COSMETIC TOILETRY AND PERFUMERY ASSOCIATION (CTPA): SICUREZZA RIGUARDANTE I PRODOTTI CONTENENTI METILISOTIAZOLINONE.

Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia (ex Dip.to di Farmacologia Sperimentale), Università di Napoli Federico II.

L’Associazione delle Industrie Cosmetiche del Regno Unito (CTPA, The Cosmetic Toiletry and Perfumery Association) ha recentemente pubblicato diversi articoli, che chiariscono alcuni aspetti riguardanti la sicurezza del Metilisotiazolinone.
L’Associazione ha riportato che recentemente è apparso un articolo sul Mail on Sunday (tabloid britannico), il quale riportava le opinioni di alcuni dermatologi relative all’aumentato sospetto di contrarre fenomeni allergici, causati dal contatto con il conservante Metilisotiazolinone (MI o MIT), causando allarmismo riguardo all’utilizzo di questi prodotti cosmetici.
Il MI è utilizzato nei prodotti cosmetici in maniera sicura, per questo motivo, CTPA, ha ritenuto importante contestualizzare i dati discussi nell’articolo. L’Agenzia ha evidenziato che l’articolo tratta di patch test che sono solitamente eseguiti dai dermatologi per determinare se un individuo è allergico o meno ad una particolare sostanza. Le persone tendono ad essere sottoposte a patch test, dopo esser state visitate dal proprio medico di famiglia a causa della comparsa di una reazione cutanea. CTPA, ha sottolineato che pur essendo molto importante, soprattutto per l’individuo interessato, il patch test non riflette lo scenario reale nella popolazione generale. Spesso nella somministrazione dei patch test, infatti, si tende ad utilizzare livelli più elevati delle sostanze da testare rispetto a quelli a cui sarebbe esposto realmente l’individuo; essi, inoltre, vengono praticati in un particolare tipo di popolazione cioè in soggetti potenzialmente allergici. Ciò significa che i soggetti esposti potrebbero non reagire ad una determinata sostanza, poiché essa è presente a bassi livelli nei prodotti di consumo, come quelli cosmetici, e, quindi, non è detto che 1 individuo su 10 sia realmente allergico ai prodotti cosmetici contenenti MI. Inoltre, la causa della reazione iniziale potrebbe non essere dovuta ai prodotti cosmetici.
Il MI è presente nella lista dei conservanti, approvati per l’utilizzo nei prodotti cosmetici, come specificato nelle rigorose leggi, che controllano la vendita di questi prodotti nel Regno Unito e in Europa. CTPA ha riportato che, gli esperti scientifici dello Scientific Committee on Consumer Safety (SCCS, Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori, CSSC), il cui ruolo è di valutare la sicurezza degli ingredienti cosmetici, hanno preso in esame anche l’utilizzo di tale composto ritenendolo sicuro. L’Associazione ha sottolineato che i conservanti sono essenziali per i cosmetici, in quanto non è possibile ottenere un uso sicuro di questi prodotti, evitando del tutto il loro utilizzo. Ogni persona, inoltre, in quanto diversa reagisce in maniera differente a questi prodotti, per cui una persona può risultare allergica a sostanze che altri impiegano normalmente e senza alcun problema. Se, tuttavia, una persona ha ricevuto una diagnosi di allergia al MI, può identificare i prodotti da evitare, cercando il nome “Methylisothiazolinone” nella lista degli ingredienti presente sulla confezione.
Chris Flower, Direttore Generale di CTPA, ha dichiarato che i consumatori potrebbero sentirsi preoccupati in merito alla recente discussione condotta su questo conservante. Il Direttore ha sottolineato anche che i cosmetici vengono prodotti accuratamente al fine di assicurare un loro normale utilizzo e generalmente, questo include la presenza dei conservanti onde di evitare la contaminazione da parte di microrganismi, garantendo in tal modo la sicurezza d’uso. E’ necessario aggiungere solo piccole quantità di conservanti nei prodotti cosmetici, e senza di essi questi prodotti potrebbero essere contaminati come succede con il cibo, portando al deterioramento del prodotto e forse anche a manifestazioni di irritazioni o infezioni.
Chris Flower, ha affermato, inoltre, che la sicurezza è una priorità del settore cosmetico, infatti, ogni prodotto cosmetico deve essere sottoposto a una rigorosa valutazione della sicurezza prima di essere immesso sul mercato. Questa valutazione, eseguita da personale scientifico altamente qualificato, tiene conto del prodotto finito e dei suoi ingredienti, di come e dove, con quale frequenza e da chi il prodotto è solitamente utilizzato.
In un ulteriore articolo, CTPA ha risposto a dati forniti dall’Associazione Britannica dei Dermatologi inerenti ai conservanti metilisotiazolinone (MI) e metilcloroisotiazolinone (MCI), presentati anche in una conferenza durante la quale i dermatologi hanno esposto le loro preoccupazioni in merito all’uso di tali composti. I dermatologi, infatti, hanno notato un incremento del numero di persone che si presentano presso le cliniche di dermatologia per sottoporsi a patch-test e che risultano positivi al MI. L’Associazione ha sottolineato come questo sia un problema importante, e per questo motivo l’industria cosmetica si è impegnata a collaborare con i dermatologi, con la più ampia comunità scientifica e con le autorità regolatorie al fine di valutare che cosa questo implichi per la popolazione in generale e come il problema possa essere gestito efficacemente ed in maniera tempestiva.
CTPA, in un successivo articolo ha riportato che recentemente si è svolta durante il programma televisivo della BBC, Watchdog (18.09.13) una discussione riguardante l’uso del MI e le reazioni allergiche che alcuni individui hanno avuto in seguito al suo utilizzo. Argomento trattato anche dal Daily Mail (tabloid britannico) e da altri media. Anche in questo articolo CTPA riporta quanto esposto negli altri articoli riguardo ai conservanti e alla sicurezza d’uso dei cosmetici e incoraggia i consumatori che credono di aver avuto una reazione al MI di contattare l’azienda produttrice del cosmetico (recapiti, spesso compresi i servizi di assistenza clienti, previsti sull’imballaggio). In questo modo, cita l’Associazione, si potrà avere un’idea dell’entità del problema onde prendere eventuali provvedimenti. Consiglia, inoltre, di consultare un medico se la reazione persiste nonostante la sospensione dell’utilizzo del prodotto, potendo il medico suggerire una visita dermatologica per ulteriori test al fine di determinare meglio la causa della reazione.


   

  

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