COMUNICATO AIFA: Nota Informativa Importante su Tecfidera® (dimetilfumarato)

In data 12/11/2020, l’AIFA ha pubblicato una nota informativa circa importanti aggiornamenti di sicurezza relativi a Tecfidera® (dimetilfumarato), al fine di ridurre al minimo il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) in pazienti trattati con tale farmaco.

Tecfidera® è un medicinale, autorizzato nell’Unione Europea, per il trattamento di pazienti adulti con sclerosi multipla recidivante-remittente. Da studi clinici è emerso che Tecfidera® può causare linfopenia, portando, durante il trattamento, ad una riduzione della conta linfocitaria pari a circa il 30% rispetto al valore basale. La PML, invece, è una grave infezione opportunistica causata dal virus di John Cunningham (JCV), che può essere fatale o provocare disabilità grave. La presenza di un sistema immunitario alterato o indebolito rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di tale patologia, in presenza di JCV.

Su oltre 475.000 pazienti esposti a Tecfidera®, sono stati confermati 11 casi di PML. Tre di questi casi si sono verificati nell’ambito di una linfopenia lieve, mentre gli otto casi rimanenti si sono sviluppati durante linfopenia da moderata a grave.

Si raccomanda, pertanto, di sottoporre tutti i pazienti alla misurazione della conta assoluta linfocitaria (ALC) prima dell’inizio del trattamento con Tecfidera® e successivamente ogni 3 mesi. Inoltre, nei pazienti con conte linfocitarie al di sotto del limite inferiore di normalità, definito dall'intervallo di riferimento del laboratorio locale, si raccomanda un maggior monitoraggio e la valutazione di altri fattori che potrebbero potenzialmente contribuire a un maggior rischio di PML.

Tali fattori includono:

  • durata della terapia con Tecfidera®, in quanto casi di PML si sono verificati dopo circa 1-5 anni di trattamento con tale farmaco;
  • rilevante riduzione della conta dei linfociti T CD4+ e specialmente dei CD8+;
  • precedente terapia immunosoppressiva o immunomodulante.

In pazienti con riduzioni moderate e prolungate di conte assolute linfocitarie superiori a 0,5 × 109/L e inferiori a 0,8 × 109/L per oltre sei mesi, si deve rivalutare il rapporto beneficio/rischio della terapia con Tecfidera®.

Ai medici si raccomanda inoltre:

  • di visitare i loro pazienti per stabilire se i sintomi siano indicativi di disfunzione neurologica e, in tal caso, se siano tipici della SM o se possano indicare la presenza di PML;
  • di sospendere Tecfidera® al primo segno/sintomo indicativo di PML e di eseguite appropriate valutazioni diagnostiche (determinazione del DNA di JCV nel liquido cerebrospinale);
  • di prestare attenzione al fatto che i pazienti che sviluppano PML dopo recente interruzione del trattamento con natalizumab possono non presentare linfopenia.

Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e il Foglio Illustrativo di Tecfidera® sono stati rivisti per includere tutte le informazioni suddette.

L’AIFA, infine, coglie l’occasione per ricordare a tutti gli Operatori Sanitari l’importanza della segnalazione delle sospette reazioni avverse da farmaci, quale strumento indispensabile per confermare un rapporto beneficio rischio favorevole nelle reali condizioni di impiego.


Referenze

1. Fonte AIFA. Nota Informativa Importante su Tecfidera® (dimetilfumarato). Link: https://www.aifa.gov.it/web/guest/-/nota-informativa-importante-su-tecfidera-dimetilfumarat-1

   

  

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