VALUTAZIONE DEI COSMETICI SOSPETTATI DI PROVOCARE DERMATITI AL VISO MEDIANTE L’USO DI PATCH TEST ESEGUITI CON LA SERIE DI BASE INDIANA E DI PATCH TEST PER I PRODOTTI COSMETICI

VALUTAZIONE DEI COSMETICI SOSPETTATI DI PROVOCARE DERMATITI AL VISO MEDIANTE L’USO DI PATCH TEST ESEGUITI CON LA SERIE DI BASE INDIANA E DI PATCH TEST PER I PRODOTTI COSMETICI

Immacolata Caputo e Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia, Università di Napoli Federico II

Riportiamo di seguito l’abstract di un articolo pubblicato sul giornale "Journal of Clinical and Diagnostic Research" da un gruppo di ricercatori indiani Madhur Kant Rastogi, Astha Gupta, Puneet Singh Soodan, Nitin Mishra, Pratik Gahalaut (Department of Dermatology, SRMSIMS, Bareilly, India) riguardo l’uso di patch test per diagnosticare le dermatiti allergiche da contatto causate da prodotti cosmetici. 

Introduzione. Gli Autori riportano che l’importanza della bellezza della pelle e dell'estetica, al giorno d'oggi, hanno richiamato una maggiore attenzione di tutto il mondo sopratutto dei giovani. In seguito ad una dettagliata ricerca e una meticolosa valutazione gli Autori considerano i patch test come principali test per la diagnosi della dermatite allergica da contatto. 

Materiali e metodi. Gli Autori riportano che 50 pazienti con sospetta diagnosi clinica di dermatite da contatto al volto sono stati inseriti nello studio in ospedale. I patch test sono stati applicati sulla parte superiore della schiena usando i 32 allergeni presenti nella serie cosmetica indiana e i 20 allergeni della serie standard indiana forniti dalla Systopic Pharmaceutical Ltd”. Gli Autori hanno effettuato la lettura dei patch test dopo 48 e 72 ore dall'applicazione.

Risultati. Gli Autori riportano che dei 50 pazienti trattati 18 erano uomini (36%) e svolgeno l'attività di contadini e 32 erano donne (64%) di cui il 36% erano casalinghe. Il prurito, come riferito dagli Autori, era il sintomo più comune, in quanto presente in 39 pazienti (78%), mentre era più basso il numero di pazienti che aveva presentato ipopigmentazione e dolore (2%). Gli Autori riferiscono che la fronte era la sede in cui le reazioni si manifestavano più comunemente (50%),seguita dalle guance in un numero inferiori di pazienti (30%). Gli Autori hanno osservato che l’eritema era la più comune manifestazione morfologica in quanto manifestata da 36 pazienti (72%). Gli Autori indicano le tinture per capelli come il maggior prodotto sospetto (26%). Gli Autori, inoltre, riportano che l’ingrediente che ha più comunemete mostrato positività ai patch test in 9 pazienti era la p-fenilendiamina. Gli Autori, infine, riportano che le probabilità di manifestare una reazione positiva ai patch test è significativamente maggiore con la serie standard indiana rispetto a quella cosmetica (p= 0.0053, test di Fischer).

Conclusioni. Gli Autori evidenziano che in India non c’è una legislazione riguardo l’etichettatura dei prodotti cosmetici e   i loro ingredienti, come invece accade nei Paesi occidentali, quindi, suggeriscono che le etichette dei prodotti cosmetici       potrebbero essere il principale elemento utile per identificare le dermatiti provocate da cosmetici.

Ottobre 2015

 

   

  

cerca