Disturbi ossessivi-compulsivi associati alla terapia con aripiprazolo

Il 3 maggio 2016 è stata pubblicata sul portale web della Food and Drug Administration (FDA) una nota informativa di farmacovigilanza, con la quale si avvisano pazienti ed operatori sanitari di disturbi ossessivo-compulsivi segnalati durante l’utilizzo del farmaco antipsicotico aripiprazolo. Dall’analisi del database di farmacovigilanza americano, FDA Adverse Everse Reporting System (FEARS) e dei casi riportati in letteratura, è emerso che tali eventi di natura ossessivo-compulsiva (assunzione compulsiva di cibo, gioco d’azzardo, comportamenti sessuali e shopping patologico).  sono migliorati in seguito alla sospensione del trattamento o alla riduzione del dosaggio. L’aripiprazolo, presente sul mercato americano dal 2002 con varie denominazioni commerciali (Abilify®, Abilify Maintena®, Aristada®) è un antipsicotico atipico, indicato per il trattamento di diversi disturbi mentali, quali episodi maniacali associati al disturbo bipolare e la schizofrenia in adulti e adolescenti a partire da 15 anni di età. Nella scheda tecnica del farmaco è già riportata tra le reazioni avverse, la possibile induzione al gioco d’azzardo, ma secondo l’FDA non è completamente riportata l’entità e la natura dei comportamenti compulsivi possibilmente associati all’assunzione dell’aripiprazolo. Dal 2002 ad oggi sono stati segnalati 184 eventi avversi relativi a comportamenti ossessivo-compulsivi riferiti sia a bambini che a pazienti adulti. L’FDA ha pertanto disposto di aggiungere ulteriori avvertenze negli stampati di tutte le specialità medicinali disponibili in commercio. Inoltre, l’FDA raccomanda agli operatori sanitari di informare i pazienti di tale rischio e di monitorare, nel corso della terapia, l’eventuale insorgenza di tali eventi. Particolare attenzione deve essere inoltre posta per quei pazienti con storia personale o familiare di disturbo ossessivo-compulsivo o bipolare, di alcolismo, di abuso di droghe o con altri problemi di dipendenza. L’FDA, infine, raccomanda ai pazienti la segnalazione di eventuali eventi avversi che insorgono durante il trattamento e di non sospendere improvvisamente ed autonomamente la terapia con aripiprazolo, ma di rivolgersi ai propri medici, che potranno così valutare l’eventuale riduzione o sospensione della terapia.

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Fonti: FDA

   

  

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