EMERGENZA COVID-19: aggiornamento sulla somministrazione di dosi “booster” alla popolazione tra i 40 e i 60 anni

Nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, in considerazione dell’aumentata circolazione del virus e del conseguente incremento dell’incidenza di nuove infezioni registrato nel corso delle ultime settimane in tutto il territorio nazionale, il Ministero della Salute, in accordo al parere della CTS di AIFA, raccomanda, a partire dal 1° dicembre 2021, la somministrazione di una dose di richiamo (booster) di vaccino a mRNA, anche ai soggetti di età compresa fra 40 e 59 anni, che abbiamo completato da almeno sei mesi il ciclo vaccinale primario. I dosaggi per la dose booster autorizzati sono:

  • 30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty di Pfizer/BioNTech;
  • 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax di Moderna.

La terza dose è stata precedentemente raccomandata come dose aggiuntiva in pazienti immunocompromessi e come dose booster nella popolazione over 60 e nelle categorie di popolazione più vulnerabili a forme gravi di COVID-19 per età o elevata fragilità. Si ribadisce, tuttavia, l’assoluta priorità di mettere in massima protezione i soggetti ancora in attesa di iniziare/completare il ciclo vaccinale primario [1].

Sono stati pubblicati recentemente diversi studi a supporto dell’efficacia della terza dose del vaccino a mRNA COVID-19 di Pfizer/BioNTech, nella prevenzione dell’infezione, dell’aggravamento della malattia e del decesso ad essa correlato. Uno studio pubblicato lo scorso 15 settembre sul New England Journal Medicine sull’efficacia della dose booster sugli esiti clinici della malattia COVID-19 ha mostrato una riduzione del 90-96% del rischio di malattia grave a partire dal 12° giorno dopo la dose di richiamo, ma non è stata considerata l’influenza delle condizioni cliniche preesistenti correlate al rischio di malattia grave [2]. Un secondo studio ha riportato una riduzione del 70-84% della probabilità di essere contagiati dal virus SARS-CoV-2 (ovvero di risultare positivi) tra gli individui vaccinati, ma non ha stimato l’efficacia sugli esiti clinici più gravi [3]. Lo studio più recente, pubblicato sul The Lancet, ha valutato l’efficacia di una terza dose del vaccino a mRNA COVID-19, Comirnaty, nella prevenzione degli esiti gravi della malattia con aggiustamento delle analisi per vari possibili fattori confondenti, comprese comorbilità e fattori comportamentali, e all’interno di sottogruppi di popolazione. Lo studio osservazionale è stato condotto utilizzando i dati di real world provenienti dalla Clalit Health Services, la più ampia delle quattro organizzazioni sanitarie israeliane che fornisce una copertura sanitaria obbligatoria per oltre la metà della popolazione. Sono stati inclusi nello studio gli individui che hanno ricevuto una terza dose di vaccino tra il 30 luglio 2020 e il 23 settembre 2021 e sono stati abbinati ad individui demograficamente e clinicamente simili che non hanno ricevuto una terza dose, considerati come controlli. I risultati hanno suggerito che la somministrazione di una terza dose rispetto alle sole due dosi somministrate almeno sei mesi prima abbia un’efficacia del 93% nella prevenzione del ricovero ospedaliero correlato al COVID-19, del 92% nella prevenzione di malattia grave e dell’81% nella prevenzione del decesso correlato al COVID-19, a partire già dal settimo giorno dopo la terza dose. Non sono emerse differenze di efficacia nel prevenire il ricovero ospedaliero e l’aggravamento della malattia tra maschi e femmine e tra individui di età compresa tra 40 e 69 anni e gli ultrasettantenni.

In risposta alla recrudescenza delle infezioni nonostante le campagne vaccinali finora eseguite, molti paesi stanno prendendo in considerazione la somministrazione di una terza dose di vaccino mRNA COVID-19 come dose di richiamo per affrontare la potenziale diminuzione dell’immunità nel tempo e la ridotta efficacia del vaccino contro la variante delta, dominante in questa quarta ondata.


Bibliografia

1. Circolare del Ministero della Salute, 11 novembre 2021. Disponibile al link: https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2021&codLeg=83829&parte=1%20&serie=null

2. Bar-On YM et al. Protection of BNT162b2 vaccine booster against COVID-19 in Israel. N Engl J Med. 2021; https://doi.org/10.1056/nejmoa2114255

3. Patalon T et al. Short term reduction in the odds of testing positive for SARS-CoV-2; a comparison between two doses and three doses of the BNT162b2 vaccine. medRxiv. 2021; pubblicato online il 31 Agosto. https://doi.org/10.1101/2021.08.29.21262792.

4. Barda, N., et al. (2021) Effectiveness of a third dose of the BNT162b2 mRNA COVID-19 vaccine for preventing severe outcomes in Israel: an observational study. The Lancet. https://doi.org/10.1016/S0140-6736(21)02249-2

   

  

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