Il PRAC raccomanda il ritiro dal commercio di paracetamolo a rilascio modificato

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In data 01/09/2017, in una nota informativa pubblicata dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)(1), si apprende che il Comitato per la valutazione dei rischi in Farmacovigilanza (PRAC) dell'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), ha espresso parere negativo in merito alla revisione di paracetamolo a rilascio modificato avviata su richiesta della Medical Products Agency, agenzia regolatoria svedese.
La revisione è stata avviata per il rischio di sovradosaggio associato all'assunzione di tali formulazioni. Il PRAC ha pertanto raccomandato che la commercializzazione di medicinali contenenti paracetamolo a rilascio modificato venga sospesa per l'aumentare delle segnalazioni di reazioni avverse insorte in seguito a sovradosaggio. Il Comitato non ha, infatti, identificato strumenti in grado di minimizzare il rischio per i pazienti o un metodo standardizzato per gestire i casi di sovradosaggio.
Il paracetamolo è un farmaco ampiamente utilizzato come analgesico-antipiretico, nell'adulto e nel bambino. Deve essere somministrato con cautela in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh >9), epatite acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalità epatica, carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, anemia emolitica; in questi casi il sovradosaggio può essere fatale.
Il meccanismo attraverso il quale il paracetamolo induce epatotossicità è molto complesso. Esso può coinvolgere la formazione del metabolita reattivo N-acetil-p-benzochinoneimina (NAPQI) e di ossigeno reattivo con deplezione delle riserve di glutatione (GSH). L'NAPQI può, infatti, essere inattivato per coniugazione con il GSH o può reagire con costituenti nucleofili dell'epatocita provocando la necrosi epatocitaria.
I sintomi generalmente appaiono entro le prime 24 ore e comprendono: nausea, vomito, anoressia, pallore, malessere e diaforesi. Il sovradosaggio acuto con ingestione di dosi ≥ 7,5 g negli adulti e di 140 mg/kg nei bambini causa citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi completa e irreversibile, che comporta insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica, encefalopatia, coma e morte.
In Italia non sono autorizzati prodotti con tale formulazione. Essi sono disponibili in Belgio, Danimarca, Finlandia, Lussemburgo, Portogallo, Romania. Anche i medicinali contenenti la combinazione a dosi fisse di paracetamolo a rilascio modificato e tramadolo sono coperti dalla revisione e autorizzati in Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Islanda, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna. L'aggiunta di tramadolo potrebbe complicare gli effetti da sovradosaggio.

Bibliografia:
1) http://www.aifa.gov.it/sites/default/files/IT_Paracetamol_modified_01.09.2017.pdf