Nota informativa Importante dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e dell’Agenzia Europea dei medicinali (EMA) sui rischi connessi alla restrizione della crescita intrauterina.

In data 11 Ottobre 2018 è stata pubblicata sul portale dell’AIFA una Nota Informativa Importante circa il divieto di utilizzare il sildenafil per trattamento della restrizione della crescita intrauterina (IUGR).

Il sildenafil è un potente inibitore selettivo della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5) cGMP-specifica, l’enzima responsabile della degradazione di cGMP. Oltre alla presenza di questo enzima nel corpo carvenoso del pene, la PDE5 è presente anche nella muscolatura liscia dei vasi polmonari. Pertanto, il sildenafil aumenta la cGMP nelle cellule della muscolatura liscia vascolare polmonare con un conseguente rilassamento. Nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare questo può determinare

una vasodilatazione del letto vascolare polmonare e, in minor misura, una vasodilatazione della circolazione sistemica. Pertanto, il sildenafil è indicato, oltre che per il trattamento della disfunzione erettile, anche per il trattamento di pazienti adulti con ipertensione arteriosa polmonare di classe funzionale II e III dell’OMS, al fine di migliorare la capacità di fare esercizio fisico. L’efficacia è stata dimostrata nell’ipertensione polmonare primaria e nell’ipertensione polmonare associata a malattia del tessuto connettivo.

La Nota Informtiva Importante fa seguito all’interruzione prematura dello studio STRIDER a causa di una maggiore incidenza di ipertensione polmonare persistente nel neonato (PPHN) e per il dato complessivo sul numero di decessi neonatali nel braccio trattato con sildenafil nello studio.

Lo studio olandese STRIDER (Sildenafil TheRapy In Dismal prognosis Early-onset intrauterine growth Restriction) è uno studio multicentrico, randomizzato, placebo-controllato che fa parte di uno dei 5 studi clinici independenti condotti da Pfizer in Australia/Nuova Zelanda, Canada, Irlanda, Olanda e Regno Unito. L’outcome primario è differente nei diversi paesi ma tutti raccolgono i risultati in maniera standardizzata ed utilizzando le stesse definizioni di modo da garantire la compatibilità per l’analisi finale. Durante lo studio donne in stato di gravidanza sono state randomizzate a ricevere sildenafil o placebo. Sildenafil è stato somministrato ad una dose di 25 mg tre volte al giorno a donne gravide per il trattamento della restrizione della crescita (fetale) intrauterina grave (IUGR). Questa dose è maggiore di quella raccomandata sia per i prodotti brandizzati Viagra® e Revatio® sia per i medicinali generici attualmente autorizzati.

Lo studio olandese STRIDER è stato interrotto in anticipo per motivi di sicurezza gravi in quanto l’uso di sildenafil nella IUGR può causare danno al neonato. Le analisi intermedie dello studio hanno evidenziato una differenza nell’incidenza di ipertensione polmonare persistente nel neonato (PPHN) (sildenafil 17/64 (26,6%), placebo 3/58 (5,2%)) e di decesso dei neonati prima della nascita (sildenafil 19/71 (26,8%), placebo 9/63 (14,3%)) tra i due bracci di trattamento. I dettagli delle analisi intermedie non sono ancora disponibili e si resta in attesa delle analisi del consorzio STRIDER.

Di seguito si riporta il testo della Nota Informativa Importante:

$1·         Lo studio clinico STRIDER, sull’uso di sildenafil nel trattamento della restrizione della crescita intrauterina (IUGR), è stato prematuramente interrotto per la maggiore incidenza di ipertensione polmonare persistente nel neonato (PPHN) e per il dato complessivo sul decesso neonatale nel braccio trattato con sildenafil nello studio.

$1·         Sildenafil non è approvato nel trattamento della IUGR.

$1·         I medicinali contenenti sildenafil non devono essere impiegati nel trattamento della IUGR.

$1·         I medicinali contenenti sildenafil devono essere impiegati solo secondo quanto approvato negli attuali Riassunti delle Caratteristiche dei Prodotti.

AIFA, inoltre, coglie l’occasione per ricordare a tutti gli Operatori Sanitari l’importanza della segnalazione delle sospette reazioni avverse da farmaci, quale strumento indispensabile per confermare un rapporto beneficio rischio favorevole nelle reali condizioni di impiego.

   

  

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