EMERGENZA COVID-19: La Food and Drug Administration autorizza un nuovo anticorpo monoclonale efficace contro la variante Omicron

In data 11 febbraio 2022, è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) l’utilizzo in via emergenziale (Emergency Use Authorization-EUA) di un nuovo anticorpo monoclonale, bebtelovimab, per il trattamento della malattia da coronavirus (COronaVIrus Disease 2019 – COVID-19) [1].

Il rilascio di tale autorizzazione rientra nello specifico programma messo in atto dalla FDA, il Coronavirus Treatment Acceleration Program (CTAP), al fine di rendere disponibili nel minor tempo possibile nuovi trattamenti contro il SARS-CoV-2 sicuri ed efficaci [2]. Al 31 gennaio 2022, attraverso il CTAP, la FDA ha rilasciato già 14 EUA, incluse quelle per il molnupinavir e Paxlovid® [3].

In accordo a tale EUA, bebtelovimab è autorizzato per il trattamento del COVID-19 da lieve a moderato negli adulti e nei pazienti pediatrici (di età pari o superiore a 12 anni di peso minimo di 40 kg) positivi a SARS-CoV-2, ad alto rischio per il progredire a COVID-19 grave e per i quali le opzioni terapeutiche alternative per il trattamento del COVID-19 approvate o autorizzate dalla FDA non sono accessibili o clinicamente appropriate.

Bebtelovimab è un anticorpo monoclonale IgG1, somministrato per iniezione endovenosa alla dose di 175 mg, il cui meccanismo d’azione è simile a quello dei precedenti già autorizzati. Difatti esso agisce legandosi alla proteina spike del coronavirus [4]. Tuttavia, tale autorizzazione fornisce un ulteriore strumento per curare i pazienti con COVID-19 soprattutto alla luce delle nuove varianti del virus emerse, quali Omicron, verso la quale non tutti gli anticorpi monoclonali sono efficaci. Infatti, test di laboratorio hanno mostrato la capacità del bebtelovimab di mantenere l’attività anche contro diverse varianti virali circolanti, quali Omicron e la sottovariante BA.2, quella più facilmente trasmissibile [1, 5].

La decisione di rilasciare tale EUA per bebtelovimab è stata valutata e studiata attentamente e si basa sui risultati del BLAZE-4, uno studio clinico di fase 2, randomizzato, a dose singola, finalizzato a valutare l'efficacia del bebtelovimab da solo e in combinazione con altri anticorpi monoclonali per il trattamento del COVID-19 da lieve a moderato.

In particolare, il disegno di tale studio prevedeva diversi bracci di trattamento controllati o meno con placebo, a seconda della categorizzazione dei pazienti, considerati ad alto o a basso rischio a seconda della presenza o meno di fattori di rischio per la progressione verso forme gravi di COVID-19. Pertanto, nella parte dello studio “a basso rischio”, 380 pazienti sono stati randomizzati a ricevere una singola infusione di bebtelovimab da solo, bebtelovimab con altri anticorpi monoclonali o un placebo. Il trattamento con bebtelovimab è stato associato ad una riduzione sia della carica virale (dopo 5 giorni di trattamento) che del tempo di risoluzione dei sintomi rispetto al placebo.
L’altra parte dello studio “ad alto rischio” ha, invece, coinvolto 150 pazienti che sono stati randomizzati a ricevere una singola infusione di bebtelovimab da solo o una singola infusione di bebtelovimab con altri anticorpi monoclonali ed ulteriori 176 pazienti trattati in aperto con bebtelovimab in associazione ad altri anticorpi monoclonali. Anche nei pazienti ad alto rischio trattati con il farmaco sperimentale sono stati riscontrati tassi di ospedalizzazione e morte correlati a COVID-19 generalmente inferiori a quelli associati a placebo riportati in studi precedenti. I dati clinici erano simili per bebtelovimab in monoterapia che in terapia combinata con altri anticorpi monoclonali.
Per quanto concerne il profilo di sicurezza, eventi lievi-moderati quali prurito, eruzione cutanea, reazioni correlate all'infusione, nausea e vomito sono stati segnalati come possibili reazioni avverse a bebtelovimab. Inoltre, non si esclude che eventi più gravi, già noti per altri anticorpi monoclonali, quali ipersensibilità e anafilassi, potrebbero far seguito all’utilizzo di bebtelovimab [1]. Ad oggi, a causa della carenza di dati, non è stato possibile valutare eventuali rischi associati al feto oppure alla presenza di tale farmaco nel latte umano o animale [4].   
Dai risultati di tale studio, ritenendo che
i benefici noti e potenziali superino i rischi noti e potenziali, l'Agenzia statunitense ha ritenuto bebtelovimab ragionevolmente efficace nelle circostanze sopraindicate. Contrariamente, la FDA non ha approvato l’utilizzo di bebtelovimab per i pazienti che necessitano di ossigenoterapia o già ospedalizzati, poiché non risultano ancora dati da studi condotti in tali circostanze [1].

La FDA sottolinea che l’approvazionedell’utilizzo in via emergenziale di bebtelovimab non rappresenta uno strumento sostitutivo al vaccino, pertanto esorta la popolazione a sottoporsi all’intero ciclo vaccinale, se idonei a riceverlo.

Bibliografia e sitografia:

$11.      U.S. Food and Drug Administration. Coronavirus (COVID-19) Update: FDA Authorizes New Monoclonal Antibody for Treatment of COVID-19 that Retains Activity Against Omicron Variant. Disponible al link: https://www.fda.gov/news-events/press-announcements/coronavirus-covid-19-update-fda-authorizes-new-monoclonal-antibody-treatment-covid-19-retains

$12.      https://www.fda.gov/drugs/coronavirus-covid-19-drugs/coronavirus-treatment-acceleration-program-ctap

$13.      https://www.fda.gov/emergency-preparedness-and-response/mcm-legal-regulatory-and-policy-framework/emergency-use-authorization#coviddrugs

$14.      Eli Lilly and Company. Lilly's bebtelovimab receives Emergency Use Authorization for the treatment of mild-to-moderate COVID-19. Disponibile al link: https://investor.lilly.com/news-releases/news-release-details/lillys-bebtelovimab-receives-emergency-use-authorization

$15.      Westendorf K, et al. LY-CoV1404 (bebtelovimab) potently neutralizes SARS-CoV-2 variants. bioRxiv [Preprint]. 2022 Jan 7:2021.04.30.442182. doi: 10.1101/2021.04.30.442182. PMID: 33972947; PMCID: PMC8109210.

   

  

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