COMUNICATO EMA: ultime evidenze su revoche, estensioni e nuove AIC raccomandate dal CHMP nell’ultimo meeting di Maggio

In data 29/05/2020, il Comitato per i Medicinali per Uso umano (CHMP) ha rilasciato un comunicato in cui concede l’AIC ad 1 nuovo vaccino, a 6 nuovi farmaci, estende l’AIC a 5 farmaci e revoca l’AIC a due farmaci in commercio. In particolare, nell’ultimo meeting (25-28 Maggio) è stato espresso parere positivo per i seguenti farmaci e vaccini:

  1. Zabdeno (Ad26.ZEBOV) and Mvabea (MVA-BN-Filo)
  2. Hepcludex (bulevirtide)
  3. Piqray (alpelisib)
  4. Rozlytrek (entrectinib)
  5. Xenleta (lefamulin)
  6. Zercepac (trastuzumab)
  7. Apixaban Accord (apixaban)

Zabdeno (Ad26.ZEBOV) and Mvabea (MVA-BN-Filo), sviluppato da Janssen-Cilag International N.V, è un nuovo vaccino contro il virus Ebola che ne previene la malattia fornendo immunizzazione attiva (specie contro ebolavirus dello Zaire) in soggetti di età pari o superiore a 1 anno. Il nuovo vaccino è costituito da due componenti, Zabdeno che viene somministrato per primo e Mvabea, somministrato circa otto settimane dopo come booster. Questo regime profilattico a 2 dosi non è quindi adatto in corso di epidemie in cui è necessaria una protezione immediata. L’efficacia del vaccino è stata valutata in cinque studi clinici condotti in Europa, Africa e Stati Uniti su una popolazione di 3.367 adulti, adolescenti e bambini, che hanno dimostrato che il regime vaccinale è sicuro e induce una risposta immunitaria contro il virus Ebola. Tuttavia, resta sconosciuto l’esatto livello di protezione fornito dal regime vaccinale. Relativamente alla sicurezza, sono stati segnalati più comunemente eventi avversi al sito di iniezione (dolore, calore e gonfiore), affaticamento, cefalea, mialgia, artralgia e brividi. L’efficacia della vaccinazione è tutt’ora oggetto di uno studio osservazionale i cui dati saranno valutati da EMA nei report sulla sicurezza post-marketing (Periodic Safety Update Report – PSUR) [1].

Hepcludex (bulevirtide), sviluppato da MYR GmbH, ha ricevuto parere positivo per l’autorizzazione all’immissione in commercio nel trattamento dell’infezione da virus dell'epatite delta cronica (HDV) in pazienti adulti con malattia epatica compensata. Hepcludex è un antivirale per uso sistemico, disponibile sotto forma di polvere da 2 mg per soluzione iniettabile. Bulevirtide, il suo principio attivo, agisce bloccando l’ingresso del virus dell’epatite B (HBV) e dell’HDV negli epatociti legandosi e inattivando NTCP, un trasportatore del fegato del sale biliare che funge da recettore essenziale per l'ingresso dell’HBV/HDV. Il vantaggio di Hepcludex è la sua capacità di ridurre efficacemente i livelli di RNA dell’HDV e i segni di infiammazione del fegato nei pazienti trattati. Gli eventi avversi più comuni sono l’aumento dei sali biliari, reazioni nel sito di iniezione ed esacerbazione dell'epatite dopo l'interruzione del trattamento. Il farmaco sarà stato autorizzato sotto condizione e riceverà la designazione di farmaco orfano [2].

