Efficacia di edoxaban nei pazienti anziani con fibrillazione atriale e pregresso stroke

Dai dati pubblicati recentemente sul Journal of American Heart Association, è emersa l’efficacia di edoxaban nel trattamento di pazienti anziani con fibrillazione atriale e pregresso stroke.

I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital and Harvard Medical School di Boston del TIMI Study Group, hanno condotto un’analisi prespecificata dei risultati del trial randomizzato ENGAGE AF-TIMI 48, per valutare gli esiti clinici di edoxaban vs warfarin, in gruppi stratificati di pazienti, confrontandone efficacia e sicurezza. Lo studio ENGAGE AF-TIMI 48, condotto per dimostrare la non inferiorità di edoxaban vs warfarin, ha arruolato pazenti di età > 21 anni con diagnosi di fibrillazione atriale (AF) nei 12 mesi precedenti e con rischio tromboembolico medio-alto (CHADS2 score ≥2). Il team di ricercatori ha analizzato i dati per classi d’età predefinite (<65 (n = 5.497), 65-74 (n = 7.134), e ≥75 (n = 8.474) con l’otcome primario di valutare la superiorità di edoxaban nella prevenzione di eventi tromboembolici e stroke. Il gruppo di età ≥75 anni includeva un maggior numero di soggetti di sesso femminile, minore peso corporeo e ridotta clearance della creatinina. Tale sottopopolazione ha richiesto un aggiustamento posologico, con riduzione della dose somministrata. Dall’analisi è emerso che il rischio di sanguinamenti maggiori è significativamente ridotto nei pazienti che hanno ricevuto edoxaban vs il gruppo trattato con warfarin. Anche l’incidenza di ictus o eventi embolici sistemici è risultata maggiore nel gruppo trattato con warfarin, con un p trend per edoxaban <0,001 in entrambi i casi.  

Solo nel gruppo di età ≥ 75 anni, la frequenza di ictus /evento embolico è stata simile nei due gruppi (HR 0,83; IC 95%, 0,66-1,04), mentre, per quanto riguarda i sanguinamenti maggiori, il rischio è stato inferiore nel gruppo trattato con edoxaban (HR 0,83; IC95%, 0,70-0,99). La differenza nel rischio assoluto di sanguinamenti maggiori (-82 eventi/10000 pazienti anno) e di emorragie intracraniche (-73 eventi/10000 pazienti anno) si è dimostrata a favore di edoxaban rispetto a warfarin, confermato l’utilità ed il vantaggio di edoxaban vs warfarin nei pazienti anziani con FA e precedente ICTUS ischemico o TIA, a più alto rischio di recidiva e di sanguinamento. Lo studio evidenzia che edoxaban ad alte dosi (60 mg/die/os), è altrettanto efficace e più sicuro di warfarin, indipendentemente da pregressi eventi ischemici cerebrali. I risultati della ricerca sono coerenti con i dati di precedenti indagini (studio ARISTOTLE)(2) condotte sui nuovi anticoagulanti orali (NOAC), mancano solo dati di confronto tra le varie molecole.

Bibliografia

1)     Eri Toda Kato ET, Giugliano RP, Ruff CT, et all. Efficacy and Safety of Edoxaban in Elderly Patients With Atrial Fibrillation in the ENGAGE AF–TIMI 48 Trial

2)     Halvorsen S, Atar D, Yang H, De Caterina R, Erol C et all. Efficacy and safety of apixaban compared with warfarin according to age for stroke prevention in atrial fibrillation: observations from the ARISTOTLE trial. Eur Heart J. 2014;35:1864–1872.

   

  

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