05/04/2013 NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) RELPAX (Eletriptan bromidrato): Controindicazioni nella somministrazione di Relpax

L’AIFA, in accordo con Pfizer, ha divulgato in data 05/04/2013, una nota informativa importante al fine di richiamare l’attenzione su alcune informazioni di sicurezza relative all’uso di Relpax. 
L’eletriptan bromidrato, principio attivo di Relpax, è un agonista selettivo dei recettori vascolari 5-HT1B e dei recettori neuronali 5-HT1D della serotonina e appartiene alla classe terapeutica dei triptani di seconda generazione. E’ indicato, in particolare, nel trattamento acuto della fase cefalgica degli attacchi emicranici con o senza aura. 
Gli agonisti selettivi dei recettori 5-HT 1B/1D rappresentano un importante progresso nel trattamento di pazienti affetti da emicrania in virtù della loro capacità di contrastare la vasodilatazione anormale dei vasi cerebrali che si osserva in questa condizione morbosa. 
I triptani sono farmaci generalmente ben tollerati, con un’incidenza simile di eventi avversi nell’ambito della classe. 
Subito dopo l'introduzione di sumatriptan, condotti in pazienti con arterie coronarie normali o minimamente compromesse hanno dimostrato che la somministrazione di triptani provoca una riduzione relativamente modesta del diametro dell'arteria coronaria epicardica, di per sé insufficiente per influire sul flusso coronarico, ed un modesto aumento delle resistenze vascolari sistemiche e polmonari. Nella malattia cardiovascolare, l'endotelio perde la sua normale funzione omeostatica fisiologica e manifesta una vasoreattività di grado elevato. Serotonina e agonisti correlati (come i triptani) agiscono sull'endotelio coronarico attraverso i recettori 5-HT 2 e anche tramite alcuni sottotipi recettoriali 5-HT 1. I noti effetti vasocostrittori coronarici mediati dai recettori 5-HT 1 sembrano essere causati prevalentemente dall’ attività agonista sui recettori 5-HT 1B e con un minor contributo dai recettori 5-HT 1D [1]. 
L'effetto vasocostrittore dei triptani è mediato principalmente dalla loro attività selettiva sui recettori 5-HT1B. Fortunatamente, la regolazione vasomotoria arteriosa del tono coronarico è solo debolmente (meno del 25%) sotto il controllo dei recettori 5-HT1B. Questo implica che in arterie coronariche sane, anche ad elevate concentrazioni di triptani, sono associati solo modesti effetti vasocostrittori. Inoltre, una serie di studi preclinici e clinici hanno confermato l'effetto minimo di 
eletriptan sul tono coronarico, anche a concentrazioni estremamente elevate. 
Questi risultati indicano che eletriptan ha un alto margine di sicurezza cardiovascolare in pazienti senza malattia coronarica e ha un profilo di tollerabilità e sicurezza che è simile ad altri triptani commercializzati. 
Poichè sono stati riportati in seguito all'uso di triptani casi isolati di dolore toracico di origine cardiaca, ischemia e infarto del miocardio, questi sono stati etichettati come classe controindicata in pazienti con nota o sospetta malattia coronarica (CAD) [2]. 
Analizzando casi di eventi avversi di tipo cardiovascolare è emerso che Relpax era stato, in diverse occasioni, somministrato in pazienti con preesistenti eventi cardiovascolari nei quali il farmaco è controindicato. La nota informativa si riferisce, in particolare, alle controindicazioni di Relpax e degli altri triptani presenti in commercio in pazienti con anamnesi di patologie cardiovascolari. 
Alla luce di tali eventi, l’AIFA raccomanda ai medici di prescrivere Relpax solo dopo attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio di ogni singolo paziente e comunque mai nelle situazioni in cui l’uso è controindicato e inoltre, consiglia di monitorare attentamente i pazienti, in particolare all’inizio della terapia, in modo da interrompere immediatamente il trattamento alla comparsa dei primi sintomi di tipo cardiovascolare. 

Bibliografia di riferimento 

1. Newman CM, Starkey I, Buller N. Effects of sumatriptan and eletriptan on diseased epicardial 
coronary arteries. Eur J Clin Pharmacol. 2005 Nov;61(10):733-42. 

2. Mathew NT, Hettiarachchi J, Alderman J. Tolerability and safety of eletriptan in the treatment of 
migraine: a comprehensive review. Headache. 2003 Oct;43(9):962-74.

   

  

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