Reso noto il piano di gestione del rischio di Portrazza® (necitumumab).

In data 08/03/2016 l'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha reso noto il piano di gestione del rischio di Portrazza® (necitumumab), raccomandato per il trattamento del carcinoma avanzato del polmone non a piccole cellule (NSCLC) istotipo squamoso.
Necitumumab è un anticorpo monoclonale umano IgG1 prodotto con la tecnica del DNA ricombinante in cellule murine con elevata affinità e specificità per il recettore 1 del fattore di crescita epidermico umano (EGFR). L'attivazione del EGFR è correlata alla progressione maligna, all'induzione dell'angiogenesi e all'inibizione dell'apoptosi cellulare. Inoltre, è stato dimostrato che necitumumab induce in vitro l'internalizzazione e la degradazione del recettore stesso.
Lo studio SQUIRE, multicentrico, randomizzato a due bracci di trattamento, che ha arruolato 1093 pazienti con NSCLC al IV stadio, ha evidenziato come la sopravvivenza globale è risultata significativamente più lunga nel gruppo che ha ricevuto necitumumab in associazione a gemcitabina e cisplatino vs il gruppo trattato con cisplatino e gemcitabina (11,5 mesi vs i 9,9 mesi). Per quanto concerne il profilo di tollerabilità, l'incidenza di eventi avversi gravi è stata maggiore nel gruppo che ha ricevuto la terapia di associazione con necitumumab (48% vs 38% rispettivamente). Le reazioni avverse più frequenti sono state l'ipomagnesiemia, il rash cutaneo di grado 3 e eventi correlati alla progressione di malattia (12% dei casi) che hanno portato all'exitus del paziente(1).
Altri studi dimostrano, inoltre, che il 4,3% circa dei pazienti in terapia sviluppa complicanze emboliche.
Come riportato negli stampati di necitumumab, il trattamento con tale farmaco è stato associato a eventi tromboembolici e cardiovascolari talora fatali. Sono stati registrati casi di morte improvvisa e arresto cardiorespiratorio nei pazienti trattati con Portrazza®. Infine, poiché l'incidenza del carcinoma polmonare cresce con l'età, il trattamento con necitumumab può aumentare il rischio di complicanze respiratorie nella popolazione geriatrica.

Le misure contenute nel European Public Assessment Report (EPAR) serviranno a ridurre il rischio di eventi avversi maggiori grazie ad un attento monitoraggio terapeutico da parte del curante e a misure di prevenzione per eventi tromboembolici, sia arteriosi che venosi, e cardiorespiratori.
È opportuno che i pazienti con fattori di rischio cardiovascolare siano sottoposti a terapia anticoagulante, anche se resta elevato il rischio di emorragia intratumorale. I pazienti sono pertanto invitati a rivolgersi al proprio medico o all'ospedale di zona nel caso sviluppino sintomi quali dispnea, dolore toracico e edema periferico che potrebbero essere spia di occlusione arteriosa.
La valutazione del profilo di efficacia e tollerabilità di necitumumab è tuttora in corso; sono condotti studi post-marketing della durata di 12 mesi e trials clinici il cui endpoint è la valutazione dell'efficacia su biomarker specifici (mutazione di EGFR e KRAS). In attesa che vengano pubblicati nel 2018 i risultati degli studi di fase 4 citati, Portrazza® continuerà ad avere restrizioni d'uso. Il modo in cui tali misure saranno implementate in ogni paese dipenderà dall'autorizzazione all'immissione in commercio e dal parere delle autorità competenti in materia di sicurezza del farmaco(2).

 

Bibliografia


1) Thatcher N, Hirsch FR, Luft AV, Szczesna A, Ciuleanu TE, Dediu M, Ramlau R, Galiulin RK, Bálint B, Losonczy G, Kazarnowicz A, Park K, Schumann C, Reck M, Depenbrock H, Nanda S, Kruljac-Letunic A, Kurek R, Paz-Ares L, Socinski MA; SQUIRE Investigators. Necitumumab plus gemcitabine and cisplatin versus gemcitabine and cisplatin alone as first-line therapy in patients with stage IV squamous non-small-cell lung cancer (SQUIRE): an open-label, randomised, controlled phase 3 trial. Lancet Oncol. 2015 Jul;16(7):763-74.


2) http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/EPAR_-_Risk-management-plan_summary/human/003886 /WC500196688.pdf

   

  

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