Antipsicotici di seconda generazione: una classe di farmaci eterogenei.

Gli antipsicotici di seconda generazione sono una classe di farmaci eterogenea per efficacia e sicurezza: è quanto emerge da una revisione sistematica e meta-analisi di 20 studi clinici randomizzati, pubblicati entro il 31 ottobre 2015, che ha confrontato efficacia e sicurezza di olanzapina, risperidone, quetiapina, ziprasidone e aripiprazolo. I dati sono stati presentati nel corso del meeting annuale dell’American Society of clinical Psychopharmacology (ASCP) tenutosi a giugno a Scottsdale, in Arizona.

Gli antipsicotici di seconda generazione sono indicati nel trattamento della schizofrenia, di episodi maniacali, agitazione, e aggressività. Comunemente definiti atipici, rispetto agli antipsicotici convenzionali, hanno maggiore efficacia sui sintomi negativi e minore incidenza di effetti secondari di tipo extrapiramidale, quindi una migliore tollerabilità(1).

La metanalisi fornisce dati clinici utili per personalizzare il trattamento dei pazienti schizofrenici, sulla base di efficacia, eventi avversi e costo, tenendo conto della variabilità delle risposte individuali. La metanalisi ha incluso un totale di 2995 pazienti in trattamento per il primo episodio psicotico. Sono stati esclusi clozapina e amisulpiride vista l’esiguità di dati presenti negli studi clinici pubblicati in letteratura. L’olanzapina e il risperidone, sono tra i più efficaci (g di Hedges 0,20 (N=4) per olanzapina e 0,38 (N=5) per risperidone, rispettivamente per p<0,05), migliorano la qualità di vita del paziente e riducono il numero di ricadute di malattia così come i sintomi positivi, in misura maggiore rispetto alla quetiapina. L’aripiprazolo ha mostrato maggiore efficacia nel ridurre i sintomi negativi e la depressione(2).

Per quanto riguarda il profilo di sicurezza, è emerso che l’uso di olanzapina, nonostante determini un’elevata risposta nel trattamento del primo episodio psicotico, sia associato ad un notevole aumento del peso corporeo. È raccomandato  pertanto, di evitare la prescrizione di olanzapina in prima linea per le rilevanti conseguenze metaboliche. Al contrario, nonostante gli effetti extrapiramidali, il risperidone è il farmaco con il rapporto costo/efficacia migliore rispetto agli altri antipsicotici della stessa classe. Dalla metanalisi, inoltre, è emerso che la quetiapina è l’antipsicotico associato ad un maggiore rischio di indurre effetti indesiderati di tipo extrapiramidale, probabilmente per la combinazione degli effetti di antagonismo recettoriale selettivo sui 5HT2 rispetto ai recettori dopaminergici di tipo D2(2). Tuttavia, anche i pazienti trattati con quetiapina hanno maggiore tendenza all’aumento del peso corporeo (g di Hedge 0,42 (N=3) per p <0,01).

Gli eventi avversi rappresentano pertanto un importante criterio da considerare nella scelta di un farmaco.

Bibliografia

1)Jones PB et al. Randomized controlled trial of the effect on quality of life of second- vs first-generation antipsychotic drugs in schizophrenia – cost utility of the latest antipsychotic drugs in schizophrenia study (CUtLASS 1). Arch Gen Psychiatry 2006; 63: 1079–86.

2) American Society of Clinical Psychopharmacology (ASCP) Annual Meeting: abstract 3000630

   

  

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