Primo caso di Leucoencefalopatia Multifocale Progressiva (PML) segnalato in un paziente con sclerosi multipla in trattamento con fingolimod (Gilenya®)

Novartis, in accordo con l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha reso noto che è stato segnalato il primo caso di Leucoencefalopatia Multifocale Progressiva (PML) in un paziente in trattamento con fingolimod, in assenza di precedente trattamento con natalizumab o con altri medicinali immunosoppressori. Come è noto, fingolimod (Gilenya®) è un immunosoppressore ad azione selettiva andando a modulare il recettore per la sfingosina-1-fosfato localizzato sulla superficie dei linfociti e sulle cellule del sistema nervoso centrale. È indicato in monoterapia nella sclerosi multipla recidivante-remittente ad elevata attività nei seguenti gruppi di pazienti adulti:

- pazienti con un’elevata attività di malattia nonostante il trattamento con almeno una terapia disease modifying;

- pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente grave ad evoluzione rapida, definita da due o più recidive disabilitanti in un anno e con 1 o più lesioni captanti gadolinio alla RM cerebrale o con un aumento significativo del carico lesionale in T2 rispetto ad una precedente RM recentemente effettuata.

La PML è una rara e grave malattia cerebrale causata dalla riattivazione del virus JC. Questo virus è comunemente presente nella popolazione generale, ma causa la PML solo in condizione di immunodepressione. La PML si può presentare con manifestazioni simili a quelle della sclerosi multipla, essendo entrambe malattie demielinizzanti. Nel caso in oggetto, la PML si è presentata in un paziente di 49 anni affetto da sclerosi multipla in trattamento con fingolimod da più di 4 anni. In particolare, il paziente è stato in trattamento con interferone-beta per 10 mesi, fino a settembre 2010, e in trattamento con fingolimod 0,5 mg/die da ottobre 2010 fino all’inizio del 2015, periodo in cui ha sviluppato la PML. Tra ottobre 2010 e maggio 2014 i valori della conta linfocitaria sono risultati compresi tra 0,59 e 0,89 x 109/l; il 9 dicembre 2014, il valore della conta linfocitaria assoluta risultava 0,24 x 109/l. Il 23 gennaio 2015, il paziente è stato sottoposto ad una risonanza magnetica (RM) di routine grazie alla quale sono state individuate lesioni compatibili con la PML. Fingolimod è stato immediatamente sospeso. La diagnosi è stata confermata dal prelievo di un campione di liquor cerebrospinale, analizzato con il test quantitativo della reazione a catena della polimerasi (PCR) e risultato positivo per il virus JC. Va sottolineato che, ad oggi, il paziente non ha presentato alcun segno o sintomo clinico legato alla PML.

Questo è il primo caso di PML segnalato in un paziente con sclerosi multipla in trattamento con fingolimod che non aveva ricevuto in precedenza natalizumab (Tysabri) o altri farmaci immunosoppressori. Sulla base di questo dato, Novartis sta lavorando con le autorità regolatorie per fornire ulteriori istruzioni nell’utilizzo del fingolimod. A tal proposito l’AIFA coglie l’occasione per ricordare a tutti gli Operatori Sanitari l’importanza della segnalazione delle sospette reazioni avverse da farmaci quale strumento indispensabile per confermare un rapporto beneficio rischio favorevole nelle reali condizioni di impiego.

Siti di riferimento

http://www.agenziafarmaco.gov.it/it

http://www.ema.europa.eu/ema/

Articoli di riferimento

1. Calic Z et al. Treatment of progressive multifocal leukoencephalopathy-immune reconstitution inflammatory syndrome with intravenous immunoglobulin in a patient with multiple sclerosis treated with fingolimod after discontinuation of natalizumab.J Clin Neurosci. 2015;22:598-600

2. Killestein J. et al. PML-IRIS during Fingolimod Diagnosed after Natalizumab Discontinuation. Case Rep Neurol Med. 2014;2014:307872

3. Tanaka M. Fingolimod treatment in multiple sclerosis. Nihon Rinsho. 2014;72:2010-4.

4. Berger JR.Varicella vaccination after fingolimod: A case report. Mult Scler Relat Disord. 2013;2:391-4.

   

  

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