Il Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) adotta parere favorevole su Alprolix®.

In data 26/02/2016 in una nota informativa, si apprende che il Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), ha approvato l’uso di Alprolix®, per il trattamento e la prevenzione del sanguinamento spontaneo in pazienti adulti e bambini affetti da emofilia B.

L’emofilia B è una malattia ereditaria caratterizzata dalla ridotta o assente attività del fattore IX della coagulazione, causa di episodi emorragici e emartro doloroso che, se ricorrente, determina danni permanenti alle strutture articolari. L’incidenza stimata della malattia è di 1 caso su 30.000 soggetti. La terapia sostitutiva attualmente disponibile riduce sì, il rischio di sanguinamento, ma in una percentuale variabile di pazienti può associarsi a immunogenicità.  

Alprolix®, Coagulation Factor IX (Recombinant), Fc Fusion Protein (rFIXFc) o eftrenonacog alfa, è un fattore ricombinante sviluppato dalla fusione del fattore IX (FIX) e della porzione Fc dell’immunoglobulina G1 (IgG1) che prolunga l’emivita plasmatica del fattore, ritardandone la degradazione lisosomiale(1,2).

L’efficacia e la sicurezza del prodotto sono state valutate in studi clinici di Fase III, B-LONG e Kids B-LONG.  Il primo studio, che ha coinvolto 50 centri in 17 paesi, Italia compresa, ha arruolato 123 pazienti maschi di età compresa tra i 12 e i 71 anni, affetti da forme moderate e gravi di malattia, già trattati con terapia sostitutiva. I pazienti sono stati assegnati a quattro gruppi di cui il primo ha ricevuto una singola somministrazione settimanale per la profilassi dei sanguinamenti (50 UI/kg di peso), il secondo 100 UI/kg di peso ogni 10 giorni, il terzo ha ricevuto la terapia solo al bisogno (da 20 a 100 UI/Kg di peso) mentre il quarto è stato trattato solo per la prevenzione dei sanguinamenti perioperatori. Gli esiti dello studio sono stati la valutazione della sicurezza e dell’efficacia in termini di episodi di sanguinamento in un anno.È emerso che il trattamento profilattico riduce tale rischio dall’83% all’87% con differenze statisticamente significative vs il braccio che ha ricevuto la terapia al bisogno. Tra i partecipanti del primo e secondo gruppo, il 23% e il 43% rispettivamente non ha presentato alcun episodio di sanguinamento. Nessun paziente ha sviluppato immunogenicità con produzione di anticorpi neutralizzanti. Gli eventi avversi più frequenti sono stati faringite, influenza, artralgia, cefalea e ipertensione. Non sono stati riportati casi di anafilassi, trombosi e morte. L’emivita media del fattore ricombinante è risultata di 33,8 ore.

Anche Lo studio Kids B-LONG che ha incluso 30 partecipanti di età < 12 anni con forme gravi di malattia, ne ha confermato l’efficacia e la sicurezza alla dose settimanale di 50-60 IU/kg.

Ad oggi, inoltre, non sono stati riferiti casi di sviluppo di inibitori, anticorpi neutralizzanti che possono interferire con l’attività della terapia.

Attualmente è in corso uno studio di estensione  B-YOND, che include i pazienti con emofilia B grave, che hanno completato gli studi descritti i cui risultati ad interim sono stati presentati al 67° Congresso Annuale della National Hemophilia Foundation di Dallas; tali dati confermano l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di rFIXFc. La durata mediana complessiva della terapia, a partire dall’inizio degli studi B-LONG e Kids B-LONG e per tutto il periodo dello studio B-YOND al momento dell’analisi ad interim, è stata di 171,6 settimane per adulti ed adolescenti (n=93) e di 95,3 settimane per i bambini al di sotto di 12 anni (n=23).

I risultati dell’analisi ad interim indicano che gli adulti e gli adolescenti in profilassi hanno mantenuto la protezione dagli episodi di sanguinamento con una somministrazione del farmaco a intervalli di una-due settimane.

Il trattamento con rFIXFc è, attualmente, disponibile negli Stati Uniti, in Canada, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.

La raccomandazione del CHMP verrà valutata dall’EMA, a cui spetta la decisione finale circa l’autorizzazione alla commercializzazione europea di Alprolix®.

Bibliografia

1) Peters RT, Low SC, Kamphaus GD, et al. Prolonged activity of factor IX as a monomeric Fc fusion protein. Blood 2010;115:2057-2064.

2)Shapiro AD, Ragni MV, Valentino LA, et al. Recombinant factor IX-Fc fusion protein (rFIXFc) demonstrates safety and prolonged activity in a phase 1/2a study in hemophilia B patients. Blood 2012;119:666-672.

3)      Powell JS1, Apte S, Chambost H, Hermans C, Jackson S, Josephson NC, Mahlangu JN, Ozelo MC, Peerlinck K, Pasi J, Perry D, Ragni MV, Wang X, Jiang H, Li S, Cristiano LM, Innes A, Nugent K, Brennan A, Luk A, Allen G, Pierce GF, Robinson B. Long-acting recombinant factor IX Fc fusion protein (rFIXFc) for perioperative management of subjects with haemophilia B in the phase 3 B-LONG study. Br J Haematol. 2015 Jan;168(1):124-34.

4)      Powell JS1, Pasi KJ, Ragni MV, Ozelo MC, Valentino LA, Mahlangu JN, Josephson NC, Perry D, Manco-Johnson MJ, Apte S, Baker RI, Chan GC, Novitzky N, Wong RS, Krassova S, Allen G, Jiang H, Innes A, Li S, Cristiano LM, Goyal J, Sommer JM, Dumont JA, Nugent K, Vigliani G, Brennan A, Luk A, Pierce GF; B-LONG Investigators. Phase 3 study of recombinant factor IX Fc fusion protein in hemophilia B. N Engl J Med. 2013 Dec 12;369(24):2313-23. 

   

  

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