EMERGENZA COVID-19: AIFA pubblica il sesto report sulla sorveglianza dei vaccini COVID-19

In data 9 Luglio 2021, è stato pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco il sesto report sulle attività di vaccinovigilanza relative ai vaccini anti-COVID-19 autorizzati in Italia e somministrati tra il 27/12/2020 e il 26/06/2021: Comirnaty, prodotto da Pfizer/BioNTech, Vaxzevria, commercializzato da AstraZeneca, Spikevax, prodotto da Moderna e Vaccino Janssen, prodotto da Johnson&Johnson [1].

Nel periodo di analisi, sono state riportate nel database italiano di farmacovigilanza (Rete Nazionale di Farmacovigilanza-RNF) 76.206 segnalazioni di reazioni avverse a vaccino anti-COVID-19 (n=52.604, 69,0% Comirnaty; n=18.827, 24,7% Vaxzevria; n=3.947, 5,2% Spikevax; n=816, 1,1% Vaccino Janssen) su un totale di 49.512.799 dosi somministrate (n=34.962.870, 70,6% Comirnaty; n=8.600.057, 17,3% Vaxzevria; n=4.733.984, 9,6% Spikevax e n=1.215.888, 2,5% Vaccino Janssen). Indipendentemente dal tipo di vaccino e dalla dose somministrata, sono state inserite 154 segnalazioni ogni 100.000 vaccini effettuati [2].

Come descritto nel report precedente [3], si conferma un incremento delle segnalazioni (+15%) rispetto al considerevole aumento del numero di somministrazioni, con un andamento stabile negli ultimi mesi.

L’età media delle persone che hanno manifestato un evento avverso è 49 anni; il tasso di segnalazione è maggiore nelle fasce di età comprese tra i 20 e 60 anni, per poi diminuire nelle fasce d’età più avanzate. Inoltre, l’estensione dell’indicazione del vaccino Comirnaty agli adolescenti 12-15 anni [4] ha permesso di calcolare i tassi relativi a tale fascia di età che tuttavia resta poco rappresentata (tasso di segnalazione 1a dose 23/100.000 dosi somministrate, tasso di segnalazione 2a dose 103/100.000 dosi somministrate).

Nel periodo in esame, le segnalazioni in oggetto sono riferite prevalentemente al genere femminile (73%, tasso di segnalazione 209/100.000 dosi somministrate) rispetto al maschile (26%, tasso di segnalazione 88/100.000). Tale andamento è osservabile anche negli altri Paesi europei. Questa differenza si mantiene pressoché costante nelle varie classi di età.

Inoltre, dall’analisi dei dati, si evidenzia che poco meno dell’80% delle segnalazioni proviene da operatori sanitari, prevalentemente medici (41%) e farmacisti (20%), mentre circa il 23% da paziente/cittadino. Il 97% circa di queste segnalazioni è di tipo spontaneo.

Come riportato nei precedenti Rapporti, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento, la reazione si è verificata nella maggior parte dei casi (80% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente l’evento si è verificato oltre le 48 ore successive.

La maggior parte degli eventi avversi segnalati fino al 26/06/2021 sono classificati come non gravi (87,9%) corrispondenti a un tasso di segnalazione di 135/100.000 dosi somministrate, mentre l’11,9% ad eventi avversi gravi, delle segnalazioni riportava un evento grave (tasso di segnalazione 18/100.000), indipendentemente dalla dose (1a o 2a dose), dal tipo di vaccino o dal nesso di causalità circa la vaccinazione. Gli eventi avversi gravi sono indicati come “altra condizione clinicamente rilevante” (7,0%). Nello 0,6% dei casi gravi l’evento ha messo in pericolo la vita e nello 0,6% ha provocato il decesso. Inoltre, nella maggior parte dei casi, le reazioni avverse hanno avuto un esito favorevole, ovvero si sono risolte completamente o la sintomatologia è migliorata.

