COMUNICATO AIFA: valutazione della Nota 96 a 20 mesi dalla sua introduzione

In data 22/10/2021, l’AIFA ha pubblicato i dati relativi all’andamento dei consumi e della spesa dei farmaci a base di vitamina D inclusi nella Nota 96, al fine di verificarne gli effetti nei primi 20 mesi di applicazione [1]. 

La Nota 96, istituita da AIFA ad ottobre 2019, limita la prescrizione a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) dei farmaci colecalciferolo, colecalciferolo/sali di calcio, calcifediolo con indicazione “prevenzione e trattamento della carenza di Vitamina D” nella popolazione adulta (età > 18 anni) in determinate condizioni cliniche (con e senza necessità di eseguire in precedenza il dosaggio di 25(OH) vit. D) [2].

Nei primi 20 mesi di applicazione della nota 96 si registra complessivamente una diminuzione dei consumi e della spesa dei farmaci in nota di circa il 25% rispetto ai periodi precedenti, sia in termini di confezioni erogate sia di spesa sostenuta dal SSN, con un risparmio medio mensile di circa 6,4 milioni di euro. Tale riduzione è stata registrata soprattutto nella fascia di età 40-60 anni e nella popolazione femminile. Contestualmente, non è stato osservato un aumento rilevante dei consumi degli altri analoghi della vitamina D non presenti in Nota.

A livello regionale, l’impatto della Nota è disomogeneo in quanto gli scenari regionali prima dell’applicazione della Nota stessa erano diversi. Pertanto, saranno effettuati ulteriori approfondimenti per valutare i valori anomali o fuori media.

Dal punto di vista economico, l’effetto più rilevante della Nota è stato osservato durante i primi 12 mesi dalla sua introduzione, portando ad un risparmio medio pari a 7,5 milioni/mese. Tuttavia, dopo 20 mesi, è stata riscontrata una graduale perdita di efficacia, in quanto, dal 13° al 20° mese, è stata stimato un risparmio pari a 4,7 milioni/mese.

In particolare, negli ultimi 20 mesi, in Regione Campania è stata osservata una riduzione del 6,9% del numero di confezioni e del 3,1% della spesa lorda, posizionandosi al di sotto della media nazionale.

Per garantire una appropriata prescrizione dei farmaci a base di vitamina D, l’AIFA ribadisce l’importanza di campagne di sensibilizzazione da rivolgere ai MMG e agli operatori sanitari.


Referenze

1. Agenzia Italiana del Farmaco. https://www.aifa.gov.it/-/valutazione-della-nota-96-a-venti-mesi-dall-introduzione

2.Centro Regionale di Farmacovigilanza e Farmacoepidemiologia delle Regione Campania. http://www.farmacovigilanza.unina2.it/index.php?option=com_content&view=article&id=960:comunicato-aifa-effetto-della-nota-96-nel-primo-trimestre-di-applicazione-sul-consumo-di-vitamina-d&catid=72&Itemid=485&lang=it 

   

  

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