Con idarucizumab inizia l’era degli antidoti ai nuovi anticoagulanti orali

I NAO (nuovi anticoagulanti orali), che comprendono gli inibitori diretti della trombina (dabigatran) e inibitori diretti del fattore Xa (rivaroxaban, apixaban, edoxaban, ecc.), rappresentano una svolta nella prevenzione di malattie tromboemboliche negli adulti. Infatti, l’impiego di tali farmaci sta assumendo un ruolo sempre più strategico nella prevenzione di eventi tromboembolici in pazienti a rischio. I vantaggi che derivano dalla terapia con i NAO sono numerosi; infatti non necessitano di un continuo monitoraggio dell’International Normalized Ratio (tempo di protrombina - INR), grazie al loro meccanismo d’azione di inibizione dei fattori finali della cascata coagulativa e alle loro stabili proprietà farmacocinetiche. Tra i NAO, il dabigatran etexilato è un'alternativa efficace al warfarin per la prevenzione dell'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale e nel trattamento e nella prevenzione del tromboembolismo venoso (1). Tuttavia, il sanguinamento può essere una complicanza di tutti i NAO. È quindi importante disporre di strumenti che ne inattivino gli effetti in maniera rapida, specifica e sicura nell’eventualità si manifestino situazioni di emergenza. Praxbind® (idarucizumab) è il primo farmaco progettato specificamente per neutralizzare l'effetto anticoagulante di Pradaxa® (dabigatran). In particolare, l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha espresso nel 2015 parere favorevole all’immissione in commercio di Praxbind® come antidoto specifico per l'anticoagulante Pradaxa®, nei casi in cui è richiesta una rapida inversione dei suoi effetti. Inoltre, idarucizumab è indicato per pazienti in trattamento con dabigatran etexilato che debbano sottoporsi a interventi chirurgici di emergenza o in caso di sanguinamento incontrollato. Idarucizumab è un frammento di anticorpo monoclonale umanizzato (Fab) che si lega con altissima affinità a dabigatran, circa 300 volte più potente dell’affinità di legame dello stesso anticoagulante per la trombina (2). Il complesso idarucizumab-dabigatran è caratterizzato da una associazione rapida e da una dissociazione estremamente lenta che lo rendono un complesso molto stabile. Idarucizumab si lega in maniera potente e specifica a dabigatran e ai suoi metaboliti e ne neutralizza, quindi, l’effetto anticoagulante (3). Il Comitato per i Medicinali per Uso umano (CHMP) ha raccomandato la concessione dell’autorizzazione all'immissione in commercio di Praxbind® a seguito di una valutazione accelerata. Negli studi clinici condotti su 283 volontari sani e 123 pazienti con sanguinamento incontrollato o sottoposti a interventi chirurgici o procedure di emergenza, Praxbind® ha portato a una completa inversione dell’effetto anticoagulante di Pradaxa® entro 5 minuti dalla sua somministrazione, con un'azione di lunga durata che ha consentito la gestione delle emergenze dei pazienti, mostrando un buon profilo complessivo di sicurezza. Gli studi principali hanno dimostrato che Praxbind® è efficace nel neutralizzare gli effetti di Pradaxa® e che la sua azione è rapida, completa e costante. Tuttavia, l’entità dei benefici di Praxbind® dipende dallo stato di salute generale del paziente, dalla gravità e dalla sede del sanguinamento. Praxbind®, approvato il 20/11/2015, è disponibile come soluzione iniettabile o per infusione (flebo) in vena. La dose raccomandata di Praxbind® è di 5 g somministrata per via endovenosa tramite due iniezioni o infusioni, una dopo l’altra. Se necessario, può essere somministrata una seconda dose da 5 g tramite due iniezioni o infusioni. Il medicinale può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica ed è limitato esclusivamente all’uso ospedaliero.

La disponibilità di idarucizumab offre ai clinici maggiore sicurezza nella prescrizione di dabigatran.

Siti di riferimento:

http://www.agenziafarmaco.gov.it/

http://www.ema.europa.eu/ema/

Bibliografia:

1. SJ Connolly, MD Ezekowitz, S Yusuf, et al. Dabigatran versus warfarin in patients with atrial fibrillation N Engl J Med, 361 (2009), pp. 1139–1151.

2. Glund S, Stangier J, Schmohl M, Gansser D, Norris S, van Ryn J, Lang B, Ramael S, Moschetti V, Gruenenfelder F, Reilly P, Kreuzer J. Safety, tolerability, and efficacy of idarucizumab for the reversal of the anticoagulant effect of dabigatran in healthy male volunteers: a randomised, placebo-controlled, double-blind phase 1 trial. Lancet. 2015 Aug 15;386(9994):680-90.

3. Pollack CV Jr, Reilly PA, Eikelboom J, Glund S, Verhamme P, Bernstein RA, Dubiel R, Huisman MV, Hylek EM, Kamphuisen PW, Kreuzer J, Levy JH, Sellke FW, Stangier J, Steiner T, Wang B, Kam CW, Weitz JI. Idarucizumab for Dabigatran Reversal. N Engl J Med. 2015 Aug 6;373(6):511-20.

   

  

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