Piqray (alpelisib), sviluppato da Novartis Europharma limited, ha ricevuto parere positivo per il trattamento del carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico con mutazione PIK3CA. Disponibile in compresse rivestite con film da 50, 150 e 200 mg, alpelisib, il suo principio attivo, è un inibitore della fosfatidilinositolo-3-chinasi (PI3Kα) di classe I specifico. L’aumento delle mutazioni funzionali nel gene che codifica per la subunità α catalitica di PI3K (PIK3CA) porta all'attivazione della segnalazione PI3Kα e AKT, alla trasformazione cellulare e allo sviluppo di tumori. Alpelisib inibisce la fosforilazione degli obiettivi a valle del PI3K, incluso l'AKT, che sono coinvolti nella proliferazione cellulare. I vantaggi di Piqray sono la sua capacità di migliorare significativamente la sopravvivenza libera da progressione (PFS) in combinazione con fulvestrant. Gli eventi avversi più comuni sono aumento del glucosio plasmatico e della creatinina, diarrea, aumento della gamma glutamiltransferasi, rash, linfopenia, nausea, aumento dell'alanina aminotransferasi, anemia, affaticamento, aumento della lipasi ematica, perdita di appetito, stomatite, vomito, perdita di peso, ipocalcemia, riduzione dei livelli di glucosio ematico, prolungamento del tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) e alopecia [3]. Il farmaco è stato precedentemente approvato (05/2019) dalla Food and Drug Administration (FDA) sulla base dei dati dello studio SOLAR-1 (NCT02437318), di fase 3, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo su alpelisib più fulvestrant contro placebo più fulvestrant in 572 pazienti tra cui donne in postmenopausa e uomini, con HR positivo, HER2- carcinoma mammario negativo, avanzato o metastatico la cui malattia era progredita o sopra o dopo aver ricevuto un inibitore dell’aromatasi. La sopravvivenza libera da progressione (PFS) valutata come endpoint primario nella coorte con una mutazione PIK3CA nel braccio alpelisib più fulvestrant è stata di 11,0 mesi (IC 95% 7,5-14,5) rispetto a 5,7 mesi (IC 95%: 3,7-7,4) nel braccio placebo più fulvestrant (HR 0,65; 95% CI: 0,50, 0,85; p = 0,001). Non è stato osservato alcun beneficio per la PFS in pazienti i cui tumori non presentavano una mutazione PIK3CA (HR = 0,85; IC al 95%: 0,58, 1,25) [4].

Rozlytrek (entrectinib), sviluppato da Roche Registration GmbH, ha ricevuto parere positivo per il trattamento di pazienti con tumori solidi che presentano una fusione genica neurotrofica del recettore tirosin-chinasi (NTRK) o pazienti con carcinoma polmonare avanzato a piccole cellule non positivo per ROS1 (NSCLC). Entrectinib, il suo principio, disponibile in capsule rigide da 100 e 200 mg, è un inibitore del recettore della chinasi della tropomiosina (TRK) che colpisce le cellule attraverso l'attivazione costitutiva delle proteine TRK risultanti dalle fusioni geniche e dalla proto-oncogene tirosina-proteina chinasi ROS (ROS1). I benefici del trattamento con Rozlytrek sono il suo tasso di risposta obiettiva e la durata della risposta sia nei pazienti con tumori solidi metastatici localmente avanzati che mostrano una fusione genica NTRK che non ha opzioni di trattamento soddisfacenti, sia nei pazienti con NSCLC avanzato ROS1 positivo. Gli eventi avversi più comuni sono affaticamento, costipazione, disgeusia, edema, vertigini, diarrea, nausea, disestesia, dispnea, anemia, aumento di peso, aumento della creatinina nel sangue, dolore, disturbi cognitivi, vomito, tosse e piressia. Il farmaco è stato autorizzato sotto condizione [5].

Xenleta (lefamulina), sviluppato da Nabriva Therapeutics Ireland DAC, ha ricevuto parere positivo per il trattamento della polmonite acquisita in comunità (CAP) negli adulti. Lefamulina, il suo principio attivo, disponibile come concentrato da 150 mg e solvente per soluzione per infusione e compresse rivestite con film da 600 mg, è una pleuromutilina antibatterica per uso sistemico che inibisce la sintesi proteica batterica. Il vantaggio del trattamento con Xenleta è la sua capacità di trattare la CAP, come mostrato in due grandi studi clinici, randomizzati, in doppio cieco, multicentrici, multinazionali, di non inferiorità, condotti su un totale di 1289 adulti con CAP. Il primo studio ha confrontato l’efficacia della terapia con Xenleta da 5 a 10 giorni rispetto al trattamento con 7-10 giorni di moxifloxacina, con l’aggiunta di linezolid a moxifloxacina per i pazienti nei quali si sospettava Staphylococcus aureus resistente alla meticillina al momento dello screening. Entrambi i gruppi hanno iniziato il trattamento con la formulazione iv e hanno avuto la possibilità di passare alla formulazione orale dopo 3 giorni di trattamento, se clinicamente appropriato. Lo studio ha rilevato che Xenleta ha un’efficacia comparabile alla moxifloxacina, con o senza linezolid. Il secondo studio ha confrontato l’efficacia del trattamento di 7 giorni di moxifloxacina orale con 5 giorni di Xenleta orale e ha riscontrato che Xenleta ha un'efficacia comparabile con moxifloxacina per un ciclo di terapia più breve. Gli eventi avversi più comuni sono diarrea, nausea, vomito, aumento degli enzimi epatici e prolungamento dell'intervallo QT [6].