Al fine di determinare la probabilità con cui un vaccino e un evento temporalmente associato siano legati da un rapporto di causalità, è in corso a livello europeo la valutazione del ruolo causale dei vaccini nelle segnalazioni gravi in base alle evidenze disponibili. Al 26/06/2021, il nesso di causalità secondo l’algoritmo redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità - OMS è stato inserito nel 69% delle segnalazioni di eventi avversi gravi (6.306/9.087). Complessivamente, il 46% di tutte le segnalazioni gravi valutate (2.882/6.306) è correlabile alla vaccinazione, il 33% (2.097/6.306) è indeterminato, il 19% (1.175/6.306) è non correlabile e il 2% (152/6.306) inclassificabile.

Relativamente al tipo di evento, le sospette reazioni avverse sono state raggruppate in base alla Classificazione per Organi e Sistemi (System Organ Class-SOC) e sono risultate distribuite uniformemente tra i quattro vaccini. Gli eventi avversi maggiormente segnalati sono relativi alla SOC “Patologie generali e condizioni relative alla sede di iniezione” (febbre, dolore in sede di iniezione, stanchezza/astenia), seguiti da quelli appartenenti alle “Patologie del sistema nervoso” (cefalea, parestesie prevalentemente per Comirnaty e Vaxzevria), “Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo” (mialgie, artralgie e dolore muscoloscheletrico) e “Patologie gastrointestinali” (nausea, vomito e diarrea). Per Spikevax, sono stati segnalati più frequentemente anche eritema, rossore e reazioni orticarioidi, afferenti alla SOC “Patologie della cute e del sottocutaneo” mentre più raramente gli eventi gastrointestinali (essenzialmente nausea e vomito). Inoltre, per il vaccino Vaxzevria, sono state inserite nella RNF 55 segnalazioni di sospetta trombosi venosa cerebrale e/o trombosi venosa in sede atipica con o senza piastrinopenia, manifestatesi dopo la somministrazione della 1a dose in persone di età inferiore ai 65 anni.

Per tutti i vaccini le reazioni avverse gravi con nesso correlabile più frequentemente segnalate si configurano in un quadro di sindrome simil-influenzale con sintomatologia intensa, più frequente dopo la seconda dose dei vaccini a mRNA e dopo la prima dose di Vaxzevria. I tassi di segnalazione degli eventi gravi dei singoli vaccini sono 14 (Comirnaty), 14 (Spikevax), 37 (Vaxzevria) e 12 (Janssen) ogni 100.000 dosi somministrate.

Nel periodo in esame, relativamente alla distribuzione per numero di dose, circa il 33% del totale delle dosi somministrate è stato utilizzato per completare il ciclo vaccinale (seconde dosi), prevalentemente con il vaccino Comirnaty. Non sono state osservate sostanziali differenze dei tassi di segnalazione fra la 1a e la 2a dose dei vaccini Comirnaty e Spikevax, che risultano in linea con il tasso cumulativo. Per il vaccino Vaxzevria, invece, il tasso di segnalazione relativo alla 2a dose è significativamente inferiore a quello relativo alla 1a dose, verosimilmente in relazione alla maggiore distanza tra prima e seconda dose di Vaxzevria rispetto ad altri vaccini, sia da un minor numero di eventi avversi associati alla seconda dose di questo vaccino.

Nel periodo d’analisi, inoltre sono stati riportati 423 casi con esito fatale dopo vaccinazione COVID-19, per un tasso di segnalazione pari a 0,85/100.000 dosi somministrate, relativi principalmente a soggetti di genere femminile (51,5%) e con un’età media di 77 anni. Nonostante il maggior numero di casi fatali (n=262), il tasso di segnalazione di eventi fatali a seguito della vaccinazione con Comirnaty è risultato più basso (0,75 su100.000 dosi), seguito da Vaxzevria (0,84 con 73, segnalazioni), dal vaccino di Janssen (1,15 e 14 segnalazioni) e, in ultimo, da Spikevax con il tasso più alto (1,58) a fronte del basso numero di segnalazioni (n=75).

