Nuove raccomandazioni del PRAC per la minimizzazione del rischio di gravi danni epatici da Esmya®.

Il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha completato la revisione del medicinale Esmya® (ulipristal acetato) e ha aggiornato, alla luce di quanto emerso, le raccomandazioni per la minimizzazione del rischio di danno epatico correlato all’uso di tale farmaco.            
Esmya® è farmaco autorizzato per la prima volta nell’Unione Europea nel 2012, indicato per il trattamento intermittente e pre-operatorio di sintomi, da moderati a gravi, di fibromi uterini in donne adulte in età riproduttiva. In particolare, ulipristal acetato, principio attivo di tale specialità medicinale, agisce come modulatore selettivo del recettore del progesterone,
impedendo a quest’ultimo di favorire la crescita dei fibromi. Pertanto, agendo in maniera diretta e tessuto-specifica sui fibromi, ne permette la riduzione delle dimensioni mediante l’inibizione della proliferazione cellulare e induzione di apoptosi.
La revisione della sicurezza di Esmya® era stata avviata su richiesta della Commissione Europea in seguito alla segnalazione di quattro casi di grave danno epatico (per tre dei quali è stato necessario il trapianto d’organo)manifestatisi in pazienti in trattamento con tale farmaco. Data la gravità di tali eventi, già in data 19 febbraio 2018 era stata pubblicata sul portale web dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) un’importante nota informativa di sicurezza in cui venivano riportate limitazioni d’uso temporanee, avvertenze e raccomandazioni di monitoraggio stabilite da EMA per l’uso di Esmya®. Dopo aver considerato tutte le evidenze, il PRAC ha concluso che Esmya® possa aver contribuito all’insorgenza di alcuni casi di grave danno epatico. Pertanto, il Comitato ha formulato una serie di raccomandazioni per la minimizzare di tale rischio, secondo le quali:

- il medicinale non deve essere utilizzato nelle donne con problemi epatici;
- possano essere iniziati nuovi cicli di trattamento in determinati gruppi di pazienti previa valutazione della loro funzionalità epatica che deve risultare nella norma;
- il trattamento non deve essere iniziato se i livelli degli enzimi epatici sono più di 2 volte superiori al limite massimo del range di normalità;        
- è necessario monitorare la funzionalità epatica delle pazienti durante il trattamento con Esmya® almeno una volta al mese durante i primi due cicli di trattamento ed ogni 2-4 settimane dall'interruzione del trattamento;           
- se i risultati dei test non sono nella norma (i livelli degli enzimi epatici sono più di 3 volte superiori il limite massimo del range di normalità), il medico deve interrompere il trattamento e monitorare attentamente la paziente;        
- Esmya® deve essere utilizzato per più di un ciclo di trattamento solo in donne che non possono sottoporsi ad intervento chirurgico. Quelle che, invece, devono sottoporsi ad intervento chirurgico devono effettuare un solo ciclo di trattamento;   
- le pazienti devono essere adeguatamente informate riguardo le misure specifiche da intraprendere in caso di insorgenza di segni e sintomi di danno epatico. A tal fine dovrà essere inclusa nella confezione del medicinale una scheda informativa sulla necessità del monitoraggio della funzionalità epatica e sulla necessità di contattare il loro medico nel caso di insorgenza di sintomi relativi al danno epatico (tra cui stanchezza, ingiallimento della pelle, urine scure, nausea e vomito);
- dovranno essere effettuati studi ad hoc per valutare ulteriormente la sicurezza epatica di Esmya® e l’efficacia delle misure di minimizzazione del rischio.

Tali raccomandazioni finali del PRAC saranno ora trasmesse al Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP), per l’adozione della decisione finale, che sarà successivamente inviata alla Commissione Europea per la decisione giuridicamente vincolante. A tale decisione cui seguirà una comunicazione scritta inviata ai medici per informarli circa le nuove restrizioni d’uso.

Fonte: AIFA, EMA

   

  

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