COMMISSIONE EUROPEA: FRAGRANZE ALLERGIZZANTI NEI PRODOTTI COSMETICI.

Lidia Sautebin - Dipartimento di Farmacia (ex Dip.to di Farmacologia Sperimentale), Università di Napoli Federico II.

Il 26-27 giugno 2012, è stata espressa dallo Scientific Committee on Consumer Safety (SCCS, Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori, CSSC) un’opinione in merito alla presenza di fragranze allergizzanti nei prodotti cosmetici.
Il Comitato ha indicato nella sua valutazione che più di 2500 ingredienti presenti nelle fragranze sono utilizzati in prodotti quali detergenti, prodotti per la pulizia, prodotti cosmetici, prodotti per l’aromaterapia e prodotti a base di erbe. Questi ingredienti possono derivare da fonti naturali o da sintesi chimica.
Il Comitato ha stimato che circa l’1-3% della popolazione europea è allergica ad alcuni di questi ingredienti.
Nell’Unione Europea, dal 2003, sono stati identificati come sostanze allergizzanti una serie di 26 ingredienti di fragranze, la cui presenza in prodotti di consumo deve essere riportata sull’apposita etichetta, affinché i consumatori sensibili ad esse possano essere informati su una loro eventuale presenza. Recentemente, tuttavia, è stata identificata una nuova serie d’ingredienti allergizzanti.
Quale tipo di problemi possono causare questi ingredienti presenti nelle fragranze? Gli ingredienti allergizzanti a contatto con la pelle possono provocare irritazioni, solitamente conseguenti ad arrossamento della pelle o ad eruzioni cutanee, o, addirittura, l’eczema, una grave reazione immunitaria.
La reazione allergica è innescata da un primo contatto con l’ingrediente allergenico, in questo modo il soggetto viene sensibilizzato, e soltanto se esposto nuovamente alla sostanza si ha la manifestazione allergica. Il tipo di reazione allergica provocata dipende dal soggetto interessato, dalla natura dell’ingrediente e dalla quantità utilizzata, che può essere anche molto piccola. Alcuni ingredienti presenti nelle fragranze, nelle normali condizioni d’uso non provocano reazioni allergiche, ma possono provocarle in seguito alla loro trasformazione chimica dopo esposizione ai raggi solari, all’aria o a reazioni biochimiche che avvengono all’interno dell’organismo.
Sono state identificate le fragranze che possono scatenare reazioni allergiche? Oltre alle 26 fragranze allergizzanti identificate inizialmente, molte altre hanno dimostrato di causare reazioni allergiche.
Sulla base di un’accurata revisione e su più casi di allergia riportati dai dermatologi, il Comitato ha redatto un elenco di 82 sostanze (54 sostanze chimiche e 28 estratti naturali), che include anche le 26 sostanze già presenti in lista, classificate come “established contact allergens” (allergeni da contatto certamente sensibilizzanti). Basandosi sui risultati combinati di esperimenti condotti sugli animali e di analisi delle strutture chimiche, altre 26 sostanze chimiche sono state classificate come “likely contact allergens” (allergeni da contatto probabilmente sensibilizzanti). Sono state individuate, inoltre, 35 sostanze chimiche e 13 estratti naturali classificati come “possible contact allergens” (allergeni da contatto possibilmente sensibilizzanti). Tre ulteriori sostanze sono state riconosciute come “potent allergens” (potenti allergeni) e non sono state ritenute sicure per la sicurezza dei consumatori.
Il Comitato ha sottolineato che questi ingredienti, così come quelli che potrebbero essere attivati a sostanze allergeniche, dovrebbero essere aggiunti all’elenco degli ingredienti allergenici, poiché il consumatore dovrebbe essere informato su una loro eventuale presenza nei prodotti cosmetici.
Può essere definito un limite di sicurezza per gli ingredienti allergizzanti presenti nei prodotti cosmetici? Il parere del Comitato è che per le sostanze che hanno dimostrato di essere la causa di un elevato numero di allergie, bisognerebbe stabilire soglie di sicurezza per il loro utilizzo. Un livello di esposizione a tali sostanze dello 0,01% (o 10mg/100g di prodotto cosmetico) o meno, infatti, impedirebbe la manifestazione delle reazioni allergiche nella maggioranza dei casi.
Il Comitato ha attuato misure di prevenzione primaria e secondaria, che vanno dall’applicazione di restrizioni fino ad un miglioramento dell’informazione, così da limitare o eliminare l’esposizione dei consumatori agli allergeni presenti nelle fragranze.

   

  

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