AUTORIZZAZIONE FDA: approvato Rukobia® per il trattamento di pazienti affetti da HIV con opzioni terapeutiche limitate

In data 2 luglio 2020, l’agenzia regolatoria statunitense Food And Drugs Administration (FDA) ha approvato Rukobia® (fostemsavir), prodotto da ViiV Healthcare®, per il trattamento di pazienti adulti affetti da HIV, in caso fallimento di precedenti terapie a causa di resistenza, intolleranza o problemi correlati alla sicurezza [1]. Fostemsavir è il primo di una nuova classe di farmaci antiretrovirali, in grado di inibire l’ingresso cellulare del virus dell’immunodeficenza umana di tipo 1 (Human Immunodeficiency Virus Type 1 – HIV1). Si tratta di un profarmaco, il cui metabolita attivo è il temsavir, in grado di legarsi direttamente alla glicoproteina 120 (gp120) dell’envelope virale, vicino al sito di legame per CD4+. In tal modo, è impedito il cambiamento conformazionale necessario per l’interazione tra il virus e le cellule CD4+ e, conseguentemente, la penetrazione dello stesso a livello cellulare [2].

Efficacia e sicurezza di Rukobia® sono state valutate in uno studio clinico di coorte, a due braccia, condotto su 371 pazienti affetti da HIV, nei quali la carica virale è rimasta significativamente alta dopo il trattamento con altri farmaci antiretrovirali. Il 71% dei pazienti era in trattamento antiretrovirale da più di 15 anni, l’85% era esposto a 5 o più farmaci per il trattamento di HIV prima dell’arruolamento e l’86% presentava una storia di AIDS. I partecipanti al braccio principale (272 pazienti) hanno ricevuto Rukobia® o placebo due volte al giorno per via orale per 8 giorni, in aggiunta al precedente trattamento antiretrovirale. Dopo 8 giorni, i pazienti trattati con fostemsavir hanno mostrato un decremento significativo dei livelli ematici di HIV-RNA rispetto ai pazienti trattati con placebo. A partire dall’ottavo giorno, tutti i pazienti sono stati trattati con Rukobia® con altri agenti antiretrovirali e, dopo 24 settimane di trattamento, il 53% dei partecipanti ha raggiunto la soppressione di HIV RNA, dove la carica virale era talmente bassa da non poter essere rilevata. Dopo 96 settimane, il 60% dei partecipanti ha continuato a mostrare una soppressione di HIV RNA. Relativamente al profilo di sicurezza, la reazione avversa più frequentemente riportata in seguito alla somministrazione di Rukobia era la nausea, mentre le complicanze più gravi includevano aumenti degli enzimi epatici, soprattutto tra i pazienti con infezione da virus dell’epatite B o C, e cambiamenti del sistema immunitario (sindrome da immunoricostituzione) [1].


Referenze

1. Food and Drugs Administrations. FDA Approves New HIV Treatment for Patients With Limited Treatment Options. Disponibile al link: https://www.fda.gov/news-events/press-announcements/fda-approves-new-hiv-treatment-patients-limited-treatment-options

2. Kozal M, Aberg J, Pialoux G, et al. Fostemsavir in Adults with Multidrug-Resistant HIV-1 Infection. N Engl J Med. 2020;382(13):1232-1243. doi:10.1056/NEJMoa1902493


   

  

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