La Commissione Europea approva l’anti-PD-1 nivolumab per il trattamento del carcinoma polmonare.

Il tumore al polmone è la principale causa di morte per cancro al mondo e secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità è responsabile di oltre 1,5 milioni di decessi ogni anno. Sebbene il tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) rappresenti circa l'85% dei casi di cancro al polmone, le opzioni terapeutiche sono limitate e la prognosi è sfavorevole, con un tasso di sopravvivenza a cinque anni di circa il 2% [1-3].

Nel luglio 2015, la Commissione Europea ha approvato nivolumab, un   inibitore del checkpoint immunitario programmed cell death protein 1 (PD-1), per il trattamento del NSCLC. L’approvazione del farmaco in Europa segue quella concessa dalla Food and Drug Administration (FDA) nel dicembre 2014 per il trattamento di pazienti con melanoma non operabile o metastatico e nel marzo 2015 per il trattamento dei pazienti con NSCLC squamoso metastatico.

Nivolumab è un anticorpo monoclonale che agisce bloccando il PD-1, un sistema di recettori espresso sulla superficie delle cellule T attivate. In seguito al legame delle cellule tumorali a questi recettori si verifica la disattivazione dei linfociti T, con conseguente crescita del tumore. Il blocco del PD-1 da parte di nivolumab consente l’attivazione delle cellule T, la proliferazione e l’infiltrazione linfocitaria nei tumori e, dunque, consente la regressione del tumore stesso [4].

L'approvazione da parte della Commissione Europea si basa sui risultati di due studi clinici, CheckMate -017 di fase III e CheckMate - 063 di fase II. Lo studio CheckMate-017, randomizzato e condotto in aperto, ha confrontato l’efficacia di nivolumab vs docetaxel in pazienti con NSCLC squamoso avanzato in progressione durante o dopo un regime chemioterapico contenente platino. I risultati hanno mostrato un aumento significativo della sopravvivenza, con una overall survival (OS) mediana di 9,2 vs 6 mesi (HR=0,59; IC95% 0,44-0,79; p=0,00025) a favore del trattamento con nivolumab.

Lo studio clinico CheckMate -063, di fase II, a singolo braccio, condotto in aperto, ha valutato l’efficacia di nivolumab in pazienti con NSCLC squamoso metastatico in progressione dopo aver ricevuto due o più linee di terapia. Come emerso dai risultati, la sopravvivenza a un anno è stata pari al 41%.

Dalla letteratura emergono i risultati di altri studi clinici che hanno valutato l’efficacia di nivolumab; nello specifico, dai dati di uno studio clinico di fase I, che ha arruolato 296 pazienti con melanoma avanzato, NSCLC, carcinoma della prostata, tumore delle cellule renali e del colon retto, nivolumab è risultato efficace in circa un paziente su quattro a fronte di un buon profilo di tollerabilità [4]. Anche dai risultati dello studio clinico CheckMate 037 di fase III, che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di nivolumab in pazienti con melanoma avanzato, nivolumab è risultato efficace e sicuro [5].

Alla luce dei risultati degli studi clinici pubblicati in letteratura e tenuto conto dello specifico setting terapeutico, già nell’aprile 2015 era stato attivato un programma di uso compassionevole di nivolumab per consentire l’accesso al trattamento di tutti i pazienti con diagnosi di tumore al polmone squamocellulare non resecabile e/o metastatico.

Grazie all'approvazione di nivolumab nell'Unione Europea, i pazienti in Europa avranno accesso a una nuova modalità di trattamento per il NSCLC; sarà così possibile cambiare le aspettative di sopravvivenza e migliorare la qualità di vita dei pazienti con tumori in stadio avanzato.

Bibliografia

1. http://www.airc.it/tumori/tumore-al-polmone.asp

2. http://www.tumori.net/it3/rapporti%20sedi/Polmone.pdf

3. http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=30013

4.Topalian SL, Hodi FS, Brahmer JR, et al; Safety, activity, and immune correlates of anti-PD-1 antibody in cancer. N Engl J Med. 2012;366:2443-54.

5. Weber JS, D'Angelo SP, Minor D et al; Nivolumab versus chemotherapy in patients with advanced melanoma who progressed after anti-CTLA-4 treatment (CheckMate 037): a randomised, controlled, open-label, phase 3 trial. Lancet Oncol.2015;16:375-84.

   

  

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