Zercepac (trastuzumab), sviluppato da Accord Healthcare S.L.U., ha ricevuto parere positivo per il trattamento del carcinoma mammario e gastrico. Trastuzumab, il suo principio attivo, disponibile sotto forma di polvere per concentrato per soluzione per infusione (150 mg), è un anticorpo monoclonale che si lega con alta affinità e specificità a HER2, inibendo la proliferazione di cellule tumorali che sovra-esprimono HER2. Zercepac è un medicinale biosimilare di Herceptin, autorizzato nell'UE il 28 agosto 2000. I dati mostrano che Zercepac ha qualità, sicurezza ed efficacia comparabili a Herceptin [7].

Apixaban Accord (apixaban), titolarità di Accord Healthcare S.L.U, già autorizzato in Europa da Maggio 2018, ha ricevuto parere positivo per il trattamento e la prevenzione di eventi tromboembolici venosi (TEV) in pazienti adulti e per la prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti adulti con fibrillazione atriale non valvolare. Apixaban, il suo principio attivo, sarà disponibile in compresse rivestite con film da 2,5 e 5 mg, è un anticoagulante che agisce come inibitore diretto e altamente selettivo del fattore Xa. Studi recenti hanno dimostrato la qualità soddisfacente di Apixaban Accord e la sua bioequivalenza rispetto al prodotto di riferimento Eliquis [8].

Il CHMP ha, inoltre, raccomandato l’estensione per l’indicazione dei seguenti farmaci:

  1. Invokana (canagliflozin)
  2. Lynparza (olaparib)
  3. Ofev (nintedanib)
  4. Sivextro (tedizolid)
  5. Taltz (ixekizumab)

Invokana (canagliflozin), titolarità di Janssen-Cilag International NV, già approvato per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, negli adulti, in monoterapia o come terapia aggiuntiva, in associazione con altri ipoglicemizzanti, ha ottenuto parere positivo circa l’estensione delle indicazioni d’uso come di seguito:

Invokana è indicato per il trattamento di adulti con diabete mellito di tipo 2 non controllato in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico: 

  • • come monoterapia quando la metformina è considerata inappropriata a causa di intolleranza o controindicazioni
  • • in aggiunta ad altri medicinali per il trattamento del diabete [9].

Lynparza (olaparib), attualmente approvato, in monoterapia, per il trattamento di mantenimento di pazienti adulte con recidiva platino-sensibile di cancro dell’ovaio epiteliale sieroso di alto grado, di carcinoma delle tube di Falloppio o carcinoma peritoneale primitivo, BRCA-mutato (mutazione nella linea germinale e/o mutazione somatica), che sono in risposta (risposta completa o risposta parziale) alla chemioterapia a base di platino, ha ottenuto l’estensione delle indicazione d’uso per il trattamento dell’adenocarcinoma del pancreas. In particolare, la nuova indicazione prevede che il farmaco sarà approvato in monoterapia per il trattamento di mantenimento di pazienti adulti con mutazioni della linea germinale BRCA1/2 che presentano adenocarcinoma metastatico del pancreas e non progredito dopo un minimo di 16 settimane di trattamento con platino in un regime di chemioterapia di prima linea [10].

Ofev (nintedanib) ha ottenuto parere positivo dal CHMP per l’approvazione di un’ulteriore indicazione di nintedanib negli adulti, come terapia per altre malattie interstiziali polmonari fibrosanti croniche con fenotipo progressivo, oltre la fibrosi polmonare idiopatica [11]. Il parere positivo segue l’approvazione di nintedanib da parte delle Autorità regolatorie statunitensi (FDA) e canadesi (Health Canada), come prima terapia per la stessa popolazione di pazienti. Il parere si è basato sui risultati positivi ottenuti nello Studio di Fase III INBUILD, primo studio clinico a valutare pazienti con un’ampia gamma di malattie interstiziali polmonari fibrosanti croniche, con andamento progressivo [12]. Nello Studio sono stati arruolati in totale 663 pazienti, dei quali 412 (62%) presentavano pattern di polmonite interstiziale usuale (pattern UIP) alla TAC ad alta risoluzione. I pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 per ricevere nintedanib (150 mg due volte/die) per via orale o placebo. L’endpoint primario dello Studio era il tasso annuo di declino della FVC (mL/anno) valutato su 52 settimane. Nintedanib è stato associato a riduzioni numeriche del rischio di acutizzazione o mortalità rispetto a placebo.