Il differente tasso di segnalazione di eventi con esito fatale è in larga parte dipendente dal diverso target di popolazione esposta ai singoli vaccini. I tassi sono in diminuzione per tutti i vaccini già in uso rispetto alla precedente analisi, così come il tasso globale. I casi corredati di informazioni dettagliate e complete riportano cause alternative al vaccino, in particolare complicanze di patologie intercorrenti o pregresse, in soggetti con fragilità cliniche e politerapia, che rendono complessa la valutazione della causa di morte e del rapporto di causalità. L’applicazione dell’algoritmo dell’OMS ha evidenziato per il 59,6% dei casi ad esito fatale un nesso di causalità non correlabile, per il 33,6% un nesso di causalità indeterminato, mentre per il 4,2% un nesso di causalità inclassificabile per mancanza di informazioni necessarie all’applicazione dell’algoritmo Soltanto in sette casi (2,6% del totale), la causalità è risultata correlabile.

Infine, sono stati riportati 14 casi di miocardite (età media 32,3 anni) e 55 casi di pericardite (età media 52,6 anni) associati a Comirnaty, con un tasso di segnalazione pari rispettivamente 0,03 casi e 0,1 casi/100.000 dosi somministrate. È bene precisare che le segnalazioni di miocardite si sono verificati nel 50% dei casi dopo la 1a dose e dopo la 2a dose nel restante 50% dei casi. Per quanto concerne le segnalazioni di pericardite si sono verificate nel 92% dei casi dopo la 1a dose, mentre il restante 8% dopo la 2a dose. Anche per Spikevax sono stati segnalati 5 casi di miocardite (età media 29 anni), e 9 casi di pericardite (età media a 51 anni), con un tasso di segnalazione di 0,1 e 0,2 casi ogni 100.000 dosi somministrate. A tal proposito, il Comitato per la Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha concluso che tali eventi possono verificarsi in casi molto rari a seguito della vaccinazione con i vaccini COVID-19 Comirnaty e Spikevax [5].


BIBLIOGRAFIA

  1. Agenzia Italiana del Farmaco. Farmacovigilanza su vaccini COVID-19. Disponibile al link: https://www.aifa.gov.it/farmacovigilanza-vaccini-covid-19
  2. Agenzia Italiana del Farmaco. Rapporto sulla Sorveglianza dei vaccini COVID-19 – Rapporto numero 6 – Periodo dal 27/12/2020 al 26/06/2021. Disponibile al link: https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1315190/Rapporto_sorveglianza_vaccini_COVID-19_6.pdf
  3. CRFV Regione Campania. EMERGENZA COVID-19: AIFA pubblica il quinto report sulla sorveglianza dei vaccini COVID-19. Disponibile al link: http://www.farmacovigilanza.unina2.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1157:emergenza-covid-19-aifa-pubblica-il-quinto-report-sulla-sorveglianza-dei-vaccini-covid-19&catid=72:farmacovigilanza&Itemid=485&lang=en
  4. CRFV Regione Campania. EMERGENZA COVID-19: EMA estende l’uso del vaccino Comirnaty negli adolescenti. Disponibile al link: http://www.farmacovigilanza.unina2.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1152:emergenza-covid-19-ema-estende-l-uso-del-vaccino-anti-covid-19-comirnaty-in-pazienti-pediatrici-con-eta-compresa-tra-12-e-15 anni&catid=72:farmacovigilanza&Itemid=485&lang=it
  5. CRFV Regione Campania. EMERGENZA COVID-19: Comirnaty e Spikevax e rari casi di miocardite e pericardite. Disponibile al link: http://www.farmacovigilanza.unina2.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1163:emergenza-covid-19-comirnaty-e-spikevax-possibile-collegamento-a-casi-molto-rari-di-miocardite-e-pericardite&catid=72:farmacovigilanza&Itemid=485&lang=en

   

  

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