Comunicato stampa dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) in merito alle modifiche di utilizzo del medicinale Iclusig (ponatinib) nella leucemia al fine di minimizzare il rischio di tromboembolismo

In data 22/11/2013, l’AIFA, in accordo con l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), ha emanato una nota informativa in merito alle modifiche di utilizzo del medicinale Iclusig (ponatinib) nella leucemia, al fine di minimizzare il rischio di tromboembolismo.
Iclusig, il cui principio attivo è il ponatinib, è un farmaco ad azione antitumorale indicato per il trattamento della leucemia mieloide cronica (CML) e della leucemia linfoblastica acuta (ALL) con positività al “Cromosoma-Philadelphia” (Ph+) in pazienti adulti. In particolare, è usato in pazienti che non rispondono o che non tollerano dasatinib e nilotinib (farmaci appartenenti alla stessa classe) e per i quali il successivo trattamento con imatinib (terza linea) non è considerato opportuno. È, inoltre, indicato nel trattamento di pazienti che hanno una mutazione genetica chiamata 'mutazione T315I ', che li rende resistenti al trattamento con gli altri farmaci della stessa classe. Ponatinib è un anticorpo monoclonale appartenente alla famiglia degli inibitori delle tirosin-chinasi e agisce bloccando una tirosina-chinasi chiamata Bcr-Abl, presente sulla superficie delle cellule leucemiche e coinvolta nella stimolazione della replicazione cellulare incontrollata. Il blocco di Bcr-Abl, infatti, controlla e riduce la crescita e la diffusione delle cellule leucemiche.
In uno studio clinico di fase 2 sul ponatinib, in pazienti con leucemia e positività al Cromosoma-Philadelphia, è emerso che il 9% di questi pazienti aveva manifestato eventi trombotici arteriosi e il 3% di questi eventi è stato correlato al trattamento farmacologico (1).
Anche la US Food and Drug Administration (FDA) ha valutato il rischio d’insorgenza di eventi tromboembolici associati alla terapia con ponatinib. In studi clinici, condotti prima dell'approvazione in commercio del farmaco, erano emersi eventi tromboembolici arteriosi e venosi, con una frequenza rispettivamente dell’8% e del 3%. Dati successivi, provenienti da studi clinici post-marketing, hanno evidenziato che il 20 % dei pazienti in trattamento con ponatinib ha sviluppato eventi tromboembolici (2).
Alla luce di tali dati il Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC) dell’EMA, nella riunione del 4-7 novembre, ha sottolineato che gli eventi tromboembolici associati all’uso di ponatinib, si manifestano con una frequenza più alta rispetto a quella osservata al momento dell’autorizzazione all’immissione in commercio (luglio 2013). Pertanto, il PRAC ha raccomandato una maggiore cautela e un più attento monitoraggio dei casi di tromboembolismo, in pazienti in trattamento con tale farmaco. Raccomanda, inoltre, un aggiornamento del riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP), sia per rafforzare le avvertenze sul rischio cardiovascolare, che per dare maggiori indicazioni su come ottimizzare la terapia cardiovascolare prima di iniziare il trattamento farmacologico. Tali raccomandazioni sono state esaminate il 22 novembre anche dal Comitato per i medicinali per uso umano dell'Agenzia europea (CHMP), che ha emanato un parere sostanzialmente in linea con quello emesso precedentemente dal PRAC. Infatti, il CHMP ha ribadito che:
• la terapia con Iclusig è controindicata in pazienti con pregressi episodi cardiovascolari quali infarto del miocardio o ictus.
• prima di iniziare il trattamento con Iclusig e durante la terapia farmacologica si devono monitorare attentamente tutti i possibili fattori di rischio cardiovascolari, considerando l’eventualità di interrompere immediatamente il trattamento in caso di ipertensione arteriosa non controllata, segni di occlusione vascolare o tromboembolismo;
• è necessario che il paziente segnali tempestivamente agli operatori sanitari segni e sintomi correlabili alle alterazioni della coagulazione del sangue quali dolore o gonfiore delle gambe, improvvisa e inspiegabile mancanza di respiro, respirazione rapida o tosse, dolore al petto, debolezza o intorpidimento delle gambe, delle braccia e/o del viso.
Alla luce di questi dati, il CHMP, in accordo con il PRAC, condurrà ulteriori esami ed approfondimenti dei dati sui benefici e sui rischi della terapia con Iclusig.

Siti di riferimento:
http://www.agenziafarmaco.gov.it/
http://www.ema.europa.eu/ema/

Bibliografia
1. Cortes JE, Kim DW, Pinilla-Ibarz J, le Coutre P, at all. A phase 2 trial of ponatinib in Philadelphia chromosome-positive leukemias. N Engl J Med. 2013; 369:1783-96.
2. U.S. Food and Drug Administration (FDA): Iclusig (Ponatinib): Drug Safety Communication - Increased Reports Of Serious Blood Clots In Arteries And Veins. U.S. Food and Drug Administration (FDA). Silver Spring, MD. 2013.

   

  

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