerazione il proseguimento del trattamento con Lartruvo nei pazienti che mostrano un beneficio clinico.

$1ØNon sono stati identificati nuovi problemi di sicurezza durante lo studio e il profilo di sicurezza era comparabile tra i bracci di trattamento.

AIFA, inoltre, coglie l’occasione per ricordare a tutti gli Operatori Sanitari l’importanza della segnalazione delle sospette reazioni avverse da farmaci, quale strumento indispensabile per confermare un rapporto beneficio rischio favorevole nelle reali condizioni di impiego.

   

  

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