CHMP: parere positivo su sarilumab

In data 21/04/2017, il Comitato per i Medicinali ad Uso Umano (CHMP) ha espresso parere positivo su sarilumab(1).

Sarilumab è un anticorpo monoclonale diretto contro il recettore dell’IL-6 (IL-6Rα), citochina infiammatoria prodotta da linfociti B, T, macrofagi, fibroblasti sinoviali, cellule endoteliali e cheratinociti. L’anticorpo, legandosi al recettore, inibisce il signalling intracellulare indotto dalla citochina, bloccando la progressione del danno articolare.

Dal 1993 ad oggi, si sono resi disponibili numerosi farmaci per il trattamento dell’artrite reumatoide (AR), tra i quali gli inibitori del TNF-α, con notevole miglioramento della storia naturale della malattia. Poiché circa il 30% dei pazienti non risponde al blocco della risposta al TNF-α, la ricerca si è pertanto orientata su altri fattori di comunicazione inter e intracellulare (citochine, molecole di adesione, chemochine, fattori di crescita e vie intracellulari di trasduzione di segnale) che svolgono un ruolo nella patogenesi della malattia. Da qui, lo sviluppo di nuovi anticorpi monoclonali antirecettore tipo I dell’interleuchina-1 (IL-1RI), anti-CD20 (linfociti B), anti-CD80 e CD86 (molecole coinvolte nella co-stimolazione dei linfociti T e APC) e antirecettore dell’IL-6.

Il programma clinico di sviluppo internazionale di sarilumab, ha previsto la conduzione di 7 studi clinici per valutare efficacia e sicurezza in monoterapia o in combinazione con DMARDs, compreso il metotrexato.

Al congresso annuale dell’American College of Reumatology, tenutosi recentemente, sono stati presentati i risultati del recente studio di Fase III, SARIL-RA-MONARCH(2), che ha dimostrato l’efficacia di sarilumab in monoterapia vs adalimumab nel trattamento di pazienti con artrite reumatoide in fase attiva. L’endpoint dello studio è stato la valutazione dell’efficacia, intesa come miglioramento clinico secondo la scala delle disabilità, Disease Activity Score (DAS28-ESR), che tiene conto del grado del coinvolgimento articolare, degli indici di infiammazione (velocità di eritrosedimentazione, VES o proteina C reattiva, PCR) e dell’autovalutazione del paziente circa il sul suo stato globale di salute.

Lo studio, randomizzato multicentrico e in doppio cieco, ha arruolato 369 pazienti con diagnosi di AR moderata o grave; 185 pazienti sono stati randomizzati a ricevere 40 mg di adalimumab e 184 a ricevere 200 mg di sarilumab sottucute, ogni 2 settimane per 24 settimane.

È emersa la superiorità di sarilumab vs adalimumab con miglioramento statisticamente significativo nel punteggio della DAS28-ESR (−3,28 vs −2,20; p<0.0001). Inoltre, la risposta al trattamento è stata del 71,7% nel braccio di trattamento con sarilumab vs il 58,4% che ha ricevuto adalimumab.

Per quanto riguarda il profilo di tollerabilità, l’incidenza delle ADRs è risultata simile nei 2 gruppi; sarilumab può determinare l’insorgenza di neutropenia, l’aumento delle transaminasi ALT, reazioni al sito di iniezione e infezioni delle vie aeree superiori o del tratto genitourinario (64,1% vs 63,6% rispettivamente per sarilumab e adalimumab).

Sono attualmente in corso lo studio di estensione del SARIL-RA MONARCH e quello di sicurezza a lungo termine SARIL-RA-EXTENDED.

Sarilumab sarà presto disponibile alle dosi raccomandate di 150 mg e 200 mg, da somministrare per via sottocutanea ogni 2 settimane. Sarilumab potrà essere somministrato in combinazione con metotrexato nel trattamento delle forme di artrite reumatoide attiva, da moderate a severe, che non rispondono alla terapia convenzionale con Disease Modifying Antirheumatic Drugs tradizionali (DMARDs). Inoltre, il farmaco trova indicazione in monoterapia in pazienti intolleranti e che non rispondono al metotrexato. Raccomandazioni dettagliate circa l’uso di sarilumab saranno disponibili in maniera dettagliata nel riassunto delle caratteristiche del prodotto, presto disponibile negli stati membri della Comunità Europea.

Bibliografia:

1)http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/Summary_of_opinion_-_Initial_authorisation/human/004254/WC500226186.pdf

2)Burmester GR, Lin Y, Patel R, van Adelsberg J, Mangan EK, Graham NMH, van Hoogstraten H, Bauer D, Vargas JI, Lee EB. Efficacy and safety of sarilumab monotherapy versus adalimumab monotherapy for the treatment of patients with active rheumatoid arthritis (MONARCH): a randomised, double-blind, parallel-group phase III trial. Ann Rheum Dis 2017; 76:840–847.

   

  

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