Sivextro (tedizolid) è indicato per il trattamento di infezioni batteriche acute della pelle e della struttura cutanea (ABSSSI) negli adulti. Il farmaco, sviluppato da Merck Sharp & Dohme B.V., ha ottenuto il parere positivo per l’utilizzo nei bambini di età superiore a 12 anni [13].

Taltz (ixekizumab) è un anticorpo monoclonale ricombinante umanizzato prodotto in cellule CHO attualmente indicato per il trattamento della psoriasi a placche di grado da moderato a severo in adulti che sono candidati ad una terapia sistemica. Il farmaco, sviluppato da Eli Lilly Nederland B.V., ha ottenuto parere positivo circa l’estensione dell’indicazione per il trattamento di pazienti adulti con spondiloartrite assiale attiva [14].

Il CHMP, nel corso del meeting, ha revocato, inoltre, l’Autorizzazione all’immissione in Commercio a due specialità medicinali:

  1. Erlotinib Accord (erlotinib)
  2. Fingolimod Mylan (fingolimod)

Erlotinib Accord trovava indicazione per nel trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico con mutazioni attivanti del recettore del fattore di crescita dell'epidermide (Epidermal Growth Factor Receptor, EGFR). Inoltre, era indicato per il trattamento di mantenimento sequenziale (switch maintenance) in pazienti con NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni attivanti dell’EGFR e malattia stabile dopo una prima linea di chemioterapia. L’azienda ha deciso di ritirare l’autorizzazione all’immissione in commercio in quanto non vi era un beneficio clinico in termini di sopravvivenza globale sia nei pazienti con NSCLC che nei pazienti affetti da cancro al pancreas [15].

L’azienda Mylan ha ritirato l’Autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco Fingolimod, approvato per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente, in quanto il CHMP ritiene che i dati clinici forniti non consentano al comitato di trarre conclusioni in merito alla bioequivalenza del prodotto e ritiene che un ulteriore studio di progettazione di bioequivalenza sia necessario [16].

Infine, il CHMP ha revisionato i dati attualmente disponibili circa l’utilizzo di remdesivir per il trattamento di pazienti con COVID-19. Il 30 aprile 2020, il CHMP ha avviato una revisione a rotazione dei dati e il primo ciclo di questa revisione a rotazione si è concluso il 15 maggio; il CHMP ha richiesto ulteriori dati e ha convenuto che la società titolare dell’AIC debba presentare tali dati insieme a una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio condizionata. Una volta che la domanda sarà depositata, il Comitato effettuerà una valutazione del rapporto rischio beneficio, il che significa che nei prossimi mesi potrebbe arrivare parere positivo circa l’approvazione del remdesivir per il trattamento dei pazienti affetti da COVID-19 [1].


Bibliografia

  1. https://www.ema.europa.eu/en/news/new-vaccine-prevention-ebola-virus-disease-recommended-approval-european-union.
  2. https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/summaries-opinion/hepcludex
  3. https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/summaries-opinion/piqray
  4. https://www.fda.gov/drugs/resources-information-approved-drugs/fda-approves-alpelisib-metastatic-breast-cancer.
  5. https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/summaries-opinion/rozlytrek
  6. https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/summaries-opinion/xenleta.
  7. https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/summaries-opinion/zercepac
  8. https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/summaries-opinion/apixaban-accord.
  9. https://www.ema.europa.eu/en/documents/smop/chmp-post-authorisation-summary-positive-opinion-invokana-ii-46_en.pdf.
  10. https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/summaries-opinion/lynparza.
  11. OFEV® positive opinion. European Medicines Agency. Disponibile all’indirizzo https://www.ema.europa.eu/en/documents/smop/chmp-post-authorisation-summary-positive-opinion-ofev-ii-27_en.pdf. Ultimo accesso: maggio 2020
  12. British Lung Foundation. What is pulmonary fibrosis? Disponibile all’indirizzo: https://www.blf.org.uk/support-for-you/pulmonary-fibrosis/what-is-pulmonary-fibrosis.
  13. https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/summaries-opinion/sivextro
  14. https://www.ema.europa.eu/en/documents/variation-report/taltz-h-c-003943-ii-0030-epar-assessment-report-variation_en.pdf
  15. https://www.ema.europa.eu/en/documents/withdrawal-letter/withdrawal-letter-erlotinib-accord_en.pdf
  16. https://www.ema.europa.eu/en/documents/withdrawal-letter/withdrawal-letter-fingolimod-mylan_en-0.pdf

   

  

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